Belgrado 2017, le donne degli Euroindoor
01 Marzo 2017
Le protagoniste dei prossimi Campionati Europei Indoor (3-5 marzo): la guida, gara per gara, del programma femminile
di Marco Buccellato
Si riparte da Belgrado, con Praga 2015 ultimo riferimento utile. Gli equilibri e il medagliere non potranno più essere gli stessi a causa dell'esilio forzato comminato all'atletica russa, che a Praga conquistò quattro medaglie d'oro con le ragazze e due con gli uomini, dominando il medagliere con otto metalli complessivi. Delle quattro campionesse di Praga, l'astista Sidorova è stata autorizzata a gareggiare a Belgrado da atleta indipendente, ma non sarà in pedana alla Kombank Arena serba per rinuncia. Alla Russia andò per logica anche la classifica a punti, laddove a una decina di lunghezze finirono ravvicinate Germania, Gran Bretagna e Polonia.
Nonostante le assenze di atlete di primissimo piano (lo sprint, per fare un esempio, lamenta il duplice forfait di Dafne Schippers e Dina Asher-Smith, oro e argento sui 60 due anni fa), gli Europei Indoor al femminile si annunciano elettrizzanti, a volte dall'esito incerto, con primedonne in grado di catalizzare l'attenzione. La veterana Ruth Beitia, per esempio, ha forti probabilità di mettere al collo la quindicesima medaglia della carriera tra Olimpiadi, Mondiali ed Europei outdoor e indoor. La serba Ivana Spanovic è l'atleta-copertina della manifestazione. Con la medaglia casalinga può arrivare a nove metalli conquistati nel salto in lungo in sole cinque stagioni.
Infine Laura Muir, fresca neo-primatista d'Europa indoor sui 3000 metri e poi anche sui 1000, che punta alla doppietta nel mezzofondo. Due ori nello stesso Europeo femminile, sull'asse 1500-3000, li ha vinti soltanto la polacca Chojecka nel 2007. Per la Muir, orgoglio scozzese, la prospettiva di essere la prima britannica a centrare il magico uno-due. Ora la guida, completa di riferimenti statistici e degli orari del programma femminile da venerdì 3 marzo a domenica 5 marzo.
LEGGI ANCHE: LA GUIDA ALLE GARE MASCHILI DI BELGRADO 2017
LE SCHEDE DELLA SQUADRA ITALIANA (PDF)
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60 METRI - Scelte personali (Schippers) e infortuni (Asher-Smith) privano lo sprint breve di un pizzico di pepe. Uno degli eventi all'insegna dell'equilibrio, con tante candidate al podio. La più regolare, finora, è stata l'ucraina Povh, che vinse nel 2011. L'impatto britannico, limitato alla sola Philip, è compensato dalla buona vena delle velociste tedesche. Chances per la norvegese Okparaebo (col miglior accredito tra le partenti), per la primatista mondiale under 20 Swoboda e per l'asse alpino costituito dall'elvetica Kambundji e dalla francese Akakpo. Nella storia dell'Europeo, oro assente per Polonia, Norvegia, Svizzera, Francia e Germania. Nel mondo guida da distanza siderale Elaine Thompson con 6.98.
Record europeo |
Irina Privalova (RUS) |
6.92 |
Madrid, 11 febbraio 1993 |
Record dei campionati
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Nelli Cooman (NED) |
7.00 |
Madrid, 23 febbraio 1986 |
Leader europeo 2017 |
Dina Asher-Smith (GBR) |
7.13 |
Karlsruhe, 4 febbraio |
Ezinne Okparaebo (NOR) |
7.13 |
Torun, 10 febbraio |
Campionessa in carica |
Dafne Schippers (NED) |
6.51 |
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ORARIO
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Batterie |
Sabato 4 marzo |
9.45 |
Semifinali |
Domenica 5 marzo |
16.00 |
Finale |
Domenica 5 marzo |
18.10 |
Azzurri in gara |
Anna Bongiorni - Gloria Hooper |
400 METRI - Comunque andrà, avremo un podio tutto nuovo rispetto a Praga 2015, mancando tutte le tre occupanti. L'accredito migliore in Europa e nel mondo è della svizzera Lea Sprunger. Sarà guerra solo per conquistare il posto in finale, in considerazione delle presenze delle ceke Rosolova (oro nel 2011) e Hejnova, delle britanniche Child e Nielsen, della francese Guei e delle polacche (Swiety la migliore). Svizzera in fibrillazione per le ambizioni della Sprunger: una rossocrociata non sale sul podio europeo indoor dal 1989. Nel mondo ha fatto meglio la statunitense Wimbley con 51.20, ma sull'impianto da 352 yards di Notre Dame.
