Battocletti e gli sprinter in luce ad Ancona
02 Febbraio 2019La campionessa europea juniores del cross conquista il titolo dei 1500 con 4:27.32. Nei 60 successi maschili per Artuso e Paissan, al femminile trionfano Melon e Fontana
di Nazareno Orlandi e Luca Cassai (interviste video di Anna Chiara Spigarolo)
Nadia Battocletti in copertina nella sessione pomeridiana del day 1 ai Campionati Italiani Juniores e Promesse indoor di Ancona dopo il 19,89 di Leonardo Fabbri in mattinata nel peso. La campionessa europea under 20 del cross conquista il titolo tricolore di categoria nei 1500, nella prima gara al coperto della propria carriera: una prova che conferma la maturità della 18enne trentina delle Fiamme Azzurre allenata dal papà ex mezzofondista Giuliano. Il suo 4:27.32 la inserisce al settimo posto delle liste di sempre della specialità ed è avvincente il duello con l’altra azzurrina Ludovica Cavalli (Trionfo Ligure), seconda con 4:29.12 e unica in grado di tenere il ritmo dettato dalla Battocletti, che tornerà in pista al Palaindoor di Ancona agli Assoluti tra due settimane. Il pomeriggio tricolore assegna anche i titoli dello sprint. Il siciliano Nicholas Artuso (Fiamme Gialle) si aggiudica la vittoria nei 60 metri promesse con il tempo di 6.74. Tra gli junior è invece il trentino Lorenzo Paissan (Lagarina Crus Team) a imporsi con il record personale di 6.75, settimo italiano di sempre nella categoria. Al femminile è doppietta lombarda. Sorpresa tra le under 23 che vedono il successo con 7.53 di Chiara Melon (Atl. Brescia 1950 Ispa Group): negli ultimi metri beffa la capolista italiana stagionale Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre), 7.54. Il titolo juniores è invece di Vittoria Fontana (Fanfulla Lodigiana) con 7.50 e cinque centesimi di personale. Tra le altre gare, è curioso quello che accade nel lungo promesse uomini. Il primo e il secondo classificato, Andrea Pianti (Shardana Asd) e Gabriele Chilà (Studentesca Rieti Milardi), firmano una serie praticamente identica, con i primi due migliori salti da 7,66 e 7,59. Bisogna quindi ricorrere alla terza misura di entrambi per decretare il vincitore: è Pianti, e soltanto per un centimetro (7,51 a 7,50). E tra gli juniores, è Fabio Pagan (Aristide Coin Venezia) il migliore con 7,54 e un progresso di 28 centimetri che lo porta nella top ten italiana della categoria. Nei 1500 promesse cresce Gaia Sabbatini (Atl. Gran Sasso Teramo), tricolore con 4:21.53. Domani, domenica 3 febbraio, la seconda giornata con altri 30 titoli italiani da assegnare.
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1500: CHE SFIDA BATTOCLETTI-CAVALLI - Classe, ritmo, testa. Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre) bagna l’esordio indoor con il titolo italiano juniores dei 1500. La campionessa europea under 20 del cross irrompe nella top ten di sempre della specialità al settimo posto, al termine di una fuga in coppia con l’altra azzurrina Ludovica Cavalli (Trionfo Ligure). È Battocletti a imporre il proprio passo e a sbarazzarsi della solida avversaria soltanto negli ultimi due giri, per vincere con 4:27.32 e staccare la ligure (4:29.12). Per entrambe era la primissima volta in una gara al coperto. Battocletti, allenata da papà Giuliano, tornerà in pista agli Assoluti indoor tra due settimane e poi si concentrerà sulla Festa del Cross di Venaria Reale (Torino). Il terzo posto, più indietro, è per Elisa Ducoli (Us Quercia Trentingrana). Negli altri 1500, la gara più appassionante è quella delle promesse uomini, risolta soltanto con una volata lunga, per effetto del migliore spunto e acume tattico di Abdelhakim Elliasmine (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), primo in 3:49.78 su Gabriele Aquaro (Team-A Lombardia, 3:50.06) e Pietro Arese (Safatletica Piemonte, 3:50.77). Il bergamasco di Brembate di Sopra, originario del Marocco e ancora in attesa della cittadinanza italiana, veste la maglia tricolore al primo assaggio nella categoria per la gioia del suo tecnico Ruggero Sala. Le altre due “run” dei 1500 le indirizzano verso i propri binari lo junior Nicolò Daniele (Atl. Canavesana) e la promessa Gaia Sabbatini (Atl. Gran Sasso Teramo). Il torinese di Front regala una soddisfazione ad Antonio e Sara Chiellino che lo allenano a Balangero (Torino) e con 3:58.67 tiene a bada i due equiparati Wilson Marquez (Siracusatletica, 4:00.06) e Ayoub Idam (Cosenza K42, 4:00.32). L’abruzzese Sabbatini (4:21.53 PB), che da metà novembre scorso si è trasferita a Castelporziano (Roma) e ha trovato in Andrea Ceccarelli la nuova guida tecnica, allunga la serie di titoli italiani prendendo il largo negli ultimi due giri su Elisa Cherubini (Atl. Brescia 1950 Ispa Group, 4:22.04) ed Elisa Palmero (Atletica Pinerolo), scattata in testa e poi terza con 4:22.76.
