Cadetti alla conquista della Kinder+Sport Cup
07 Ottobre 2015Sulmona (10-11 ottobre) mette in palio 36 titoli italiani individuali e il trofeo per regioni. DIRETTA STREAMING su fidal.idealweb.tv
di Raul Leoni
In palio ci sono 36 titoli, equamente divisi tra maschi e femmine: oltre al trofeo per la classifica a squadre, la “Kinder+Sport Cup”. I giovani atleti in gara ai Campionati Italiani Cadetti di Sulmona (10/11 ottobre) sono l’avanguardia del terzo millennio, i nati nel 2000 e 2001: tre di loro hanno già vestito l’azzurro al Festival Olimpico delle Gioventù Europea di Tbilisi – Elisabetta Vandi (primatista dei 300m) nei 200 metri, Isabella Martinis nel martello e soprattutto Carolina Visca, l’oro del giavellotto – ma tutti i quindicenni iscritti alla rassegna del “Serafini” puntano ad un biglietto per la capitale georgiana il prossimo anno, quando saranno in età di partecipare alla prima edizione dei veri e propri Campionati Europei “under 18” (14/17 luglio 2016). Volendo citare numeri e cifre, complessivamente la rassegna abruzzese conta di 457 cadetti e 462 cadette (919 gli iscritti totali) in rappresentanza di 21 Regioni e 386 Società. La rappresentativa più numerosa è sicuramente quella dei campioni in carica della Lombardia (97), seguita a distanza dal Veneto e dall'Emilia Romagna (66).
I PROTAGONISTI DI SULMONA
VELOCITA’ – La miglior prestazione nazionale di Elisabetta Vandi al "Trofeo Pratizzoli" (manifestazione nata dal “Ceresini”) – 38.57 sui 300m, oltre mezzo secondo di progresso sul precedente – rappresenta il clou stagionale del settore: poi la figlia d’arte pesarese non è riuscita a far tesoro dell’esperienza di Tbilisi, ma gli incidenti di percorso a quest’età possono starci. In campo maschile è la velocità pura che ha tenuto banco in questi mesi, con la terza prestazione di sempre sugli 80 metri da parte di Lorenzo Paissan (9.02, con credenziali anche sugli ostacoli): e lo sprint trentino potrebbe sorprendere anche con la staffetta, visto che il quartetto schiera il promettente figlio d’arte Lorenzo Ianes (il papà Andrea è stato nazionale negli anni Settanta). Dopo la MPN sui 150m (16.58), il lombardo David Zobbio punta invece da capolista sui 300m, unico sotto i 36” (35.83). Diverse le velociste sotto i 10” sugli 80m: dopo le doppiette consecutive di Julia Calliari e Zaynab Dosso, si cerca una nuova protagonista.
MEZZOFONDO – Veniamo dalle stagioni di Crippa, Chiappinelli e Romani al maschile, di Reina e Zenoni al femminile: difficile aspettarsi ora interpreti dello stesso livello, visto che quelli hanno saputo imporsi da subito anche nelle categorie agonistiche. Però i padroni di casa dell’Abruzzo hanno scoperto il talento di Manuel Di Primio: il teatino è il nuovo primatista delle siepi, 3:17.52, e ha lasciato i 1000m in piano a Hichame Jarine, bolognese di Molinella di famiglia maghrebina. Il Lazio, ambizioso anche per la classifica a squadre, recupera proprio alla vigilia il capolista dei 2000m Francesco Guerra, reduce da uno stop per microfrattura: ma il frascatano (5:43.86 al primo anno di categoria), correrà da individuale. In campo femminile, la figlia d’arte Nadia Battocletti aspira a doppiare il titolo dei 2000m conquistato a Borgo Valsuagana, ma in stagione la più veloce è la ligure Ludovica Cavalli (6:24.19). La scelta per i 1000m di Giulia Leonardi, primatista dei 1200st, lascia campo libero alle rivali – tante sotto i quattro minuti – che si contenderanno il titolo sulle barriere.