Record europeo |
Jarmila Kratochvilova (TCH) |
49.59 |
Milano, 7 marzo 1982 |
Record dei campionati
|
Jarmila Kratochvilova (TCH) |
49.59 |
Milano, 7 marzo 1982 |
Leader europeo 2017 |
Lea Sprunger (SUI) |
51.46 |
Magglingen, 5 febbraio |
Campionessa in carica |
Nataliya Pyhyda (UKR) |
51.96 |
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ORARIO
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Batterie |
Venerdì 3 marzo |
9.45 |
Semifinali |
Venerdì 3 marzo |
17.45 |
Finale |
Sabato 4 marzo |
19.58 |
800 METRI - Occhio al possibile bis con altra firma svizzera, quella di Selina Büchel, campionessa europea a Praga. Il parco concorrenti papabili per il podio è una roulette russa, anzi serba. Dall'unica selezionata per l'Islanda, Anita Hinriksdottir, alla svedese Lindh, la danese Troest, l'olandese Verstegen, la spagnola Guerrero e l'inglese Oskan-Clarke. Nei finali caotici emergono spesso le ucraine, presenti con Lyakhova e Tkachuk. Assente la numero uno della stagione, la polacca Jozwik. Non si vince l'oro in meno di due minuti da tre edizioni. Una finale europea ha prodotto il sensazionale record del mondo vigente, quello della slovena Ceplak, al termine di un leggendario finish con l'austriaca Graf. Nel mondo guida l'americana Ajee' Wilson con 1:58.27.
Record europeo |
Jolanda Ceplak (SLO) |
1:55.82 |
Vienna, 3 marzo 1982 |
Record dei campionati
|
Jolanda Ceplak (SLO) |
1:55.82 |
Vienna, 3 marzo 1982 |
Leader europeo 2017 |
Joanna Jozwik (POL) |
1:59.29 |
Torun, 10 febbraio |
Campionessa in carica |
Selina Büchel (SUI) |
2:01.95
|
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ORARIO
|
Batterie |
Venerdì 3 marzo |
10.58 |
Semifinali |
Sabato 4 marzo |
19.03 |
Finale |
Domenica 5 marzo |
17.25 |
1500 METRI - Una delle gare di maggior pathos. La star scozzese Laura Muir sarà oltremodo indaffarata nella Kombank Arena: correrà la batterie dei 1500 a quattro ore di distanza da quelle dei 3000. Dovesse realizzare i suoi sogni, nella prima finale troverà poche avversarie disposte a farsi da parte. I nomi fanno paura: la tedeschina Klosterhalfen (scesa a 4:04), la polacca Ennaoui, la coriacea Terzic davanti al proprio pubblico, l'albanese Gega, la svedese Bahta (tre medaglie continentali in dote) e le sempre temibili turche Kaya e Akdag. In pericolo il record dei campionati, vecchio di trent'anni e stabilito, guarda un po', nell'area dei Balcani.
