Cadetti, Bellezza d'argento. Umbria nona
04 Ottobre 2020BELLEZZA, IMPRESA SFIORATA - Non arriva la medaglia d'oro e il titolo di campione italiano ma Selhadin Bellezza (Lib. Arcs Perugia) si conferma uno dei prospetti più interessanti del mezzofondo.
Dopo aver optato per i 1000 e non per la distanza doppia dove lo scorso anno era stato quarto al debutto in categoria, l'allievo di Luigi Esposito ha onorato il pronostico che lo vedeva accreditato del miglior tempo cedendo di pochi centesimi (2:36.32 il suo crono, non distante dal personale) a Ernest Mulumba (2:36.03) e precedendo di 11 centesimi Nicola Baiocchi. I tre hanno dominato la prova lanciata su ritmi molto veloci (1:00 il primo giro).
DA FINALE - Armando Deda (Educare con il Movimento), già protagonista in batteria, non delude nella finale dei 300 metri dove si porta a 4 centesimi da personale chiudendo in 37.48 che gli vale la sesta posizione. Per il suo tecnico Leonardo Carducci arriva un'altra grande soddisfazione dopo il sesto posto di Titta negli 80. Ed è sesto anche Gabriele Bondi (Lib.
Città di Castello) che completa le sei fatiche dell'esathlon con 3726 punti frutto del 15.27 nei 100 ostacoli, 1.74 dall'alto, 36.63 nel giavellotto, 5.50 nel lungo, 26.71 nel disco e 3:09.61 nei 1000 metri. Dai 300 metri al femminile arriva il settimo posto di Maria Vittoria Ubertini (Csain Perugia) che ha chiuso in 42.73 dopo il 42.15 della batteria. Ottava piazza per Elena Ribigini (Lib. Arcs Perugia) nei 1200 siepi in 4:10.64.
UMBRIA, CHE IMPRESA - Dal diciassettesimo posto del 2012 al nono del 2020. L'escalation dell'Umbria è straordinario, ancor più sensazionale se si guarda la dimensione della regione. Dietro sono finite regioni decidamente più grandi e di buone tradizioni (Marche, Abruzzo, Campania solo per citarne alcune). Piazzamento super per i cadetti che chiudono nei primi otto. Un crescendo, quello dell'Umbria, figlio della costante crescita di tesserati, soprattutto per le categorie giovanili, degli ultimi anni. D'altra parte è evidente che avendo numeri maggiori si possono "pescare" con più facilità atleti di buon livello. E se cresce il livello tutti sono stimolati a fare meglio.
di Leonardo Bordoni
RISULTATI
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