OSTACOLI – Il nome più ricorrente è quello della pugliese Fabrizia De Meo (11.56, brillante nella top-10 di categoria degli 80hs): non sarà facile per la veneta Noemy Petagna ripetere la sorpresa di un anno fa a Borgo, anche perché – oltre al goiellino foggiano seguito da Lucia Colella (seconda agli Studenteschi di Desenzano) – c’è in corsia la biellese Rebecca Menchini, classe 2001 e figlia dell’ex nazionale dello sprint Marco. Ma è chiaro che la tribuna di Sulmona aspetta soprattutto l’abruzzese Greta Zuccarini, capolista stagionale sui 300hs (44.67): e anche qui la campionessa uscente Valeria Paccagnella avrà vita dura nel confermarsi.
Le prove maschili non sembrano così frizzanti nelle premesse, ma si attendono progressi interessanti: se l’eclettico toscano Vieri Righi è il favorito sulle barriere alte, nei 300hs comanda in lista un terzetto di “naturalizzandi” con il nigeriano Edwin Ebem, il romeno Dorel Bechet e il ragazzo del Benin Stinger Agbomemewa.
SALTI – Trattiamo a parte la romena di Velletri Maria Roberta Gherca: il nuovo talento dell’asta è ovviamente già di una categoria superiore, grazie al recentissimo 3.91 della Farnesina. Cuori abruzzesi in tumulto davanti alla pedana del triplo: Valeria Latino punta a confermare la maglia di Borgo 2014, mentre Salvatore Angelozzi parte da leader stagionale tra i ragazzi e quindi la prospettiva di una clamorosa doppietta targata Gran Sasso Teramo – toccando ferro - potrebbe essere più di un’ipotesi. Nel complesso il settore è in fermento: forse solo nell’alto femminile sono mancate finora misure da highlights, mentre la pedana dei cadetti presenta per il secondo anno consecutivo due interpreti da più di due metri come il veneto Francesco Ruzza (2.04) e il friulano di famiglia nigeriana Collins Egbo (2.00, fratello del promettente lunghista Ferdinand). Senza dimenticare Giacomo Belli, il ragazzo di scuola livornese che è stato sfortunatissimo protagonista già nella precedente edizione. Bene anche il lungo – qui sembrano solide le credenziali del campano Alessandro Marasco (due volte 6.82) e della padovana Veronica Zanon, 5.69 al primo anno – e l’asta maschile: il romano Leonardo Orlandi, leader stagionale con 4.30, è stato già sul podio tricolore un anno fa.
LANCI – Un nome su tutti, la già celebratissima Carolina Visca: l’unico interrogativo è cosa aspettarsi dalla giavellottista romana dopo una stagione lunga e appagante. Altra campionessa uscente e azzurra all’Eyof di Tbilisi è la martellista Isabella Martinis, ennesimo prodotto della scuola friulana: l’allieva dell’ex primatista italiano Mario Vecchiato potrebbe finalmente mettere a tiro la fettuccia dei 60 metri. Per il resto, specialità ancora in cerca d’autore: d’accordo per i “quasi 40 metri” della discobola Emma Peron e il 66.02 del marchigiano Giorgio Olivieri – autore di una bella stagione nel martello – ma il livello tecnico è ancora rivedibile. Soprattutto nel giavellotto cadetti dove lo scorso anno Thomas Lauter fu l’unico a superare i 50 metri in finale: il figlio d’arte veneto è ancora in pedana, ma il più accreditato è il padovano di origini moldave Artiom Cheltuitor.
MARCIA – Come sbagliare, la capolista al femminile è di estrazione Don Milani: l’ultima interprete della celebre scuola di Mottola si chiama Ida Mastrangelo, ed è ancora al primo anno di categoria (14:13.2 il miglior tempo stagionale). Tra i cadetti però si cambia dialetto: con una progressione di risultati davvero interessante si presenta il leader stagionale Riccardo Orsoni, Cus Parma.
PROVE MULTIPLE – La novità è l’esathlon maschile: con l’aggiunta del disco al vecchio pentathlon la prova combinata della categoria somiglia sempre più ad una vera e propria specialità multipla. Per ora l’eccellenza nazionale è appena oltre i 4000 punti: livello tecnico tutto da scoprire. Invece il muro dei 4000 punti cadette, già sperimentato tantissime volte dalle specialiste di categoria, è rimasto inattaccabile per tutta la stagione: non è un buon segno e la più vicina all’obiettivo è stata una ragazza friulana, Fabiola Avoledo, di sicuro più nota come mezzofondista.
Le liste italiane di sempre “under 16”: CADETTE - CADETTI
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