VIDEO | L'INTERVISTA A NADIA BATTOCLETTI E LUDOVICA CAVALLI
VIDEO | I 1500 DI BATTOCLETTI E CAVALLI
60 UOMINI: ARTUSO E PAISSAN - Nicholas Artuso (Fiamme Gialle) è il padrone dei 60 metri tra gli under 23. Il messinese di Pace del Mela, allievo di Franco Ripa, può rallegrarsi per il secondo titolo consecutivo, un po’ meno per il responso del display: 6.74. Non gli arriva troppo lontano Wanderson Polanco (Atl. Riccardi Milano 1946), secondo in 6.76 mentre per il terzo posto spunta Michael Kyereme (Self Atl. Montanari&Gruzza) in 6.83 per un progresso di quasi un decimo rispetto al suo 6.92. E c’è un altro trentino, oltre alla Battocletti, tra i protagonisti della giornata. È Lorenzo Paissan (Lagarina Crus Team) che si insedia al settimo posto italiano di sempre nei 60 juniores per effetto del 6.75 con cui si aggiudica la finale. Un altro centesimo di miglioramento dopo i due già sfoltiti in semifinale rispetto al 6.78 che per lo sprinter di Silvano Pedri resisteva come PB fino a stamattina. Sul podio c’è spazio anche per Samuele Ceccarelli (Atletica Alta Toscana) al traguardo in 6.80 e Stefano Quarshie (Atl. Vicentina) in 6.90.
VIDEO | LE PAROLE DI NICHOLAS ARTUSO TRICOLORE UNDER 23 DEI 60
VIDEO | PARLA LORENZO PAISSAN, CAMPIONE ITALIANO JUNIORES DEI 60
VIDEO | LE QUATTRO FINALI DEI 60 AL PALAINDOOR
60 DONNE: FONTANA E MELON - Entrambe lombarde, entrambe migliorate di cinque centesimi, entrambe regine dei 60 metri. Vittoria Fontana e Chiara Melon brindano al titolo della gara più veloce, rispettivamente tra le juniores e le promesse. La varesina Fontana (Fanfulla Lodigiana), allenata nella sua Gallarate da Giuseppe Cappelletti, era parsa brillante già dalla batteria, e in finale conferma le belle impressioni destate: il tempo di 7.50 le consente di battere Margherita Zuecco (Atl. Vicentina), 7.57, e Chiara Gherardi (Studentesca Rieti Milardi), 7.62. È di Vigevano (Pavia) la campionessa promesse: la novità si chiama Chiara Melon (Atl. Brescia 1950 Ispa Group), l’ha fatta crescere Fabio Sangermani e in 7.53 è in grado di infilare negli ultimi appoggi la favorita Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre), oggi 7.54. Il club bresciano piazza sul podio anche la bergamasca Alessia Pavese (7.56).
VIDEO | L'INTERVISTA A VITTORIA FONTANA DOPO IL TITOLO DEI 60 JUNIORES
VIDEO | LA GIOIA DI CHIARA MELON DOPO IL TITOLO NEI 60 PROMESSE
ASTA: DE ANGELIS-DI CERBO 5 METRI - La gara si fa a 5 metri. Ivan De Angelis (Fiamme Gialle) ci arriva con un errore in meno rispetto a Simone Di Cerbo (Enterprise Sport&Service) che il 4,90 l’aveva domato al secondo tentativo e non al primo. È la “x” in più che dà il via libera al biondo saltatore romano di Casal Palocco forgiato da Emanuel Margesin. Bersaglio centrato al primo assalto ai 5 metri, così come Di Cerbo, prima che il duello si concluda con i rispettivi tre errori a quota 5,10, nel confronto ormai classico tra i due azzurrini che all’aperto, nella scorsa stagione, hanno condiviso la migliore prestazione italiana allievi (5,12). Il podio è completato da Leonardo Orlandi (Studentesca Rieti Milardi) con 4,75. Anche tra le promesse in due alla stessa misura: 3,75 per Rebecca De Martin (Atl. Brugnera Friulintagli), la pordenonese di Sacile allenata da Claudio Agnolet che vince il titolo su Alessandra Fumagalli (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter) grazie a un errore in meno a 3,65 che è il risultato del terzo posto di Michelle Pardini (Atl. Firenze Marathon).
