Berlino: è finale per le 4x400 e Stecchi
10 Agosto 2018Le due staffette passano il turno: uomini avanti con 3:04.08, donne 3:27.63. Promosso l'astista (5,51), in semifinale Hooper e Siragusa nei 200, eliminati Donato e Forte nel triplo.
di Nazareno Orlandi e Luca Cassai - interviste video di Alessio Giovannini
Le due staffette 4x400 azzurre corrono in finale ai Campionati Europei di Berlino. Il team femminile, medaglia di bronzo nella scorsa edizione, vince la batteria con il tempo più veloce del primo turno in 3:27.63 e con lo stesso quartetto “all black” formato da Maria Benedicta Chigbolu, Ayomide Folorunso, Raphaela Lukudo e Libania Grenot che aveva conquistato l’oro ai Giochi del Mediterraneo di Tarragona, migliorando però il risultato di 3:28.08 ottenuto in quell’occasione. Pass diretto anche per la squadra maschile: Edoardo Scotti, Michele Tricca, Vladimir Aceti e Davide Re con 3:04.08, settimo crono totale e secondo posto nella seconda batteria alle spalle del Belgio (3:02.55). Sulla pedana dell’asta missione compiuta per Claudio Stecchi: il 26enne fiorentino mette a segno un decisivo salto a 5,51 alla prima prova e va in finale. Nel triplo invece il 22enne Simone Forte è il primo degli esclusi con 16,35 (+1.4) in una serie in crescita e il capitano azzurro Fabrizio Donato, quarantadue anni da compiere martedì prossimo, manca l’accesso in finale con 16,15 (-0.9) per il ventesimo posto in qualificazione. Vanno in semifinale le due sprinter italiane sui 200 metri, entrambe seconde in batteria: Gloria Hooper in 23.28 (+0.4) e Irene Siragusa, 23.60 (-0.5).
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4x400: DONNE LEADER - Entra in finale dalla porta principale la 4x400 femminile dell’Italia, con un bel successo in batteria agli Europei di Berlino. A scendere in pista è la staffetta che ha vinto i Giochi del Mediterraneo a Tarragona, ma il crono di oggi è migliore di quasi mezzo secondo con 3:27.63, decima prestazione nazionale di sempre. Avvio prudente di Maria Benedicta Chigbolu nella prima frazione, tutta in corsia, per cambiare in buona posizione con “Ayo” Folorunso che guadagna subito il secondo posto, in scia alla Gran Bretagna, e chiude decisamente forte provando ad affiancare l’avversaria. Il testimone va nelle mani di “Raffaella” Lukudo, con la sua chioma blu, brava a rimanere in contatto prima di superare la britannica nella parte conclusiva della sua gara. Tocca quindi a Libania Grenot che si trova in testa, poi subisce il momentaneo sorpasso della britannica Emily Diamond. Ma la “panterita” non molla e nell’ultimo rettilineo mette la freccia per andare a vincere. La seconda batteria è della Polonia in 3:28.52 e quindi le azzurre centrano il miglior tempo del turno, un ottimo biglietto da visita per la finale di domani, sabato 11 agosto alle 21.50, quando proveranno a tornare sul podio due anni dopo il bronzo di Amsterdam nel 2016.
LE PAROLE DELLE AZZURRE - Grenot: “Sono contentissima di questa finale, meglio di così non poteva andare. Ieri c’era molto delusione ma oggi va meglio con questa staffetta grintosa”. Folorunso: “Anche io avevo una piccola delusione da cui riscattarmi. Siamo cariche per domani”. Lukudo: “Questa staffetta aveva già dimostrato di valere, oggi abbiamo dato un altro assaggio di quello che possiamo fare”. Chigbolu: “Sono contenta per aver centrato l’obiettivo. Era il mio terzo turno (dopo i due dei 400, ndr) e sono contenta di esserci stata nonostante fossi un po’ stanca. Ci vediamo domani, è l’appuntamento che conta”.
4x400: UOMINI OK - La 4x400 azzurra di Edoardo Scotti, Michele Tricca, Vladimir Aceti e Davide Re accede in finale con il settimo tempo totale (3:04.08) e il secondo posto nella seconda batteria orchestrata dal Belgio che schierava in terza frazione il campione del mondo juniores dei 400 Jonathan Sacoor e uno soltanto dei fratelli Borlée (Dylan) nella frazione conclusiva (3:02.55 al traguardo). Da Tampere a Berlino, dall’oro mondiale con la staffetta under 20 all’esordio tra i big, Edoardo Scotti lancia con la consueta grinta il quartetto azzurro e cede il testimone a Michele Tricca in linea con Olanda e Belgio. Il piemontese scatta forte nella prima curva e alla corda è davanti a tutti, poi viene risucchiato dall’Olanda, baldanzosa con il bronzo europeo di due anni fa, Liemarvin Bonevacia. Gli azzurri sono terzi quando il bastoncino passa nelle mani del campione europeo juniores Vladimir Aceti che attacca gli olandesi e guadagna una posizione nel rettilineo finale per consegnare il testimone in seconda piazza a Davide Re. E mentre Aceti riceve una botta alle spalle dal frazionista spagnolo, il vincitore dei Giochi del Mediterraneo è costretto a un dribbling nel traffico e deve rincorrere il più piccolo dei Borlée. Negli ultimi 200 metri c’è da tener duro per non farsi acciuffare dalla Spagna (3:04.62), che tra le punte schierava Lucas Bua e Samuel Garcia, e dall’Olanda, rimasta fuori con 3:04.93. Più veloce era stata la prima batteria che aveva fatturato i tre migliori tempi, a partire dal 3:01.62 della Gran Bretagna (con Martin Rooney in ultima), seguita dalla Francia (3:01.67) e dalla Repubblica Ceca di Pavel Maslak al primato nazionale (3:02.52). L'appuntamento con la finale è per domani, sabato 11 agosto.
