Belgrado: Jacobs falsa partenza, Ponzio record

07 Marzo 2022

Il campione olimpico squalificato in finale nei 60, il pesista con 21,61 migliora il limite di Fabbri di due centimetri. Vola Dosso: 7.20 e primo successo internazionale. Duplantis record del mondo 6,19

di Nazareno Orlandi

Si corre forte, si lancia lontano, si salta altissimo, in questo impianto, la Stark Arena di Belgrado. E si affrontano anche disavventure che possono tornare d’insegnamento tra pochi giorni ai Mondiali indoor, ospitati su questa stessa pista, dal 18 al 20 marzo. Marcell Jacobs esce di scena prima ancora che inizi la finale dei 60 metri nel meeting della capitale serba: il campione olimpico è squalificato per falsa partenza dopo aver vinto la batteria in 6.56. Vola, sempre nei 60, Zaynab Dosso, alla prima vittoria in un meeting internazionale con 7.21 in finale dopo il 7.20 della batteria. E cade anche un record italiano indoor: è quello del peso, per mano di Nick Ponzio con 21,61, due centimetri meglio di Leonardo Fabbri del 2020 (21,59). In chiave globale, tutta l’atletica mondiale applaude il formidabile svedese Armand Duplantis per il primato del mondo del salto con l’asta, ritoccato di un centimetro dopo due anni: 6,19.

JACOBS: “MAI ACCADUTO, MEGLIO ORA CHE AI MONDIALI” - “È la prima falsa partenza della mia vita, non era mai successo - le parole di Marcell Jacobs (Fiamme Oro) - ma non ho rabbia, oggi serviva capire queste cose, non pensare al tempo o al piazzamento. Meglio farla ora che farla ai Mondiali. La pedana è molto rialzata, con tante vibrazioni, molto rimbalzante: potenzialmente si può correre veloce ma va interpretata bene, e oggi ho capito come fare. Ce sono state davvero tante, di false, oggi pomeriggio: sia nella gara maschile sia in quella femminile sono stati squalificati gli atleti in quarta e in sesta corsia. Peccato perché a livello tecnico ero partito anche bene”. Era l’ultima gara prima della rassegna iridata: previsti tre turni nella giornata di sabato 19 marzo. Il campione olimpico dei 100 e della 4x100 aveva passeggiato in batteria con 6.56, allungando a nove la striscia di gare consecutive stagionali senza sconfitte nei 60 tra batteria e finale. Poi quel movimento sui blocchi, il secondo sparo, il giudice che sventola il cartellino rosso, la gara che finisce prima di iniziare. Dopo una seconda falsa, la vittoria va allo slovacco Jan Volko con crono relativo (6.69). Anche al femminile, si “balla” in partenza. La terza è quella buona e Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) conferma di trovarsi nella condizione della vita, devastante soprattutto nella fase lanciata. Eppure l’uscita dai blocchi è ancora da rivedere: il 7.21 finale, ma anche il 7.20 della batteria ha margini ampi di progresso. “Sono molto sodisfatta di come ho gestito la gara perché non era facile a livello nervoso”, il commento della primatista italiana, 7.16 agli Assoluti indoor otto giorni fa. Nulla può l’iraniana Farzaneh Fasihi (7.31).

PONZIO DA PRIMATO: “TANTO LAVORO E DEDIZIONE” -Stavolta è vero, il record è tutto suo. Un problema con la misurazione a New York gli aveva assegnato e poi tolto il primato italiano indoor a fine gennaio. Questa volta invece non ci sono errori: Nick Ponzio, americano di nascita e di formazione, radici italiane da parte del bisnonno di Paceco (Trapani), spedisce il peso da 7,26 kg alla misura di 21,61, due centimetri in più di quanto fatto da Leonardo Fabbri nel 2020 a Stoccolma (21,59). A meno di due settimane dai Mondiali indoor di Belgrado, sulla stessa pedana che assegnerà le medaglie iridate, il pesista che ha debuttato in azzurro alle Olimpiadi di Tokyo lancia un messaggio di solidità a tutti gli altri lanciatori in lizza per il podio: è il sesto al mondo della stagione e a ben vedere uno soltanto è inarrivabile, lo statunitense primatista e oro olimpico Ryan Crouser. Nella serie del 27enne dell’Athletic Club 96 Alperia anche un 21,45 che ne ribadisce lo stato di forma strabiliante. Stasera firma un miglioramento del personale indoor di otto centimetri rispetto al recente 21,53 di Torun e si avvicina al proprio limite all’aperto di 21,72, centrato nel 2020 quando non aveva ancora la cittadinanza italiana, acquisita invece nel giugno dello scorso anno. Un personale outdoor che potrebbe insidiare nel weekend a Leiria, in Portogallo, dove gareggerà con la maglia azzurra in Coppa Europa di lanci, a una settimana dai Mondiali indoor. “Felicissimo di questo record italiano - le parole di Ponzio - Ci ho messo tanto lavoro duro, tanta dedizione, ho creduto tanto in me stesso. Nel 2021 ho avuto più ‘down’ che ‘up’, più momenti brutti che belli, ma non ho mai smesso di lavorare. Non vedo l’ora di rappresentare l’Italia a Leiria e di giocarmi una medaglia ai Mondiali indoor”. Per la quarta azzurra in gara, Giancarla Trevisan (Bracco Atletica), quinta piazza nei 400 con 55.17.

DUPLANTIS RECORD - Ci provava da due anni, lo assaltava praticamente in ogni gara. Quel 6,19 gli sfuggiva sempre. Oggi quel limite si è arreso sotto i colpi di un Armand Duplantis stratosferico. L’ennesimo 6 metri (6,00 alla prima prova) è la formalità per introdurre il campione olimpico verso un’altra serie di tentativi a 6,19: buonissimo il primo, meno riuscito il secondo, perfetto il terzo. Dopo due stagioni il 22enne fuoriclasse svedese cancella il 6,18 di Glasgow (15 febbraio 2020), aggiunge un altro tassello alla propria collezione di primati (è il terzo, sempre un centimetro in più rispetto al precedente) e certifica che sulla pedana dei Mondiali indoor si può volare. Tempo nemmeno due settimane e sarà di nuovo lì a sfidare la barriera dei 6,20, inimmaginabile finché questo portento non si è affacciato nel circus dell’atletica mondiale: l’asta, anzi la rincorsa verso l’infinito, è in programma domenica 20 marzo alle 17.45.

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