CADETTI, PENSIERI E PAROLE DA SULMONA
23 Novembre 2015Chiamale, se vuoi, emozioni. Sulmona 2015, al Veneto, ne ha regalate tantissime. Ecco i ricordi di alcuni dei ragazzi che hanno partecipato agli ultimi campionati italiani cadetti, vinti dalla nostra rappresentativa.
Quest'anno ho avuto la possibilità di partecipare agli italiani a Sulmona, la gara più attesa della stagione. Ho gareggiato come individualista nel giavellotto e vorrei subito ringraziare i miei allenatori per aver creduto in me e per avermi sostenuta sempre. Tornando alla gara, la mia era la domenica mattina. Quindi, sveglia alle sei e subito a fare colazione. Come se non bastasse. il tempo non era dei migliori, ma bisognava rimanere concentrati. Il campo non era molto lontano, dieci minuti e siamo arrivati. Pioveva, e io e le altre atlete del Veneto dovevamo riscaldarci per bene, per poi attendere la chiamata in call room ed entrare. La pioggia ci ha accompagnate fino al primo lancio di gara, che oltretutto è stato il migliore dei tre, ma non abbastanza per entrare in finale. Un po’ deludente il decimo posto così come la misura. Peccato! È stata comunque una bellissima esperienza, ho passato tre giorni stupendi e ci siamo divertiti molto. Ho fatto tante conoscenze, sia con la squadra del Veneto (che è fantastica), sia con i ragazzi e le ragazze di altre regioni. Ringrazio nuovamente i miei allenatori, i miei genitori e i miei amici e compagni di squadra per tutto. Lucia Alberton -GS Marconi Cassola
I Campionati Italiani sono una bellissima esperienza. Qui ho imparato che fare squadra è la più grande forza contro gli avversari. Però, anche gli avversari possono essere tuoi amici, perché non importa da dove vieni, ma chi sei. Il supporto della squadra è stato molto utile e non è mai mancato a nessuno, sia dentro che fuori dal campo. Per sentirci ancora più uniti, ci siamo dipinti la faccia dei colori del Veneto, rosso e blu, ed avevamo perfino la nostra canzone di supporto: “El me mondo”. Eravamo l’unica regione a fare così tanto baccano per supportare qualsiasi compagno. Anche quando eravamo in hotel facevamo dei gruppi per tifare in streaming. La cosa che mi è dispiaciuta di più è stata la pioggia, perché non ha reso facile gareggiare al massimo delle prestazioni. Il ricordo più bello di questi due giorni, che mi rimarrà per sempre, sono i giri di campo dopo aver sentito annunciare che il Veneto aveva vinto il Campionato anche a livello di squadra. Avevamo realizzato quello che sembrava impossibile; tornare primi!Sulmona ha chiuso i miei anni da cadetta con il titolo italiano nel getto del peso, e ciò li ha resi indimenticabili. Questa non è una fine, ma solo un inizio… Anna Bonato - Atletica Lib. Sanp
Faccio atletica da tre anni, la mia società è l’Assindustria Sport Padova. Fino ad adesso ho fatto tre rappresentative, Ancona, Fidenza e Sulmona, e mi è piaciuto tanto. Ad Ancona ho fatto la 4x100 e i 60 extra, dove ho fatto il personale. A Fidenza i 300 e in questa occasione ho conosciuto il tecnico regionale della velocità Michele Rossi, che ha iniziato a tenermi d’occhio. A Sulmona sono stato convocato in rappresentativa per i 300 e sono arrivato settimo in Italia. Mi è piaciuto molto, ho conosciuto un sacco di nuovi amici che hanno la mia stessa passione. Spero di poter partecipare ad altre gare importanti anche se nel 2016 passo di categoria. Abdoullatif Compaore - Assindustria Sport Padova
Sulmona 2015: se penso che alla partenza ero un po' dubbiosa sul risultato che potevo ottenere, visto che gli allenamenti ultimamente non andavano come volevo, ora mi ritengo molto soddisfatta della gara. Infatti, ho ottenuto la posizione dell' anno scorso migliorando il mio personale. Essere chiamata a rappresentare la propria regione ai campionati italiani è sempre una soddisfazione molto grande, ancora di più se penso che siamo diventati campioni Italiani. Purtroppo è l'ultimo anno che posso partecipare, e questo mi rattrista perché ho conosciuto delle persone meravigliose: dai miei compagni ai tecnici. Francesca Crestani - Atl. Vimar Marostica
