Battocletti, tricolore con vista sul mondiale
Una conferma e una promessa. A Bruxelles Giuliano Battocletti ci sarà, e non per fare la comparsa. Il secondo titolo italiano consecutivo nel cross ha messo le ali al trentino, che, ventiquattr'ore dopo la conclusione della Cinque Mulini è già proiettato, con la mente e non solo, sui prati del Belgio. "Non vedo l'ora che arrivi il momento del Mondiale - dice -Mi sento davvero in grande condizione, e sono convinto di poter dire la mia anche a Bruxelles. A parte tre o quattro atleti di un altro pianeta (Bekele, Gebremariam, Limo, Koech) tutti gli altri, me compreso, rientrano nella stessa fascia. Con la giusta tattica, e un pizzico di fortuna, al Mondiale potrò inseguire belle soddisfazioni". A proposito di tattica, l'atteggiamento alla Cinque Mulini non è piaciuto al neocampione italiano, pronto, come sempre, anche a fare autocritica: "Ero troppo teso. Sono partito troppo forte - ammette - e ho sbagliato a tirare il gruppo nei primi due giri. Sapevo che per il titolo nazionale non sarebbe stato difficile, ma questo sentirmi ultrafavorito mi ha condizionato". Col senno di poi, in effetti, rifarebbe un'altra gara: "Sicuramente, potendo tornare indietro - ammette - rimarrei più coperto. Non posso nasconderlo, sono un pò deluso dal piazzamento: avrei potuto fare di meglio". Dà l'impressione, Battocletti, di un'estrema fiducia nei propri mezzi, di una grande sicurezza. Una tranquillità, quella del campione italiano, che parte da lontano: "Dopo gli Europei - sostiene - ho ricominciato tutto da capo. In un certo senso - esagera - è un bene che i risultati siano stati disastrosi. Questo - continua - mi ha dato la forza necessaria per ripartire da zero, dopo aver messo a posto le cose. Ecco perchè ora sono molto sereno: so che il lavoro che ho fatto finirà per pagare". Punta forte sul cross lungo, Giuliano, e non solo: "Credo di avere tutte le carte in regola per cercare un piazzamento nelle zone alte della classifica finale, sperando anche in un pizzico di fortuna. Se dovesse piovere - spiega - credo che gli africani potranno avere delle difficoltà, e allora noi europei potremmo approfittarne". La sua stagione, comunque, non si limiterà al campionato del Mondo: "Mi concentrerò anche sulla pista - dice - Mi piacerebbe, anzi, fare il minimo per i 10000 olimpici già all'Eurochallenge di aprile, così potrei, da lì in avanti, dedicarmi solo all'Olimpiade".
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