Record europeo |
Abeba Aregawi (SWE) |
3:57.91 |
Stoccolma, 6 febbraio 2014 |
Record dei campionati
|
Doina Melinte (ROU) |
4:02.54 |
Piraeus, 3 marzo 1985 |
Leader europeo 2017 |
Sifan Hassan (NED) |
4:03.05 |
New York, 11 febbraio |
Campionessa in carica |
Sifan Hassan (NED) |
4:09.04
|
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ORARIO
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Batterie |
Venerdì 3 marzo |
17.05 |
Finale |
Sabato 4 marzo |
19.45 |
3000 METRI - Domenica conosceremo già l'esito della finale dei 1500 metri con annesse tossine e sfinimenti. Già, perchè sull'asse 1500-3000 le entry list citano anche Bahta, Ennaoui, Klosterhalfen e via dicendo. Difficile doppino tutte, ma il rischio di una finale-fotocopia esiste. Del podio di Praga è presente solo l'olandese Koster, che vinse il bronzo. Il fronte turco si rafforza per la presenza di Yasemin Can, all'anagrafe keniana Vivian Jemutai, che ha buona gamba per le lunghe distanze e un motore meno brillante della Muir sui 3000 metri. Il record dei campionati (poco sotto 8:40) sembra avere la sorte segnata. Tossine permettendo.
Record europeo |
Laura Muir (GBR) |
8:26.41 |
Karlsruhe, 4 febbraio 2017 |
Record dei campionati
|
Fernanda Ribeiro (POR) |
8:39.49 |
Stoccolma, 9 marzo 1996 |
Leader europeo 2017 |
Laura Muir (GBR) |
8:26.41 |
Karlsruhe, 4 febbraio 2017 |
Campionessa in carica |
Yelena Korobkina (RUS) |
8:47.62 |
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ORARIO
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Batterie |
Venerdì 3 marzo |
12.15 |
Finale |
Domenica 5 marzo |
16.30 |
Azzurri in gara |
Giulia Viola |
60 METRI OSTACOLI - In gara Alina Talay, oro a Göteborg e a Praga, che va alla ricerca del terzo successo di fila. La stagione ha visto l'esplosione della tedesca Dutkiewicz, nella cui ombra è progredita ancora la connazionale Roleder. Sarà l'ultimo atto della carriera di Sanna Kallur, primatista del mondo tormentata dai guai fisici e dalle lunghe assenze per infortunio. Fuori dal trio delle favorite, l'olandese Visser e la danese Pedersen hanno la grinta giusta per ben figurare. Nel mondo guida la primatista mondiale outdoor dei 100hs Kendra Harrison con 7.75.
Record europeo |
Susanna Kallur (SWE) |
7.68 |
Karlsruhe, 10 febbraio 2008 |
Record dei campionati
|
Lyudmila Narozhilenko (URS) |
7.74 |
Glasgow, 4 marzo 1990 |
Leader europeo 2017 |
Pamela Dutkiewicz (GER) |
7.79 |
Lipsia, 18 febbraio |
Campionessa in carica |
Alina Talay (BLR) |
7.85
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ORARIO
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Batterie |
Venerdì 3 marzo |
12.45 |
Semifinali |
Venerdì 3 marzo |
16.30 |
Finale |
Venerdì 3 marzo |
19.55 |
SALTO IN ALTO - A parte il quinto posto di Praga, Ruth Beitia ha conquistato il podio nelle precedenti cinque edizioni dei campionati, con un oro, due argenti e un bronzo. Nell'imminenza delle 38 primavere, l'olimpionica spagnola ha ancora ambizioni di vittoria: la sua stagione è stata del profilo che tutti conosciamo. Rendimento medio-alto, altissimo in prossimità del grande evento (1,98 ai campionati nazionali). La misura migliore del 2017 è della filiforme lituana Palsyte, unica a superare i due metri, anche se Mariya Kuchina nell'inverno russo è salita a 2,03. Zona-podio calda anche per la polacca Licwinko, e a seguire per l'inglese Lake, la ceca Hruba e la tedesca Jungfleisch. Ucraine a caccia della prima medaglia nella storia dei campionati.
Record europeo |
Kajsa Bergqvist (SWE) |
2,08 |
Arnstadt, 4 febbraio 2006 |
Record dei campionati
|
Tia Hellebaut (BEL) |
2,05 |
Birmingham, 3 marzo 2007 |
Leader europeo 2017 |
Airine Palsyte (LTU) |
2,00 |
Vilnius, 28 febbraio |
Campionessa in carica |
Mariya Kuchina (RUS) |
1,97 |
|
SALTO CON L'ASTA - Al tavolo dell'asta siederanno in tredici. Le rinunce della russa Sidorova (autorizzata a gareggiare da atleta indipendente) e della svizzera Nicole Büchler hanno spalancato le porte dell'ottimismo alla greca Stefanidi, olimpionica a Rio e argento due anni fa a Praga. La svedese Bengtsson, bronzo nel 2015, non doveva partecipare a nessuna gara invernale ma si è presentata ai campionati nazionali vincendo con 4,60 e strizza l'occhio alla buona sorte. In forma la tedesca Ryzih. In cerca di sé la finlandese Murto, partita alla grande poi alle prese con problemi tecnici. Per inciso, Grecia, Germania, Svezia e Finlandia non hanno mai vinto l'oro europeo indoor.