E’ stata una nuova esperienza, essendo il primo anno nel quale ho avuto l'opportunità di partecipare ai campionati italiani: nuove emozioni, nuove amicizie, nuove conoscenze, tra cui gli allenatori che si sono resi molto disponibili: c'erano ogni volta che ne avevamo bisogno e i loro consigli si sono rivelati molto utili. Durante il viaggio e la sfilata ho avuto modo di conoscere meglio gli altri atleti, la maggior parte dei quali ancora non conoscevo. All'inizio pensavo che il fatto che le stanze le scegliessero gli allenatori fosse una cosa ingiusta, ma devo ammettere che alla fine mi sono trovata bene dato che le atlete che erano in stanza con me erano pure le mie compagne del gruppo "prove multiple" e quindi avevamo già instaurato un rapporto.La mattina della gara ricordo di essermi svegliata abbastanza tranquilla. L'ansia ha iniziato a salire quando siamo arrivate al campo dove si sarebbero svolti campionati, e il tempo non ha migliorato per niente le cose, dato che pioveva. Per fortuna io e le altre atlete delle prove multiple ci siamo sostenute e incoraggiate a vicenda per entrambi i giorni. La pioggia si è calmata un po' prima della gara degli 80 hs: la mia prima competizione. Quando hanno chiamato il mio nome per andare a sistemarsi ai blocchi, l'ansia ha iniziato a farsi sentire; eravamo in due del Veneto nella stessa batteria e questo mi ha sollevato un po'. Alla fine della prima giornata ero nona in classifica anche se mi aspettavo di fare di meglio; le mie compagne, gli allenatori e pure il mio allenatore che mi chiamò la sera mi hanno rassicurato: avevo ancora due gare per recuperare. La seconda giornata è andata benissimo! Dopo aver stravolto completamente la mia rincorsa per il lungo ho fatto il personale. Questo mi ha dato la grinta per cercare di far bene pure i 600 e recuperare così posizioni. Sono felice di come è andata la gara: un bel quarto posto! Non mi sarei mai aspettata di riuscire ad arrivare a questo risultato dato che inizialmente ero decima in Italia. È una grande soddisfazione il fatto di avere recuperato sei posizioni. È stata un'esperienza fantastica, mi sono divertita molto e spero di avere l'occasione di rifarla ottenendo magari un risultato migliore. Aminatà Franco - Atletica Veneto Banca Montebelluna
Mi ricordo ancora quando ho saputo di essere stata convocata con la squadra femminile del Veneto per i campionati italiani di Sulmona. Da quel giorno, era il 29 settembre, ho fatto il conto alla rovescia, iniziando ad allenarmi con più serietà e determinazione. Finalmente è arrivato il giorno della partenza. Appena arrivati ci hanno presentato i tecnici e fatto un discorso per caricarci e farci vivere questa esperienza nel migliore dei modi. Verso le 11 siamo partiti e durante il viaggio ci hanno spiegato cosa si sarebbe fatto e come ci saremmo dovuti comportare. Il giorno della gara, l’ansia è salita sempre di più. Prima serie, terza corsia: quando lo speaker mi ha presentata mi sono resa conto che mancava sempre meno, in mente avevo solo la voce del giudice che ci dava i comandi. Alla fine della gara sono giunta undicesima negli 80 extra. Una grande soddisfazione. Il secondo giorno tutti sono stati grandiosi. Ci sono stati tanti podi del Veneto e, come ciliegina sulla torta, la nostra regione è arrivata prima. I giorni a Sulmona sono stati indimenticabili: tutti i miei compagni sono simpaticissimi e ho fatto molte amicizie. Questa esperienza è stata la più bella che io abbia vissuto finora. Un grazie ai tecnici che mi hanno aiutata e supportata e, naturalmente, un grazie va anche ai miei allenatori che hanno creduto in me e mi hanno allenata con voglia e costanza. Nicole Gallina - Atletica Veneto Banca Montebelluna
