Cadetti, Luca Santori, record rimandato
La pioggia ha disturbato la seconda giornata dei Campionati Italiani cadetti di Bisceglie, ma i giovani protagonisti non se ne sono curati affatto. Le cose migliori sono arrivate dal marchigiano Luca Santori (39.08 sui 300 ostacoli, quarto di sempre: darà ancora la caccia al record nel meeting ascolano del 22 ottobre), dall’astista Atoll Lau, proveniente dal settore giovanile delle Fiamme Gialle (4.25, anche in questo caso quarta prestazione all-time per i cadetti) e il martellista siracusano Daniele Mangiafico, compagno di allenamento di Laura Gibilisco (personale a 63.17 con l’attrezzo da 4kg). Due giovanissime hanno vinto i titoli femminili di sprint ostacoli: la genovese Manuela Piccardo (11.87 negli 80 con barriere) e la trevigiana Ilaria Cavallin (10.30 sui piani, con -2.3 di vento) sono entrambe classe ’91. Splendido, in chiusura, il duello dei 2000 metri femminili, nobilitato da tempi eccellenti: ha vinto la biellese Valeria Roffino (6:29.53), battendo in volata la campana Marica Rubino (6:29.97), che aveva condotto per l'intera prova. Date le pesanti condizioni ambientali, resta il rammarico di alcune occasioni mancate, da parte di ragazzi che già qui in Puglia avrebbero potuto attentare al miglioramento delle MPN di categoria. Chi ci è andato più vicino è senz’altro Luca Santori, marchigiano della Sangiorgese, capace di correre i 300 ostacoli in 39.08 su una pista resa già scivolosa dalle condizioni ambientali: la prima barriera presa in pieno e la terza di striscio non hanno fermato il ragazzo allenato da Angelo Pasquale Del Moro, non contento di dominare la sua prova. Il limite nazionale elettrico, fissato a 38.76 da Nadolski e risalente al ’97, non è rimasto poi così lontano. Luca ci riproverà ad Ascoli Piceno tra un paio di settimane e allora vedremo se avrà le capacità per entrare nell’albo d’oro dei record. Quello che appare evidente, per ora, è la sua scarsa esperienza sulle barriere: per un velocista da 36.14 sul piano, un differenziale di quasi tre secondi è decisamente altino, ma apre al tempo stesso grandi prospettive al momento in cui Luca riuscirà a domare la ritmica sugli ostacoli. Chi ha dimostrato di sapersi districare sulla pedana bagnata è stato anche l’astista romano Atoll Lau, capace di migliorarsi fino a 4.25 (quarta prestazione di sempre per la categoria). Il portacolori delle Fiamme Gialle Simoni è una specie di multinazionale: si allena all’Infernetto con Emanuel Margesin, ma la mamma è danese e il papà cinese, ed ecco così spiegato il nome esotico. Alle sue spalle, l’ennesimo prodotto della scuola ascolana dell’Asa, guidata da Natalino Angelini: anche per Eugenio Fioravanti è arrivato il personale con 4.00, segno che il marchigiano è una specie di mago della pioggia, caratteristica importante per ben districarsi nella difficile specialità dell’asta. Un grande progresso nel martello per Daniele Mangiafico: siracusano di Solarino, si allena in compagnia di Laura Gibilisco, medagliata europea e mondiale a livello juniores. Ovviamente la sua guida tecnica è la stessa, ovvero Pier Paolo Mancarella. Per il lanciatore siciliano è arrivato un 63.17, seconda prestazione di sempre con l’attrezzo da 4kg, dopo la MPN di 68.78 ottenuta nel 2002 da Lorenzo Rocchi. Ad onor del vero, risultati intrinsecamente migliori erano stati messi a segno dai martellisti della categoria quando si gareggiava con l’attrezzo da 5kg. Naturalmente l’attenzione della tribuna era puntata anche sulle finali della velocità e degli ostacoli: in gare generalmente avversate dall’umidità e dal vento contrario, si sono distinte due protagoniste-baby, entrambe al primo anno di categoria: la veneta Ilaria Cavallin, trevigiana, è stata la sorpresa degli 80 piani, capace di superare sul filo le favorite Roattino – allieva di Milvio Fantoni – e Cherlene Sery Secre – bergamasca di famiglia ivoriana – che avevano i migliori tempi della stagione. Più attesa la vittoria della genovese di Sestri Ponente Manuela Piccardo: e sugli ostacoli non c’è stata partita. In chiusura un grande spettacolo per le gare di mezzofondo. Il meglio, sul piano tecnico, dalle prove femminili: Veronica Inglese (foto piccola), ragazza barlettana allenata da Domenico Ostuni (detto il "Mago Mimmo") ha schiantato la concorrenza conducendo dall'inizio alla fine sui 1000 metri. La stessa tattica non è invece riuscita alla campana Marica Rubino, beffata proprio sul traguardo dalla piemontese Valeria Roffino, allenata all'UG Biella da Clelia Zola: da tenere in conto i riscontri cronometrici, 6:29.53 per la neo-campionessa, 6:29.97 per la corraggiosa battuta. File allegati:
- I RISULTATI COMPLETI
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