Bruni-Molinarolo, le donne dell’asta in finale
05 Agosto 2024Missione compiuta per le due azzurre nel salto con l’asta alle Olimpiadi di Parigi. Si qualificano per la finale Roberta Bruni ed Elisa Molinarolo, entrambe con 4,55 alla prima prova e con un percorso netto anche alle precedenti misure di 4,20 e 4,40. Nessuna italiana era mai riuscita a superare il turno eliminatorio alle Olimpiadi in questa specialità introdotta nel 2000 al femminile. Sarà una finale molto affollata con venti atlete mercoledì sera perché undici astiste saltano 4,55 e altre nove chiudono a pari merito con 4,40. Promosso in semifinale nei 400 ostacoli Alessandro Sibilio, quarto in batteria con 48.43. Tra le donne Ayomide Folorunso vince in 55.07 nel turno di ripescaggio e guadagna il biglietto per le semifinali, out Rebecca Sartori (55.44) e Alice Muraro (55.48). Nei 400 metri Alice Mangione si piazza al quinto posto con 51.60 nella sua batteria, senza entrare nelle prime tre che passano direttamente, ma potrà tornare in pista domani mattina nel round di recupero. Anna Bongiorni (anche reduce da qualche problema fisico) e Dalia Kaddari rinunciano al ripescaggio dei 200 per concentrarsi sull'appuntamento con la staffetta 4x100 metri. Stessa scelta per Davide Re, che non si presenta al via nel turno supplementare dei 400 in attesa di valutazione medico sanitaria. Stasera in gara altri sette azzurri con le finali della campionessa europea Nadia Battocletti nei 5000 (ore 21.15) e di Daisy Osakue nel disco (alle 20.30). Debuttano nel primo turno dei 200 metri gli ori olimpici della staffetta Filippo Tortu e Fausto Desalu, dalle 19.55 con Diego Pettorossi, mentre alle 19.04 al via le batterie dei 3000 siepi con Yassin Bouih e Osama Zoghlami.
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Asta donne (qualificazione) - Mai finora un’italiana aveva raggiunto la finale olimpica nell’asta. Stavolta ci vanno in due, nel migliore dei modi, con una gara priva di errori. La primatista italiana Roberta Bruni salta 4,20 e 4,40 al primo tentativo, poi valica subito anche la quota di 4,55. Stesso identico cammino per Elisa Molinarolo, già in finale nella scorsa stagione ai Mondiali e ora in quella a cinque cerchi. La qualificazione potrebbe proseguire a 4,65 ma in realtà si conclude qui visto che non più di undici atlete riescono a fare 4,55 e le due azzurre sono tra le sei che presentano un ruolino immacolato, oltre alle campionesse mondiali Katie Moon (Usa) e Nina Kennedy (Australia), alla svizzera Angelica Moser e alla ceca Amalie Svabikova. Il dodicesimo posto è condiviso a 4,40 da nove astiste: inevitabile quindi l’allargamento a venti partecipanti nella serata di mercoledì. Clamorosa l’eliminazione della britannica Molly Caudery, leader mondiale dell’anno con 4,92 e iridata indoor, che chiude senza misura per tre errori al 4,55 di ingresso. “Ho avuto paura - le parole di Roberta Bruni - perché l’avvicinamento è stato complicato. Dopo il meeting di Londra sono tornata a casa con una brutta influenza, rimanendo a letto per una settimana. Se non fosse stato per la Federazione e per il Coni io non sarei qui. Tutte le notti sognavo di inginocchiarmi davanti a quella curva, con le lacrime agli occhi per la gioia, e ci sono riuscita. Mercoledì è una nuova gara, saremo tante perché è stata una qualificazione atipica, ma il mio obiettivo l’ho raggiunto e voglio divertirmi”. “È un sogno che si realizza - commenta Elisa Molinarolo - anche se non è stata facile la qualificazione, ma ho messo a segno tutte le misure al primo tentativo ed è un buon segnale. Sugli spalti c’era la mia famiglia e quasi tutti quelli che mi seguono quotidianamente, ho provato un’emozione incredibile”.