Innanzitutto aver partecipato ad un campionato italiano, anche se da individuale, per me è stato fantastico. La mia gara era il salto in alto ed era di domenica mattina. Alle 10.30 mi sono recato in call room e dopo circa mezz'ora ci hanno fatto entrare in campo gara. Prima di cominciare a misurarmi la rincorsa, mi sono guardato attorno e ho pensato a tutto il percorso fatto per arrivare fino a lì, ai campionati italiani... Dopo un quarto d'ora ho cominciato a saltare e subito ho capito che potevo migliorare il mio personale di 1.79. Ogni volta che l'asticella saliva, aumentava anche la pressione dentro di me perché sapevo che mi avvicinavo sempre di più al primato personale. Arriviamo a 1.81 e alla prima prova lo supero! Peccato essere usciti alla misura successiva, perché so che avrei potuto fare meglio. Però l'importante è stato fare il mio miglior risultato nella gara più importante. Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno aiutato ad arrivare fino a qui: i miei genitori e gli allenatori. Un ringraziamento speciale va ovviamente ai compagni di squadra del Veneto con i quali ho riso e scherzato ma soprattutto abbassato al minimo la tensione la sera prima della gara. Spero che questa sia solo la prima gara veramente importante della mia carriera. Manuel Lando - GS Marconi Cassola
Quest’anno ho avuto la fortuna e l’onore di gareggiare con la squadra del Veneto (anche se come individuale) ai Campionati Italiani. Questa, però, non era una gara come quelle che avevo già fatto, bensì erano la prima a livello nazionale. L’emozione per la gara più importante della stagione era alle stelle ed era una settimana che non pensavo ad altro. Purtroppo, nel mio ultimo allenamento prima delle nazionali scendendo male da un ostacolo mi sono preso una distorsione al piede. Passati i primi 10 minuti di dolore non lo sentivo più di tanto, il vero problema è stato quando sono tornato a casa. infatti non riuscivo quasi a camminare. Ho passato tutto il giorno successivo col ghiaccio e anche tutta l’andata per Sulmona. Siamo arrivati verso le 18, quindi ci hanno assegnato le stanze e siamo andati mangiare. Io avevo la gara il giorno dopo, quindi sono andato letto abbastanza presto e ho cercato di riposarmi e dormire il più possibile. Assieme ai compagni che avevano la gara il mio stesso giorno ci siamo svegliati con mezz’ora di ritardo, perché il mio amico si era dimenticato di mettere la sveglia, quindi dopo una colazione al volo ma corposa siamo saliti sul pullman con tutti gli altri ragazzi che gareggiavano quella mattina. Il viaggio è stato silenzioso, eravamo tutti molto concentrati e molto agitati. Appena arrivati sono andato dalla fisioterapista a farmi dei massaggi e farmi mettere una cavigliera per la botta. Successivamente sono andato con l’altro ostacolista del Veneto a riscaldarmi con gli altri ostacolisti delle altre regioni. In seguito, siamo andati alla call room e abbiamo aspettato che i atleti delle prove multiple terminassero la gara degli ostacoli. Solo allora mi sono reso conto che il tempo non giocava a mio favore, infatti faceva freddo e c’era aria di pioggia. Penso che l’emozione più grande di quella giornata sia stata la partenza dai blocchi, ricordo ancora che il dolore non si faceva più tanto sentire e riuscivo a correre come sempre. Ero agitatissimo e quando ho sentito lo sparo sono partito carico più che mai, l’unico problema è stato che l’avversario vicino alla mia corsia aveva fatto falsa partenza e allora io ho provato a rallentare ma facendo un movimento strano col piede avvertendo un leggero fastidio. La seconda partenza questa volta era valida anche se purtroppo sono partito meno concentrato e meno aggressivo. Non ho avuto problemi fino al secondo ostacolo ma dal terzo il dolore ha iniziato a farsi sentire, così ho corso scomposto e male finendo in 14”56, un tempo insufficiente per classificarsi nella finale A, ma buono per la finale B. Non ci ho più visto: presentarsi come ottavo e passare alle qualificazioni come quattordicesimo. La fisioterapista mi ha controllato di nuovo, anche se non ricordo molto di quello che ha fatto perché ero