Battocletti ancora regina! Oro anche nei 10000

11 Giugno 2024

Straordinaria impresa di Nadia Battocletti che entra nella leggenda dell'atletica italiana vincendo anche i 10.000 metri ai Campionati Europei di Roma davanti al presidente Sergio Mattarella. Prima donna italiana di sempre a fare doppietta

Dopo i 5000 metri, anche i 10.000: è ancora ‘straordiNadia’ (e storica) Battocletti. Sostituite alla divisa rossa e alla chioma bionda di Karoline Grovdal il top verde fluo e i capelli rossi di Klara Lukan: l’inizio dà la sensazione di un déjà vu di quattro giorni fa. La slovena è locomotiva di tutta la prima parte di gara: 3:07.68 ai 1000, 6:11.06 ai 2000, 9:15.40 ai 3000, 12:21.47 ai 4000, 15:28.50 a metà del cammino, quando alle sue spalle ci sono solo Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre), Federica Del Buono (Carabinieri), l’olandese Diane Van Es e le britanniche Eilish McColgan e Megan Keith. Nel sesto chilometro si ferma McColgan mentre a inseguire in solitaria è un’ottima Elisa Palmero (Esercito). Nel settimo chilometro la prima scossa: Battocletti prende il comando e il ritmo si ravviva, con Del Buono e Lukan che si staccano. Restano in tre davanti, con Keith a dare il cambio alla campionessa d’Europa dei 5000 metri, Van Es subito in scia e Del Buono sorniona alle spalle del tandem inseguitore. Al penultimo giro arriva la progressione decisiva di Nadia Battocletti: è gioco, partita, incontro Italia, a mandare in visibilio lo stadio Olimpico, con un ultimo chilometro da 2:53.54 e un altro record italiano con 30:51.32, quattordici secondi in meno del 31:05.57 siglato dalla compianta Maura Viceconte nel 2000. Mai nessuna donna italiana aveva vinto due titoli nello stesso Europeo: in campo maschile c’erano riusciti Pietro Mennea (100 e 200 a Praga 1978) e Totò Antibo (5000 e 10.000, proprio come Nadia, a Spalato 1990). Battocletti, celebrata (emozionatissima) anche dal capo dello Stato Sergio Mattarella, diventa la quarta donna nella rassegna continentale a vincere 5000 e 10.000 in una sola edizione dopo Sonia O’Sullivan (1998), Elvan Abeylegesse (2010) e Yasemin Can (2016).

“Mi sono divertita davvero tanto. Ho affrontato i 5000 in modo più aggressivo - la trentina confronta le due vittorie di Roma - e qui mi sono promessa di divertirmi. In questo stadio vivo tutto come una meraviglia. Penso di aver fatto un salto di qualità dopo i Mondiali di Budapest: si impara molto di più dalle sconfitte che dalle vittorie. Senza sudore, senza sacrifici, senza sforzi non si ottiene nulla: sono entrata in una dimensione diversa ispirandomi alle più forti mezzofondiste del mondo, che spaziano dai 1500 ai 10.000. Grazie allo staff medico della federazione: dopo i 5000 ho avuti tanti piccoli problemini, dalle vesciche a un orzaiolo. Il presidente Mattarella era particolarmente emozionato, è stata una situazione particolare, suggestiva”.

Per l’Italia è anche la prima medaglia in assoluto a un Europeo sulla distanza. È una serata magica per l’Italia: dietro l’olandese Diane Van Es (30:57.24) e la britannica Megan Keith (31:04.77) ecco Federica Del Buono, quarta con il personale in 31:25.41 e quarta anche nelle liste italiane all time (dietro Battocletti, Viceconte e Silvia Sommaggio), Elisa Palmero è sesta in gara con 31:38.45 e sesta italiana all time. Valentina Gemetto (Dk Runners Milano) chiude 21esima (33:23.43), Anna Arnaudo (Battaglio Cus Torino) si era nel frattempo fermata dopo quattro chilometri e mezzo.

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