CORSA IN MONTAGNA, UN SUCCESSO IL CONVEGNO DI AGORDO
23 Marzo 2014Tutto esaurito, ad Agordo, nella sala della comunità montana Agordina (180 posti a sedere) per il convegno “Allenamento e Nutrizione nelle discipline di Endurance e nella Corsa in Montagna” organizzato dall’Atletica Dolomiti Belluno e dall’Atletica Agordina. Sul palco si sono alternati i professori Antonio La Torre ed Enrico Arcelli, membri del comitato scientifico della Fidal, Paolo Germanetto e il professor Fabrizio Anselmo, coordinatori nazionali della corsa in montagna, e Giovanni Viel, giornalista e studioso della corsa in montagna, moderati dal professor Dino Ponchio.
Ad aprire il pomeriggio, un excursus storico di Giovanni Viel, "agordino e bellunese, dove la corsa in montagna è di casa”, che ha fatto rivivere gli anni pioneristici della corsa in montagna nel Bellunese, con le pattuglie alpine, fino a giungere ai giorni nostri con i vari bellunesi che hanno vestito la maglia azzurra e vinto titoli internazionali.
La relazione del professor La Torre ha affrontato l'argomento “Allenamento in quota: come & perché”, aspetti e metodologie di una pratica tanto diffusa tra gli atleti di alto livello quanto non validata scientificamente. Focalizzando l’attenzione sulle tre più utilizzate tipologie di allenamento in quota (vivi in alto, allenati in basso; vivi in basso, allenati in alto e vivi in alto, allenati in alto) e sulla grande variabilità intersoggettiva che è stata riscontrata in letteratura e in anni d'esperienza.
Il professor Arcelli con “l’alimentazione nelle discipline d’endurance” ha sfatato falsi miti dell’alimentazione e tracciato delle linee guida sulla sana alimentazione, che passano attraverso l’assunzione di frutta e verdura, pochi grassi e “buoni”; per poi finire con l’assunzione di liquidi, sali e carboidrati durante gli sforzi prolungati.
Con la relazione “Corsa in Montagna: nuove strategie, tra indirizzi metodologici e regolamentazione”, Paolo Germanetto e il professor Anselmo hanno ribadito come la corsa in montagna sia una disciplina dell’atletica tutt’altro che statica e silente. Germanetto ha indicato le sfide che il settore tecnico nazionale, con la collaborazione dei dirigenti e dei tecnici della corsa in montagna, sta intraprendendo. Mentre Anselmo ha presentato dei dati sul monitoraggio degli atleti della nazionale, rimarcando come la valutazione dell’atleta con test specifici sia uno strumento di grande utilità soprattutto in una disciplina multifattoriale quale la corsa in montagna.
Le domande della tavola rotonda hanno concluso un denso pomeriggio scientifico incentrato sulla corsa in montagna, disciplina che da sempre nobilita la provincia, ancor più con il primo tricolore femminile vinto dell’Atletica Dolomiti nel 2013, per la prima in volta in Veneto (da comunicato stampa organizzatori).
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