deluso e volevo fare a tutti i costi il personale qua a Sulmona. Ora andava un po’ meglio e riuscivo a camminare senza avere male, anche se non riuscivo a muovere come volevo il piede. La finale era verso le 15. Era appena piovuto e la pista non era il massimo. Fatto sta che è stata, alla fine, la gara più bella della mia vita. Ho corso in 14”17, a due centesimi dal personale e a uno dal secondo della mia batteria con un piede slogato e una pista bagnata. Anche se sapevo che chi correva non correva per la medaglia, mi sono sentito comunque realizzato. Il giorno seguente sono stato a tifare tutti i miei compagni di squadra ed è stata un’emozione fantastica, soprattutto dopo che siamo stati proclamati la squadra più forte d’Italia. Sono stati tre giorni fantastici e ricchi di emozioni, l’unica cosa che un po’ mi è dispiaciuta è stato il fatto che fossimo l’unica squadra a non aver dato a tutti gli atleti della regione la felpa e abbigliamento abbinato. Per il resto è stata un’esperienza fantastica che ricorderò sempre. Edoardo Lollato - GS Marconi Cassola
Per me questa esperienza è stata molto importante sia per l'aspetto atletico che mentale. La partecipazione ai campionati italiani cadetti mi è servita per farmi un idea di come ci si comporta in una gara di alto livello, in cui sono presenti atleti fortissimi, ma soprattutto per vivere quelle emozioni che mi sono venute da ogni singolo momento di questa avventura. Quei momenti in cui ero in pedana con il disco in mano, sotto una pioggia torrenziale, e pensavo che se ero lì c'era un motivo, quello di gareggiare, anche se individualmente, per una squadra formidabile come quella veneta. Insieme a questa squadra ho condiviso le giornate dentro e fuori dal campo, ridendo e scherzando. Oltre a questo non sono però mancati i momenti di serietà, alla sera, con le riunioni tecniche. Un ringraziamento speciale ai tecnici che ci hanno supportato sotto quella pioggia, nel bene e nel male: senza di loro, di certo non ce l'avremmo fatta. Insomma cos'altro dire, oltre che mi sono divertito tantissimo e che è stato magnifico gareggiare con questa maglia. Per me questa era la prima volta in rappresentativa ma spero che prossimamente di farne di nuovo parte, per rivivere queste emozioni insieme a tutti gli altri e condividere questa vittoria, che ci ha portato sulla vetta d'Italia. Luca Marchiori - Atletica Riviera del Brenta
Il 9 ottobre 2015, la squadra di atletica leggera cadetti del Veneto, con i suoi 89 atleti e i rispettivi tecnici, è partita per Sulmona, luogo dove si sono tenuti i campionati italiani 2015, per gareggiare e farsi valere in mezzo a tutta Italia. Io, tra questi, sono stato convocato per far parte della rappresentativa, avendo avuto la possibilità di partecipare alla gara del salto con l’asta. Dal luogo di partenza (Padova), erano circa sette le ore che ci separavano dalla meta; certo non sono passate così velocemente ma personalmente, ho viaggiato volentieri; è stato un’ottima occasione per rivedere i miei ex avversari, ora compagni di squadra, e fare amicizia con gli altri. Una volta arrivati a destinazione si è svolta la sfilata delle regioni, momento molto piacevole nel quale mi sono sentito tranquillo ma anche carico, consapevole che il giorno dopo avrei dovuto partecipare alla gara più importante della mia vita. Alle prime luci del sabato mattina ero già sveglio, agitatissimo e in parte ansioso per la gara. Una volta in campo, ho provato emozioni nuove, mai sentite prima che mi diedero carica. Ore 9, inizio della gara; i salti di prova non erano andati affatto bene e già là, mille preoccupazioni. Tuttavia, sono stato confortato da Marco Chiarello, il mio tecnico, che mi ha detto di stare tranquillo e di prendere la gara come tutte le altre. Il suo sostegno morale mi è stato di grande aiuto. Ho terminato la gara, sei ore dopo, con un record personale ed enormi soddisfazioni, consapevole anche di aver portato punti preziosi per la squadra. Sono stato