Cadetti: il mezzofondo giovane fa sperare
Una giornata lunghissima e di grande intensità: 22 titoli in palio nelle due sessioni di gara – mattutina e pomeridiana – condite di una serie di risultati decisamente interessanti. I campionati cadetti in corso di svolgimento allo Stadio delle Terme di Abano hanno espresso oggi molti verdetti, mettendo in mostra più di un “campioncino”. Difficile esprimere una gerarchia, ma probabilmente due gare su tutte hanno impressionato la tribuna: la finale degli 80 femminili e la prova dell’alto maschile. Lo sprint cadette ha messo in fila le prime quattro nello spazio di appena 4/100 di secondo e già il dato dice molto: il tutto condito dal successo un po’ a sorpresa colto dalla 15enne di Ponte Lambro Roberta Colombo. Decisamente la filiforme velocista comense (1m65 x 50 kg scarsi) non costituiva la prima scelta nei pronostici, a fronte di avversarie forti come la bergamasca Mara Angioletti e la veneziana di Mira Elena Menegaldo. Sul podio si è inserita anche la romana Ilenia Draisci, capace quindi di confermare la terza piazza del 2003. Esaltante, come detto, anche lo svolgimento dell’alto cadetti: alla fine si è imposto il favorito della vigilia, Lorenzo Vezzani, un reggiano seguito da alcuni anni dall’altista della Forestale Mauro Tavella. Vedremo se il ragazzo di Fabbrico, capace di migliorarsi qui fino a 1.94, avrà voglia di impegnarsi ancora in pedana o se non resisterà alle sirene dei dirigenti della sua squadra di pallavolo, il Reggiolo. Ed invece sta bruciando le tappe Kevin Ojiaku, in progresso nella gara da 1.85 fino a 1.92. Nato ad Ivrea da papà Kenneth, nigeriano, e mamma italiana, Kevin è un ragazzo estremamente versatile e prestante (1m92 x 68 kg): il tecnico Davide De Chiara – che ricordiamo primo mentore della lunghista Silvia Favre - l’ha preso in cura solo nello scorso mese di giugno, dopo che il ragazzo si era cimentato in una squadretta di calcio. Non è escluso che il futuro di Kevin – già impegnato nel mondo del lavoro per esigenze famigliari – possa essere nel lungo (vanta già 6.31 e un 9.52 sugli 80 attesta delle discrete doti di velocità). Le cose migliori del pomeriggio sono arrivate anche dal mezzofondo, così bisognoso di talenti. Tantissimi i protagonisti che hanno attirato l’attenzione degli osservatori: in primo luogo la milanese Alessandra Allegretta, una ragazza vivace e decisa, capace di correre i 2000 metri in 6:32.60, sesta prestazione di sempre per la categoria per un progresso personale di circa 15 secondi. Da quattro anni si allena con Ugo Grassia alla Fanfulla Lodigiana, attualmente con un modesto carico di lavoro non superiore ai 50km settimanali complessivi. Il prossimo anno Alessandra punta a cimentarsi sui 3000, ma nel suo futuro vede soprattutto le corse su strada. Speriamo che ci ripensi. Intanto è riuscita a rintuzzare sulla pista di Abano gli attacchi di altre ragazze promettente, come la piemontese Federica Scidà (6:34.50) e la campana Marica Rubino, appena 14enne (6:38.25). Notevole anche l’esibizione della trevigiana Serena Poser sui 1000: gara tutta condotta in testa su buoni ritmi (passaggi da 1:10 e da 2:22) e chiusura in spinta per un 2:57.50 non lontano dal personale di 2:56.8. In campo maschile si è fatto notare per l’eleganza della sua corsa il trentino Giordano Benedetti, anche lui con un passato da calciatore nel Trento fino allo scorso anno, poi convertito alle medie distanze da Gianni Benedetti (semplice omonimo del ragazzo). Ma i tempi che contano sono arrivati dai 2000, con Giovanni Fortino, ultimo esponente della scuola siciliana (5:44.24 per il tenace atleta di Scicli, che ha trascinato al personale anche il promettente milanese Michele Mormino, 5:47.18). In mattinata ha suscitato una positiva impressione il piemontese Federico Chiusano, 6.67 in lungo bcon vento contario, mentre nella sessione pomeridiana si è esibita nel triplo l’attesa marchigiana Federica De Santis. L’ascolana, 12.41 di personale (seconda di sempre dopo Simona La Mantia) e compagna di allenamento della finalista dei Mondiali juniores Vanessa Alesiani (seguita da Sandro Bernardi), non è riuscita ad esprimersi al meglio, ma il suo 11.72 è stato sufficiente per battere la molisana Liliana Iafigliola. Nel settore lanci è spuntata, come previsto, la stellina salernitana del giavellotto Adriana Capodanno: miglioramento marginale, da 46.52 a 46.71, per fissare il personale in quarta posizione nelle liste italiane di sempre “under 16”. La seconda classificata, Eleonora Rizzo, è arrivata a oltre 7 metri di distanza, a testimonianza della superiorità schiacciante dimostrata dalla ragazza seguita all’Atletica Aurora da Elio Cannalonga. Anche il successo della friulana Tamara Apopstolico nel disco si è rivelat tutt’altro che sorprendente: con 39.33 l’allieva di Adriano Coos ha preceduto la lombarda Zagni di quasi otto metri e mezzo. Agevoli e decisamente attese le vittorie nelle due finali dei 300 ostacoli da parte del bergamasco Dorino Sirtoli (miglioramento di mezzo secondo e personale fissato a 39.51 per il fratello di Eleonora, una delle migliori allieve in stagione sui 400 ostacoli) e della marchigiana di Chiaravalle Erica Marziani (già seconda lo sorso anno). Il più veloce della categoria è anche quest’anno Alessandro Brundo (9.24 per il teramano, vincitore sugli 80 già ad Orvieto nel 2003), mentre sugli ostacoli alti si sono imposti la toscana Giulia Pennella (11.79 con vento nullo) e il veneto Alberto Amadi (13.1 manuale sui 100, non avendo funzionato il cronometraggio elettrico). Sulla pedana del martello si sono imposti la bresciana Francesca Pedrini (personale a 43.60) e l’ennesimo prodotto della scuola udinese dell’ex primatista italiano Mario Vecchiato: si tratta di Alessandro Dreina, capace di precedere il capolista stagionale Paolo Tetto (calabrese allenato da Giuseppe Pignata). Nel pentathlon femminile ha conquistato il titolo la marchigiana Lara Gambini (3.810 punti). Tricolori per Jonathan Pagani nel peso (miglioramento personale a 17.21) e per la trevigiana Eleonora Moras (incremento anche per lei a 3.20). Il quartetto veloce del Veneto ha segnato il terzo tempo di sempre della categoria: 48.36 per la formazione composta da Francesca Dallo ed Elena Menegaldo, oltre a due ragazze di origini africane, la ghanese Angela Donkor Osei e la nigeriana Jane Ejimafugha. File allegati:
- I RISULTATI COMPLETI DEI CAMPIONATI
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