Cadetti calabresi in vetrina ai tricolori in pista di Forlì
09 Ottobre 2020Per il secondo anno consecutivo l’Emilia Romagna ha ospitato i Campionati Italiani Individuali e per Regioni Cadetti, disputatisi durante lo scorso weekend sulla pista e le pedane del camposcuola Gotti di Forlì. Un’edizione particolare dalle presenze inevitabilmente ridotte, ma ricca di significato, a conclusione di una stagione agonistica tribolata, ma pur sempre spettacolare, impreziosita come tradizione dall’entusiasmo di oltre 600 giovanissimi atleti provenienti da tutta Italia, un autentico toccasana per gli amanti di questo sport.
La rappresentativa Calabrese, seppur a ranghi ridotti, non ha sfigurato: impegno lodevole e risultati incoraggianti, ad iniziare dal quinto posto del giovanissimo Marco Caccamo (Atletica Olympus) nel getto del peso, che con 14,18m ottenuto nell’ultimo tentativo ha mostrato solo in parte il suo reale valore, posizionandosi alle spalle del siciliano Mirko Campagnolo, vincitore con 15,82m, davanti a Francesco Suppa (Veneto – 14,85m), Leonardo Selmani (Lombardia – 14,59m) e Gabriele Colangelo (Lazio – 14,24m).
Nel salto in lungo, un grintoso Davide Parma (Magna Grecia Cassano) ha realizzato la sua miglior misura con 6,01m, piazzandosi meritatamente al sesto posto in una finale strepitosa, suggellata dall’acuto del talentuoso Francesco Inzoli (Lombardia – 7,11m), secondo under 16 di sempre dietro al fenomeno Andrew Howe, primatista italiano di categoria con 7,52m ottenuti nel 2000. Bravi e coraggiosi nello stabilire i propri primati personali: Mattia Saccà (Atletica Gioia Tauro) 6’23”99 nei 2000m, Siria Filomia (Tiger Castrovillari) 10”87 negli 80m (11”03 in Finale 2), Antonio Scappatura (Atletica Barbas) 45”37 nei 300m hs (46”14 in Finale 2), e Sara Salerno (Cosenza K42) 3’21”19 nei 1000m. Aggiungono ulteriore esperienza al proprio bagaglio personale, Niccolò Termini (Cosenza K42) 2’56”58 nei 1000m, Daniele Gentile (Atletica Barbas) 4’08”43 nei 1200m siepi, Veronica Vocaturi (Tiger Castrovillari) 8,85m nel triplo, e la sfortunata Vanessa Staffa (Tiger Castrovillari), squalificata nei 300m per aver calpestato la linea bianca all’uscita della curva. Un quinto, un sesto posto e cinque record personali, in una spedizione composta per metà da atleti al primo anno di categoria, sintesi di una due giorni appassionante che non da adito a facili entusiasmi, ma tiene viva la speranza, consentendo di guardare al futuro con rinnovato ottimismo e tanta voglia di lottare.
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