inoltre colpito dall’immenso tifo. Sebbene l’atletica fondamentalmente sia uno sport individuale, in queste occasioni si capisce veramente quanta passione e quanta volontà noi ragazzi abbiamo per questo sport, che in manifestazioni come queste è davvero importante per il morale della squadra. Ne ho avuto la conferma quando ci siamo aggiudicati il primo posto nella classifica per regioni; la felicità mia e dei miei compagni era alle stelle, contentissimi per essere stati ripagati di molti sacrifici. Bellissimi anche i momenti fuori gara, passati in hotel con i compagni, che sono stati sicuramente i migliori. Ho apprezzato infine la passione e la serietà de tecnici che ci hanno sempre sostenuto in ogni momento della trasferta. Simone Massarotto - Assindustria Sport Padova
Il mio primo campionato italiano, indimenticabile. Ho passato un fine settimana stupendo, con persone che non conoscevo molto bene, ma che si sono rivelate magnifiche, piene di carisma e personalità. Non avevo mai fatto questa esperienza prima d'ora, ed è stato un passo molto importante per me, per crescere mentalmente e avere una prospettiva diversa. Ora mi impegno, affronto le situazioni in modo diverso, cercando di arrivare sempre più in alto, perché so che ce la posso fare! All'inizio della gara non è andata molto bene, ci sono stati molti problemi tecnici e un ritardo di più di un'ora a causa del maltempo. Ovviamente ho cercato di riscaldarmi e di rimanere calda nonostante il freddo e l’attesa. Finalmente entro in pedana. La mia casa. Quel posto così familiare, a cui pesavo da mesi! A fine gara ero più che soddisfatta: più di 6 metri di personale, prima in Veneto, quinta in Italia. Non posso descrivere quel momento a parole, mancava il respiro, le mani tremavano, la felicità si faceva sentire dal più profondo del cuore. Il mio primo campionato, la mia più grande gioia. Jessica Spalletta - GS Marconi Cassola
Sebbene non sia riuscita a fare la gara che speravo, sono felice di aver potuto partecipare per la seconda volta ai campionati italiani. Le mie condizioni fisiche non erano ottimali per cui non potevo aspirare a piazzarmi nelle migliori posizioni, ho fatto comunque la mia gara mettendoci impegno e passione e sono stata premiata con l’ottava posizione. L’atmosfera che si respirava in campo, assieme a tutti i ragazzi, era stupenda: ognuno aspettava di gareggiare per dare il massimo. E’ stato diverso, molto più bello e intenso di una gara regionale o provinciale. Tornerei subito a Sulmona, non tanto per la gara, o forse anche per avere l’occasione di rifarla, ma soprattutto per la compagnia e l’affiatamento che ho trovato. Eravamo tutti uniti e quando agli altoparlanti hanno annunciato che la squadra vincitrice era il Veneto, siamo esplosi di gioia, abbiamo corso attorno alla pista urlando come matti, eravamo orgogliosi di noi stessi a prescindere dal piazzamento di ognuno. Spero di migliorarmi e di riuscire a partecipare ad altre esperienze come questa perché è stata bellissima; sono tornata a casa con l’amarezza per una gara non soddisfacente, ma con tanto entusiasmo e voglia di migliorarmi. Stella Zambolin - GS Marconi Cassola
Partecipare ai campionati italiani è stata una bellissima esperienza: soddisfacente, divertente ma soprattutto costruttiva. Essere in compagnia dei ragazzi che solitamente sono miei rivali è stato bellissimo, siamo stati una squadra molto unita e ci siamo sostenuti a vicenda. Questa esperienza mi ha fatto capire che l'atletica in questi casi è uno sport di squadra, attraverso il tifo e l'aiuto dei compagni è più facile affrontare una gara così importante dove solitamente l'ansia è la peggior nemica. La gara è andata molto bene, aver guadagnato un primo posto ed essersi migliorata nella prova più importante dell'anno è stata una grandissima soddisfazione. Spero di poter partecipare anche il prossimo anno e di ripetermi. Veronica Zanon - Atl. Galliera Veneta
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