Record europeo |
Yelena Isinbayeva (RUS) |
5,01 |
Stoccolma, 23 febbraio 2012 |
Record dei campionati
|
Yelena Isinbayeva (RUS) |
4,90 |
Madrid, 6 marzo 2005 |
Leader europeo 2017 |
Ekaterini Stefanidi (GRE) |
4,82 |
New York, 11 febbraio |
Campionessa in carica |
Anzhelika Sidorova (RUS) |
4,80 |
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ORARIO
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Finale |
Sabato 4 marzo |
18.05 |
SALTO IN LUNGO - La star è Ivana Spanovic, campionessa uscente, che dopo il successo di Praga 2015 ha preso l'oro di Amsterdam, l'argento di Portland e i bronzi di Pechino e Rio. E' la sportiva più importante e conosciuta della nazione serba e è nata a 80 km dalla capitale. Una di casa, in pratica. Nel gioco delle previsioni, sono in netto rialzo le quotazioni delle britanniche, capitanate da Katarina Johnson-Thompson con Sawyer e Ugen al seguito. Autorizzata a gareggiare, come a Rio, la russa Klishina. Ci sarà anche la campionessa di Torino 2009, l'estone Balta, che non ha preso rincorse nell'inverno ma ha vinto il titolo nazionale dei 60 con 7.33 (ottimo) e proviene da una stagione con tre finali: settima a Portland, quarta ad Amsterdam e sesta a Rio. Sulla pedana degli Europei, sabato scorso, la Spanovic ha fatto tremare il record nazionale ai campionati dei Balcani con 6,96.
Record europeo |
Heike Drechsler (GDR) |
7,37 |
Vienna, 13 febbraio 1988 |
Record dei campionati
|
Heike Drechsler (GDR) |
7,30 |
Budapest, 5 marzo 1988 |
Leader europeo 2017 |
Ivana Spanovic (SRB) |
6,96 |
Belgrado, 25 febbraio |
Campionessa in carica |
Ivana Spanovic (SRB) |
6,98
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ORARIO
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Qualificazione |
Sabato 4 marzo |
12.00 |
Finale |
Domenica 5 marzo |
17.40 |
Azzurri in gara |
Laura Strati |
SALTO TRIPLO - Si cambia: podio inedito a Belgrado, essendo tutte fuori gioco le tre vincenti di Praga 2015. Le atlete ai vertici stagionali, la romena Panturoiu, la portoghese Mamona (oro ad Amsterdam) e la greca Papahristou, sono state anche le più regolari. In gara la tedesca Gierisch, che l'anno scorso sorprese con l'argento di Portland. Dietro le tre favorite, in un pugno di centimetri che racchiude una mezza dozzina di atlete, c'è anche l'azzurra Dariya Derkach. Non si vince con meno di 14,50 da ben ventuno anni. La cabala dice anche che con meno di 14,30 il bronzo è stato assegnato, nello stesso arco di tempo, una sola volta, nel 2013. Fu abile a prenderselo un'altra azzurra, Simona La Mantia, ultima specialista latina a vincere il titolo nel 2011. Al mondo comanda la venezuelana Rojas con 14,79.
