Cadetti, l’asta nel futuro con Belardi
05 Ottobre 2024di Nazareno Orlandi
È freddo, a Caorle, ma l’entusiasmo di quasi mille giovanissimi atleti riscalda la prima giornata dei Campionati Italiani U16. Il risultato principale della rassegna tricolore che guarda al futuro è il 4,80 del pugliese Gabriele Belardi nel salto con l’asta, misura che vale la migliore prestazione italiana della categoria cadetti, sette centimetri meglio di quanto il saltatore di Trani aveva realizzato il mese scorso nella sua città. Allo stadio Chiggiato è anche il giorno dei titoli della velocità: negli 80 metri trionfa al femminile la stellina lombarda Kelly Ann Doualla Edimo, vincitrice con 9.42 (-0.3) a un solo decimo dal proprio primato, al maschile la storia più bella è quella di Artem Shablii (Lazio), ucraino in fuga dal conflitto che sta segnando il proprio Paese e che in Italia, alle porte di Roma, ha ritrovato serenità ed espresso il proprio talento atletico: 8.99 (+0.4) il tempo della finale dopo l’8.97 (+1.6) della batteria. Oltre a Belardi e Doualla, bissano il titolo dello scorso anno due piemontesi, Alessia Succo con 11.00 (+0.8) negli 80 ostacoli e Poke Silvia Canape nel lungo (5,62/-2.1), e la marciatrice veneta Anita Marchi (14:07.28 nei 3000), invece dopo il titolo del cross vince anche su pista il lombardo Federico Giardiello (5:37.01 nei 2000). In evidenza nei lanci il pesista portacolori della Calabria Jesse John (18,77) e la discobola delle Marche Beatrice Stagnaro (43,70). Domenica mattina si assegnano altri 16 titoli italiani e i trofei per le rappresentative regionali: i cadetti del Veneto chiudono in testa il day 1 con 169 punti, le cadette della Lombardia comandano al momento con 187,5 punti.
FOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL)
BELARDI RECORD - Prima 4,75, poi 4,80: continua l’ascesa di Gabriele Belardi, il giovane astista di Trani tesserato per l’Elite Academy Bari, nuova promessa della specialità e protagonista del risultato-copertina della giornata. In fondo a una gara infinita, durata oltre cinque ore, il quindicenne pugliese conferma il titolo dello scorso anno, incrementa per due volte la migliore prestazione italiana U16 che già deteneva con 4,73 e stampa il sorriso sul volto di coach Lorenzo Giusto che lo segue da quando arrivò al campo insieme al fratello astista Vincenzo. Nel secondo tentativo a 4,85 un piccolo spavento, la rottura dell’asta in fase di caricamento, ma è solo un brivido: quello che resta dell’attrezzo è il ‘cimelio’ da custodire di questi Tricolori e da portare con sé sul podio. A 4,00 le altre due posizioni principali, per Glauco Giusti (Toscana/Atl. Firenze Marathon) e Sidik Ayeva (Veneto/Ga Bassano).
SPRINT - Una conferma al femminile e una bella novità tra gli uomini. Kelly Ann Doualla Edimo (Lombardia/Cus Pro Patria Milano) ribadisce la propria leadership negli 80 metri, bissando la fascia tricolore del 2023 e avvicinando la sua migliore prestazione italiana U16: la quattordicenne di Sant’Angelo Lodigiano allenata da coach Walter Monti sfreccia in 9.42 in finale senza l’ausilio del vento (-0.3) e manca di un solo decimo il recente 9.32 di Busto Arsizio. È doppietta lombarda perché Camilla Barbieri (Atl. Estrada) si prende il secondo posto in 9.88, terza la veneta Gaia Bonato (Veneto/Novatletica Città di Schio) con 10.05. Tra i cadetti, il nome nuovo è Artem Shablii, il velocista arrivato in Italia dall’Ucraina alla fine dello scorso anno insieme alla famiglia, in cerca di speranza e futuro. Vive a Maccarese (Roma) e si allena a Fiumicino con l’Atletica Villa Guglielmi con il tecnico Emiliano Nerli: con il suo 8.99 in finale (+0.4), dopo l’8.97 della batteria (+1.6) legittima il titolo degli 80 davanti a Luca Paddeu (Sardegna/Delogu Nuoro, 9.10) e Gabriele Burchi (Umbria/Uisport Avis Todi, 9.22).