LUNGO: DECIDE LA TERZA MIGLIOR MISURA - È la stessa situazione che qualche anno fa si è vissuta agli Assoluti di Torino del 2011 nel lungo femminile tra Tania Vicenzino e Anastassia Angioi: le prime due miglior misure uguali, la terza separata soltanto da un centimetro l’un l’altra. Si è ripetuta oggi al Palaindoor tra Andrea Pianti (Shardana Sassari) e Gabriele Chilà (Studentesca Rieti Milardi), autori di una prova quasi in fotocopia: 7,66 per entrambi al terzo turno, come anche identico è il 7,59 all’ultimo ingresso in pedana. A decidere le sorti, è quindi il 7,51 del sassarese Pianti, allenato da Giampaolo Garilli, a fronte del 7,50 del reggino Chilà. In una gara con uno svolgimento così stravagante, anche il terzo e il quarto non potevano non condividere la miglior misura: 7,58 per Mohamed Chahboun (Cento Torri Pavia) e Giulio Panara (Pro Sesto Atletica), ma in questo caso basta il secondo miglior salto per decretare il terzo posto di Chahboun.
LUNGO: PAGAN… DOPO PAVAN - Il cognome è simile, la società è la stessa, la guida tecnica pure. Cambia soltanto la specialità. Dopo la saltatrice in alto Pavan, la scuderia di Enrico Lazzarin festeggia il secondo titolo italiano di giornata, nel lungo, grazie a… Pagan, dove per Pagan s'intende Fabio (Aristide Coin Venezia), fratello minore di Riccardo, già azzurrino dei salti. Al Palaindoor il 18enne di Mestre sposta di 28 centimetri il proprio limite, balzando dal 7,26 di Agropoli 2018 al 7,54 di Ancona, misura che lo rende il nono juniores italiano di sempre. All’ultimo salto è Alessandro Marasco (Ideatletica Aurora) a confezionare il 7,42 valido per il secondo gradino del podio, mentre una planata da 7,35 porta l’italo-egiziano Kareem Mersal (VV Management) al terzo posto. Curiosità: Kareem vive al Cairo, in Egitto, e torna in Italia per gareggiare e per alcuni periodi di allenamento con base a Formia. È figlio d’arte: suo papà Mohamed Hassine Mersal è stato lunghista da 8,31 di personale.
ALTO: NZOUAKEU FUTURO INGEGNERE - Da sette anni vive a Centallo, in provincia di Cuneo, nel paese di Franco Arese: Alex Pavi Nzouakeu (Cus Torino) è il nuovo campione italiano dell’alto promesse. È nato a Perugia ma scorre sangue del Camerun in questo saltatore, studente in ingegneria, che al Palaindoor pareggia il personal best di 2,10 e conquista il primo titolo tricolore dopo il terzo posto del 2016 da junior. Con l’atletica ha iniziato tardi (17 anni) ma ha tutta l’intenzione di recuperare in fretta, seguendo i consigli di Davide Cominetto a Torino. Il successo di oggi davanti a Nicholas Nava (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter), 2,08, e Alessandro Bellelli (Self Atl. Montanari&Gruzza), 2,05, può dargli ancora più fiducia.
MARCIA: UNDER 20 AL BIS - Doppietta di titoli italiani in una settimana: domenica scorsa la 20 km su strada, a San Giorgio di Gioiosa Marea, e oggi il tricolore in sala per i due vincitori della marcia juniores. Al femminile dominio di Andrada Lacatus (Pbm Bovisio Masciago) che coglie il quinto successo di fila nella categoria, tra indoor e all’aperto, con una prestazione cronometrica significativa: la 18enne di origine romena e residente a Limbiate, cresciuta sotto la guida di Michele Castaldo, alleggerisce il personale di mezzo minuto in 13:39.72 davanti a Ida Mastrangelo (Atl. Don Milani, 14:00.81) e Vittoria Giordani (Us Quercia Trentingrana, 14:05.64). Ancora sul gradino più alto del podio anche Riccardo Orsoni (Cus Parma), il cremonese di Piadena allenato da Alessandro Gandellini, con 21:17.93 per battere l’argento europeo under 18 Aldo Andrei (Gs Valsugana Trentino), secondo in 22:03.28 malgrado una sosta in pit lane, e Giulio Scoli (Atl. Livorno, 22:06.85).
MARCIA: I CAMPIONI U23 - Tra le promesse Giacomo Brandi (Sport Atl. Fermo, 21:29.33) conduce una gara di testa: il fabrianese seguito da Carlo Mattioli precede Ettore Grillo (Atl. Firenze Marathon, 21:47.14) e Matteo Gallo (Cus Torino, 22:03.88). La campionessa under 23 è Lidia Barcella (Bracco Atletica), bergamasca di Villa di Serio, in 13:57.40 nonostante un recente infortunio (microfrattura al piede sinistro) e per la gioia del tecnico Renato Cortinovis. Alle sue spalle Elisabetta Bray (Cus Torino, 14:32.47) e la giovane cinquantista Beatrice Foresti (Atl. Bergamo 1959 Oriocenter, 14:37.97).
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