LE PAROLE DEGLI AZZURRI - Scotti: "Sentivo il cuore a mille in partenza, sono riuscito a tenere i primi due e ho provato ad accelerare nel finale". Tricca: "È una staffetta con una consapevolezza diversa, ho cercato una gara tattica per qualificarci, domani avremo anche Matteo Galvan e proveremo ad avvicinare il record italiano". Aceti: "Penso di aver fatto un'ottima frazione, quello che mi era stato chiesto. All'arrivo mi è arrivato un colpo da dietro (ha una fasciatura al polpaccio sinistro, ndr)". Re: "Grazie ai miei compagni è stata più tranquilla di quanto pensassi. Mi hanno consegnato il testimone per secondi, sono stati bravissimi. Ho risparmiato energie per domani e ho corso forte soprattutto negli ultimi 100 per evitare sorprese. Avevo la situazione sotto controllo. Il record italiano non è facile da battere, sennò non sarebbe lì da più di trent'anni. Ma ci proveremo".
ASTA: STECCHI TORNA IN FINALE - Sei anni dopo l’astista Claudio Stecchi è di nuovo in finale agli Europei, come a Helsinki nel 2012. Il 26enne delle Fiamme Gialle si dimostra in crescendo di forma e va a bersaglio in qualificazione con un risolutivo salto alla quota di 5,51 realizzato alla prima prova, appena un centimetro in meno del record stagionale. Quest’anno Stecchi ha dovuto ritardare l’esordio outdoor a causa di un infortunio muscolare nel mese di maggio, per debuttare in pratica soltanto a luglio. Poi oggi il fiorentino, che all’inizio aveva rotto il ghiaccio senza problemi a 5,36, cerca di superare senza successo la misura di 5,61 con un secondo errore meno netto del primo, mentre rinuncia al terzo disturbato dal vento. L’atleta allenato da Riccardo Calcini e nei periodi di raduno a Formia anche da Vitaly Petrov, il tecnico che fu maestro di Sergey Bubka e dell’azzurro Giuseppe Gibilisco, è comunque undicesimo e tornerà in pedana domenica 12 agosto alle ore 19.10. “Ora mi sento davvero più leggero - le sue parole - questo era l’obiettivo e sono contento. Mi dispiace non aver fatto l’ultimo salto, ma oggi le condizioni erano molto difficili perché il vento girava e mi ha impedito di provarci. In questa stagione ho avuto un problema al bicipite, mi sono dovuto fermare quasi un mese, però adesso ho ripreso tanta sicurezza che avevo perso e punto a dare quello che è rimasto”. Escono di scena alcuni big: il polacco campione uscente Robert Sobera e il ceco Jan Kudlicka, argento nella scorsa edizione, oltre al tedesco Raphael Holzdeppe, oro mondiale nel 2013.
VIDEO | INTERVISTA A CLAUDIO STECCHI, QUALIFICATO IN FINALE NELL'ASTA
200 PER DUE: AVANTI HOOPER E SIRAGUSA - Gloria Hooper e Irene Siragusa passano il “taglio” e torneranno in pista stasera per le semifinali dei 200. La carabiniera veronese apre il suo Europeo con il quarto crono complessivo, un 23.28 agevolato da un lieve vento a favore (+0.4) che la colloca al secondo posto della propria batteria alle spalle della bielorussa Krystsina Tsimanouskaya (23.07), con buoni feedback dalla fase lanciata e un’uscita dai blocchi da rivedere. “Dovevo partire più decisa - spiega la 26enne velocista che vive in Inghilterra a Canterbury e si allena con June Plews - ho dovuto inseguire sul finale. Avevo bisogno di far girare le gambe per essere pronta per stasera. Dall’ultima gara è passato un mese”. Promossa con la "Q" maiuscola anche Irene Siragusa, di nuovo in prima corsia, ma parsa più decisa rispetto alla doppia prova dei 100: per la senese dell’Esercito il primo approccio con i 200 dell’Olympiastadion vale 23.60 (-0.5) e la seconda piazza nella batteria meno rapida, vinta dalla tedesca Rebekka Haase in 23.44. “Oggi è andata un po’ meglio, ho ritrovato cattiveria - dichiara la 25enne sprinter con gli occhiali, cresciuta con Vanna Radi - Mi sono persa un po' sul rettilineo, in curva ero stretta ma la prima corsia non permetteva di meglio. Il tempo della mattina non si può che migliorare”. È la prima batteria la più veloce, con il 23.06 (-0.3) della tedesca Laura Muller.
