Barcellona, Salis perfetta, è finale
Per i colori azzurri la seconda giornata dei Campionati Europei di Barcellona si apre all'insegna del martello femminile e di quattro giovani che continuano la loro avventura nella rassegna continentale. Convince subito la martellista Silvia Salis capace di ottenere la qualificazione per la finale di venerdì 30 luglio (ore 20:20) al primo lancio con 70,33, quarta misura complessiva della mattinata. E' poi la volta dei tre giovani ottocentisti Mario Scapini, Giordano Benedetti e Lukas Rifesser che si meritano il passaggio alla semifinale di domani (ore 20:50) con tre diverse, ma altrettanto efficaci, interpretazioni del doppio giro di pista. Lo stesso fa sulle barriere dei 400hs l'altro under 23 Giacomo Panizza che passa il turno con 51.11. Domani lo attende la semifinale alle 19:38. Europei già finiti, invece, per la velocista Manuela Levorato e l'astista Elena Scarpellini, mentre nella prima mattinata una squalifica ha messo fuori gioco anzitempo la marciatrice Sibilla Di Vincenzo, impegnata sulla 20 km.
400hs uomini - La lunga mattinata italiana si chiude con la qualificazione di Giacomo Panizza nel giro con barriere. Il lombardo parte malissimo, ma poi recupera, soprattutto grazie ad una buona seconda curva, quando, al cambio di ritmo, non si fa sorprendere. Nell'ultimo intervallo però commette un'ingenuità, aggiungendo un appoggio di fronte alla decima barriera e perdendo il contatto con il francese Maillard. Alla fine, chiude in 51.11, al quarto posto (vittoria al britannico Greene, il favorito per l'oro, in 50.11), e guadagna la promozione alla semifinale con l'ultimo tempo a disposizione nei recuperi. Missione compiuta per l'ennesimo giovanissimo di una squadra italiana in cui la linea verde continua a strappare consensi.
800 uomini - Tutti e tre in semifinale gli ottocentisti italiani. Mario Scapini apre il tris azzurro, provando la carta della (relativa) temerarietà nella prima batteria, andando in testa a guidare il gruppo. Il gioco dura poco, ovvero fino al rettilineo opposto a quello d'arrivo, ma l'1:49.67 del lombardo (sesto) vale alla fine il recupero con i tempi. In questa prova, singolare comportamento dell'olandese Lathouwers, finito fuori pista ai 600 e rientrato dopo uno slalom di una trentina di metri tra i decathleti impegnati nel peso...inevitabile la squalifica. Giordano Benedetti, nella terza batteria, è bravissimo, e non solo perché passa il turno con relativa facilità. Strappa applausi perché dimostra di aver maturato gambe e testa, quest'ultima intesa come capacità di leggera la gara. Piazza infatti un cambio secco, quello dell'ottocentista, ai 600 metri, scava un solco incolmabile, e poi, sul rettilineo, gestisce con superlativa eleganza il vantaggio, lasciando gli altri a scannarsi per la promozione. Alla fine regala anche la vittoria allo spagnolo Luis Alberto (1:49.96), chiudendo in un matematico 1:50.00. Da applausi. La festa si allunga con Lukas Rifesser, che finisce terzo nella quarta e conclusiva batteria (1:50.40) grazie ad una poderosa reazione nel rettilineo conclusivo. Tre su tre, en-plein come per i centisti.
Asta donne - Dopo i 100 metri, notte fonda per i colori azzurri anche nel salto con l'asta. Elena Scarpellini litiga con ritti e asticella uscendo di scena con un modesto 4,05 di miglior misura. La quota della bocciatura è 20 centimetri più in alto, a 4,25. Nulla da fare. La giornataccia vale alla bergamasca dell'Aeronautica il diciannovesimo posto in graduatoria, per un rovescio decisamente inatteso.
100 metri donne - Manuela Levorato esce purtroppo di scena senza appello. Il suo 11.80 in batteria (-0.7 m/s) non lascia spazio alla discussione. Discreta la fase di avvio, ma poi davvero poco da mettere in pista per contrastare le altre, a livello di frequenze, elasticità, dinamismo generale. A parziale scusante dell'azzurra, una preparazione condizionata nell'ultimo periodo da qualche problema fisico.
Martello donne - Il modo migliore di risolvere la questione-qualificazione. Silvia Salis è semplicemente perfetta nel primo turno a disposizione: rotazione con la giusta velocità, piedi ben saldi al terreno al rilascio dell'attrezzo, e matematico risultato: 70,33, un metro abbondante oltre il limite richiesto, e via, fuori dallo stadio insieme con la primatista del mondo, la polacca Wlodarcczyk (71,17). La ligure della Forestale dimostra non solo di essersi presentata all'appuntamento in piena condizione fisica, ma pienamente calata, a livello psicologico, nella manifestazione. La prova del martello donne è probabilmente una delle più difficili dell'intero europeo (non c'è grande differenza con il resto del mondo in questa specialità), e quindi è necessario tenere i piedi per terra. Ma Salis sembra in grado di disputare una bella finale, dopodomani sera. Il turno A di qualificazione, quello della Salis, si conclude con alcune sorprese: fuori, almeno per il momento, la tedesca Klass (74,53 quest'anno, 65,82 qui a Barcellona), mentre sono già out le bielorusse Tsander (62,69, quasi 14 metri meno del personale), e Pchelnik (tre nulli, 75,42 nel 2010).
20 km marcia - Podio tutto russo per la 20 km di marcia femmminile, prima gara della seconda giornata dei Campionati Europei di Barcellona. Vittoria, come prevedibile, per la campionessa olimpica e due volte iridata Olga Kaniskina che fa suo anche il trono d'Europa staccando di 71 secondi (1h27:44) la connazionale Kirdyapkina (1h28:55). A completare la tripletta delle russe Vera Sukolova, bronzo in 1h29:32. Niente da fare per l'azzurra Sibilla Di Vincenzo. Il suo Europeo dura poco più di mezz'ora messa fuori da tre proposte di squalifica per sbloccaggio. "Non siamo partite troppo forte - racconta con la delusione negli occhi la marciatrice azzurra - poi il ritmo è subito cambiato. Non me l'aspettavo di mollare così presto. E' una sensazione tremenda quella che sto vivendo in questo momento. Le proposte di squalifica erano giuste, quando vado in crisi poi comincio a marciare male. Era la mia occasione e contavo di far bene. Eppure ormai qualche esperienza internazionale l'ho fatta, ma oggi proprio non c'ero".
m.s. / a.g.
Nelle foto, la martellista Silvia Salis (Giancarlo Colombo/FIDAL)
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