400 ostacoli uomini (batterie) - Partenza fin troppo tranquilla, in una batteria di elevato livello medio, per Alessandro Sibilio che poi come di consueto sprigiona tutti i cavalli del suo motore nell’ultimo rettilineo. Il vicecampione d’Europa si butta nella mischia: è quarto in 48.43 sorpassando il keniano Wiseman Mukhobe (quinto con 48.58) però non il francese Wilfried Happio che mantiene la terza piazza, l’ultima utile per il pass diretto, dietro al giamaicano Roshawn Clarke (48.17) e al nigeriano Ezekiel Nathaniel (48.38). Ma il primatista italiano firma il migliore dei tre tempi di recupero, l’ottavo in totale, e mercoledì sera potrà puntare alla seconda finale olimpica consecutiva: “Pensavo di stare meglio, ho cercato di gestire all’inizio ma al terzo ostacolo ho visto il nigeriano passare all’interno e mi ha dato una scossa. Ho fatto tantissimi errori, non è facile presentarsi dopo un mese senza gare per il fastidio fisico che ho avuto. Era importante qualificarsi e in semifinale sarà una battaglia, lotterò fino all’ultimo metro”. È impressionante il norvegese Karsten Warholm con 47.57 e alle sue spalle fa scalpore il 47.69 (oltre mezzo secondo di progresso) del francese Clement Ducos. Più controllate le batterie degli altri big: lo statunitense Rai Benjamin 48.82, il brasiliano Alison dos Santos tira il freno e arriva terzo in 48.75.
400 ostacoli donne (ripescaggi) - C’è una seconda chance con la novità del turno di ripescaggio e Ayomide Folorunso la sfrutta in pieno. L’azzurra sfodera la sua proverbiale grinta, si scompone sulle ultime due barriere ma difende il primo posto in 55.07 dalla rimonta della belga Naomi van den Broeck e dell’australiana Alanah Yukich, seconde ex aequo con 55.11. Domani sera la primatista italiana, finalista mondiale nella scorsa stagione, sarà al via nella semifinale olimpica: “Quello di ieri, dopo la batteria non superata, è stato un pomeriggio molto difficile ma ringrazio chi mi ha dato le parole giuste per resettare e ricominciare da capo. Ci ho messo la cattiveria giusta, non potevo uscire senza aver fatto del mio meglio”. Peccato invece per Rebecca Sartori, che parte bene ma poi aggancia il sesto ostacolo e perde il ritmo arrivando quinta in 55.44: “Non mi sentivo bene in riscaldamento, ma in gara meglio rispetto a ieri. Delusa e arrabbiata, era fattibile”. Per andare avanti ci voleva il secondo posto della britannica Jessie Knight (55.10) che viene preceduta dalla cinese Mo Jiadie (54.75). Ci prova anche Alice Muraro senza però ottenere la qualificazione, sesta con 55.48 (“Non è bastato, forse c’è un po’ di stanchezza per la stagione lunga”)nella gara in cui vanno a segno la francese Shana Grebo (54.91) e l’ucraina Anna Ryzhykova (54.95).
400 donne (batterie) - Sarebbe servito il personal best per sbarcare direttamente in semifinale. Era un compito difficile quello di Alice Mangione che è quinta in batteria con 51.60, a mezzo secondo esatto dal suo primato di quest’anno. Alle 11.20 di domani mattina nel turno di ripescaggio l’azzurra avrà un’altra possibilità. Davanti sono imprendibili la britannica Amber Anning (49.68) e l’olandese Lieke Klaver (49.96), due delle cinque atlete già in grado di scendere sotto i cinquanta secondi, con il terzo posto che vale il pass alla messicana Paola Moran (51.04). La più veloce è la dominicana campionessa mondiale Marileidy Paulino con 49.42.
Disco uomini (qualificazione) - Nullo il primo, ma il secondo lancio a 67,47 proietta il lituano recordman mondiale Mykolas Alekna in testa nella qualificazione del disco. Oltre la misura richiesta di 66 metri anche l’australiano Matt Denny (66,83) e il bronzo di Tokyo, l’austriaco Lukas Weisshaidinger (66,72). Passano con la “q” minuscola invece lo svedese campione olimpico e del mondo Daniel Stahl (65,16) e lo sloveno oro europeo Kristjan Ceh (64,80).
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