VIDEO | L'INTERVISTA A GLORIA HOOPER
VIDEO | PARLA IRENE SIRAGUSA
DONATO E FORTE OUT - Quarantadue anni da compiere martedì prossimo, a Fabrizio Donato non riesce il colpaccio. Il capitano manca l’accesso in finale nel triplo e termina la qualificazione con 16,15 (-0.9), in ventesima posizione. Al primo hop-step-jump stacca lontano e assesta un 15,24 per cominciare. Qualcosa in meno nel secondo turno con 15,11 (-0.1), poi la terza prova è più lunga, ma non abbastanza per brindare alla sua quinta finale continentale all’aperto. Il finanziere bronzo olimpico di Londra 2012, campione europeo nella stessa stagione a Helsinki, deve abbandonare la rassegna con un po’ d’amaro: “Ero venuto qui con altre ambizioni - spiega Donato - non nascondo che ho fatto fatica nell’ultimo periodo però avevo adottato strategie diverse per cercare di arrivare pronto. Purtroppo qualcosa non ha funzionato e mi dispiace perché era un’occasione da prendere al volo. Questo mi rammarica. Sono stato poco bravo. Quando non si passa il turno è l’atleta che sbaglia, non è colpa della pedana. Probabilmente non ero nelle condizioni in cui pensavo di essere”. Non ci saranno sfumature d'azzurro in finale perché Simone Forte è il primo degli esclusi con 16,35 (+1.4), in una serie in crescita, iniziata con 15,77 (+0.5) e proseguita con il 15,81 (-0.6) del secondo assalto. Il romano delle Fiamme Gialle finisce dodicesimo, a soli sei centimetri dalla finale (16,41 dello slovacco Tomas Veszelka), comunque al di sotto del 16,73 graffiato sulla sabbia per il titolo tricolore under 23 di Agropoli a inizio giugno. Nell’analisi post-gara non si fa sconti: “La finale era alla portata ma ho sbagliato gara dall’inizio. Nel terzo salto ho provato ad aggiustare la situazione ma nei primi due ho staccato mezzo metro dietro ed è diventata subito difficile. Sono dispiaciuto perché il mio stato di forma è eccellente e sto molto meglio di quando ho fatto il personale. Non si può buttare così una finale europea, è veramente un peccato”.
VIDEO | INTERVISTA AL CAPITANO AZZURRO FABRIZIO DONATO
VIDEO | LE PAROLE DI SIMONE FORTE
NIENTE 5000 PER LORENZO DINI - Nella finale dei 5000 metri, sabato 11 agosto alle 20.55, non sarà al via l’azzurro Lorenzo Dini. Il 23enne livornese delle Fiamme Gialle ha deciso di rinunciare per un affaticamento dopo i 10.000 metri di martedì sera in cui si era piazzato tredicesimo. Confermata invece la presenza nei 5000 di Yeman Crippa, che ha conquistato la prima medaglia italiana agli Europei di Berlino con il bronzo sulla doppia distanza.
OGGI - Nel pomeriggio sono in programma almeno tre finali con gli azzurri: Alessia Trost nell’alto alle 19.22, Yadisleidy Pedroso nei 400 ostacoli alle 20.50 e il duo di mezzofondisti Joao Bussotti-Mohad Abdikadar nei 1500 alle 21.50. Tornano in pista per le semifinali dei 110 ostacoli Hassane Fofana (alle 19.10), Paolo Dal Molin (19.17) e Lorenzo Perini (19.24), alla ricerca della finale delle ore 21.35.
DOMANI - Domattina, 11 agosto, il programma della penultima giornata dei Campionati Europei di Berlino propone la 20km di marcia al maschile e al femminile, sul tracciato di un chilometro da ripetere per venti volte nelle strade di Berlino. Cominciano le donne alle 9.05: la squadra azzurra schiera il bronzo mondiale di Londra 2017 Antonella Palmisano con Eleonora Giorgi e Valentina Trapletti. Partenza degli uomini alle 10.55 con il bronzo iridato di Berlino 2009 Giorgio Rubino, il bronzo dei Mondiali di marcia a squadre di Taicang 2018 Massimo Stano, e Francesco Fortunato. In serata tre finali individuali con gli azzurri: il campione in carica e primatista italiano Gianmarco Tamberi nell’alto alle 20, Daisy Osakue nel disco alle 20.20 e Yeman Crippa nei 5000 alle 20.55 dopo il bronzo conquistato martedì sera nei 10.000.
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