Record europeo |
Tatyana Lebedeva (RUS) |
15,36 |
Budapest, 6 marzo 2004 |
Record dei campionati
|
Ashia Hansen (GBR) |
15,16 |
Valencia, 28 febbraio 1998 |
Leader europeo 2017 |
Elena Panturoiu (ROU) |
14,33 |
Bucarest, 4 febbraio |
Campionessa in carica |
Yekaterina Koneva (RUS) |
14,69 |
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ORARIO
|
Qualificazione |
Venerdì 3 marzo |
12.00 |
Finale |
Sabato 4 marzo |
17.50 |
Azzurri in gara |
Dariya Derkach |
GETTO DEL PESO - In pedana tutto il podio di Praga, la campionessa Anita Marton (poi argento a Portland e Amsterdam e bronzo a Rio), la bielorussa Leantsyuk e la bulgara Mavrodieva. L'ipotesi-fotocopia prende una sembianza realistica alla luce della rinuncia di Christina Schwanitz, soppiantata a Belgrado dalle forze nuove Kenzel (più pesista) e Vita (più discobola). A bordo pedana guardano in cagnesco la turca Dereli e la polacca Guba, pronte all'impresa in zona podio. Nel mondo l'unica sopra i 19 metri (sfiorati dalla Marton con 18,97) è la rampante americana Raven Saunders (19,10).
Record europeo |
Helena Fibingerova (TCH) |
22,50 |
Jablonec, 19 febbraio 1977 |
Record dei campionati
|
Helena Fibingerova (TCH) |
21,46 |
San Sebastian, 13 marzo 1977 |
Leader europeo 2017 |
Anita Marton (HUN) |
18,97 |
Birmingham, 18 febbraio |
Campionessa in carica |
Anita Marton (HUN) |
19,23 |
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ORARIO
|
Finale |
Venerdì 3 marzo |
17.35 |
PENTATHLON - Col rischio-bis scongiurato dalle deviazione nel lungo di Katarina Johnson-Thompson (a Praga oro e quasi record del mondo), i favori sono per Nafi Thiam, belga di origini africane che ha conquistato Rio al termine di un eptathlon favoloso. A Praga fu seconda, a Belgrado vuole la vetta. La curiosità è per Alina Shukh, ucraina e diciottenne da due settimane, che ha portato il mondiale under 20 a 4550 punti, punteggio numero uno al mondo nel 2017. Curioso notare come l'Ucraina abbia divorato medaglie ai Mondiali indoor (due ori, due argenti e due bronzi) ma non abbia mai laureato una propria specialista sul tetto d'Europa al coperto. Tra le altre candidate ai piani alti, il duo austriaco Dadic-Preiner e l'olandese Broersen sembrano avere una marcia in più.
Record europeo |
Nataliya Dobrynska (UKR) |
5013 |
Istanbul, 9 marzo 2012 |
Record dei campionati
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K. Johnson-Thompson (GBR) |
5000 |
Praga, 6 marzo 2015 |
Leader europeo 2017 |
Alina Shukh (UKR) |
4550 |
Zaporizhzhya, 27 gennaio |
Campionessa in carica
|
K. Johnson-Thompson (GBR) |
5000 |
|
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ORARIO
|
60 metri ostacoli |
Venerdì 3 marzo |
9.30 |
Salto in alto |
Venerdì 3 marzo |
10.20 |
Getto del peso |
Venerdì 3 marzo |
13.15 |
Salto in lungo |
Venerdì 3 marzo |
16.35 |
800 metri |
Venerdì 3 marzo |
18.55 |
STAFFETTA 4X400 - Francia, Gran Bretagna e Polonia si ripresentano dopo aver conquistato, in quest'ordine e nell'imbuto di tre decimi, il podio a Praga 2015. I valori individuali, sempre relativi in staffetta e ancor di più dentro un anello di 200 metri, confermano il terzetto come probabile favorito, non necessariamente nello stesso ordine. In quei paraggi, non lontano nell'orizzonte, c'è la selezione italiana, rinvigorita con giovani e determinate venature. Note: le britanniche centrano il podio da sei edizioni dell'Europeo indoor. In corsa, e in corsia, anche Germania e Ucraina.
Record europeo |
Russia |
3:23.37 |
Glasgow, 28 gennaio 2006 |
Record dei campionati
|
Gran Bretagna |
3:27.56 |
Goteborg, 3 marzo 2013 |
Campione in carica
|
Francia |
3:31.61 |
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Laura Muir (foto Colombo/FIDAL)
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