Cadetti: la marcia parla bergamasco



Nel giorno del grande Black Out, anche la pioggia battente ha contribuito a rendere più complicata la conclusione della 30ma rassegna nazionale cadetti ad Orvieto. Ovviamente, delle condizioni ambientali hanno sofferto soprattutto le ragazze del salto in alto: la triestina Monica Cuperlo (1m76x54kg, scoperta da Livio Marchesi), vincitrice degli Studenteschi di Rieti in maggio con 1.78, era sicuramente uno dei personaggi più attesi dell’intera manifestazione, ma ha dovuto accontentarsi di superare 1.72 sguazzando sulla pedana bagnata. Con la pioggia o con il sole, al Criterium la marcia ha parlato solamente bergamasco: dopo la vittoria di ieri, condita da un robusto progresso cronometrico sui 3km, da parte di Sabrina Trevisan, stavolta il successo sui 4km maschili è toccato a Matteo Giupponi. Anche quest’ultimo, come la bionda marciatrice, è in forza all’Atletica Brembate Sopra ed è seguito da Ruggero Sala, l’appassionato tecnico bergamasco che ha curato nelle ultime stagioni l’azzurrino Daniele Paris. In ogni caso, come nella prova femminile, anche tra i maschi si sono visti elementi interessanti anche tra i piazzati: un sintomo di risveglio per un settore fortemente penalizzato nelle ultime stagioni sul piano del talento. Dovrà trovare altre occasioni per attentare al primato nazionale del giavellotto il veneto Leonardo Gottardo: la misura con la quale era stato iscritto (66.50, apparentemente superiore al 65.99 dell’ascolano Valerio Albanesi nel ‘99) era semplicemente un errore. Il lanciatore padovano, che vanta in realtà un personale di 64.18, ha sofferto per tutto l’inizio della stagione di un fastidioso mal di schiena, ora perfettamente superato: ma, come i suoi colleghi, a Orvieto ha avuto la sfortuna di andare in pedana nel momento in cui le precipitazioni sull’impianto erano più intense, e questo ha condizionato le prestazioni di Gottardo (1m81x91kg) e degli altri. (FINE)


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