2000 - È il suo secondo sigillo tricolore dell’anno. In inverno aveva dominato anche nel cross a Cassino: Federico Giardiello (Lombardia/Atl. Gavirate) non tradisce e porta a casa la vittoria di Caorle nei 2000 metri con l’assolo in 5:37.01, un’altra emozione per papà Angelo che è stato campione europeo U20 dei 3000 siepi nel 1989, e per il tecnico Francois Marzetta. Mezzofondo, preferito al salto in alto praticato nelle stagioni precedenti, ma nella sua vita conta anche il pianoforte, dieci anni da autodidatta. E se la sua gara è tutta un crescendo, meritano citazione anche Luca Milanesi (Piemonte/Atl. Settimese, 5:44.95) e i terzi classificati ex aequo Davide Ghedina (Veneto/Athletic Club Firex Belluno) e Andrea Lanzillotta (Lombardia/Atl. Limbiate) entrambi a 5:51.54. Tra le donne, la sfida è più combattuta e si risolve a quaranta metri dal traguardo, quando Maddalena Ravà (Atl. Meneghina, 6:24.98) supera Asia Prenzato (Atl. Estrada, 6:25.36) e si aggiudica il derby lombardo in volata. Dopo tre anni di danza classica, ha scelto il mezzofondo al Giuriati di Milano affidandosi ad Arnaldo Anibaldi. Nell’altra volata, quella per il terzo posto, prevale Giada Cappini (Piemonte/Atl. Ossolana Vigezzo) con 6:34.51.
OSTACOLI - Detta legge Alessia Succo (Piemonte/Atl. Settimese) al secondo titolo consecutivo negli 80 ostacoli con il crono di 11.00 (+0.8), a coronamento di una stagione che l’ha vista scendere per cinque volte sotto gli undici secondi con vento regolare, fino alla MPI di 10.82. L’ostacolista e velocista allenata a Settimo Torinese dai coach Francesco Tallarico, Gianni Mattiazzi e Pierluigi Crisai precede Sabrina Romagnoli (Lazio/Fiamme Gialle Simoni, 11.56) e Maitè Cappelletti (Lombardia/Us Albatese, 11.81). Al maschile, nei 100hs, è il lombardo Davide Foresti (Bergamo Stars, 13.25/-1.0) a imporsi al termine di un testa a testa con il sardo Andrea Cammilleri (Sulcis Atl. Carbonia, 13.33) che non riesce a ripetere il 12.96 della batteria (+0.7, terzo italiano alltime). Terza piazza in finale per Gianmarco Bellucci (Puglia/Elite Academy Bari, 13.52). Bergamasco di Albino, Foresti si allena con Mattia Folli e finalmente può brindare per il bersaglio grosso dopo il secondo posto del 2023.
SALTI - Nel lungo cadette si conferma dopo Caorle 2023 Poko Silvia Canape (Piemonte/Derthona), alessandrina di Villaromagnano: in una mattinata decisamente fredda con temperature intorno ai 15 gradi la quattordicenne saltatrice originaria del Burkina Faso, allenata da Stefano Pasino, atterra a 5,62, condizionata da un vento contrario di -2.1. Lisa Marcassoli (Lombardia/Aspes) è seconda con 5,43 (-2.0), Giorgia Zanon (Veneto/Aristide Coin Venezia) terza con 5,40 (-1.0). Ha il cognome di una delle più forti pesiste al mondo (Auriol Dongmo) e le medesime radici camerunensi. Ma la sua passione è il salto triplo, praticato al campo Italico Conti di Ancona, accanto al Palaindoor, con il tecnico Stefano Luconi: il successo allo stadio Chiggiato è per Franca Dongmo (Marche/Sef Stamura Ancona), mai così ‘lontana’ nel triplo, autrice del 12,33 vincente (-1.6), misura che le permette di lasciarsi alle spalle la lombarda Viola Arioli (Atl. Riccardi Milano 1946) seconda con 11,99 (-1.9) e Asia Tassinari (Emilia Romagna/Gp Atl. Molinella) terza con 11,74 (+0.4). Nel lungo al maschile, all’ultimo salto la spunta Pietro Giuliani (Emilia Romagna/Edera Atl. Forlì), campione italiano con 6,35 (0.0) al rientro dopo cinque mesi in pedana a causa di un problema muscolare. Seguito da Enzo Rusticali al campo di Forlì, mamma Antonella Bevilacqua è stata campionessa italiana master nel peso. Con lui sul podio anche Andrea Pienazza (Veneto/Verona Sez. Atletica) con 6,27 (+0.1) e Giovanni Monelli (Toscana/Atl. Costa Etrusca) con 6,24 (+0.3). Essere premiati da Sara Simeoni ed Erminio Azzaro non accade tutti i giorni: capita però a Laura Catalano (Lazio/Acsi Atletica Campidoglio), romana di Piramide, già nel mondo della ginnastica artistica, ora campionessa italiana U16 dell’alto con 1,64. L’atleta seguita alla Cecchignola da Flavio Rambotti completa l’opera con la stessa misura dell’abruzzese Giulia Grossi (Ecologica) ma con un errore in meno, mentre è terza Alessandra Bighi (Emilia Romagna/Atl. Bondeno) con 1,59. Nel triplo gioisce Benis Sepa (Emilia Romagna/Libertas Atl. Forlì) con un salto da 14,04 (-0.8): radici della Costa d’Avorio, ha lasciato il basket per l’atletica e adesso sogna insieme a coach Gabriele Obino. A Caorle ha la meglio su Riccardo Casano (Lazio/Sabaudia Athletic Club) secondo con 13,65 (-0.5) e sull’umbro Giacomo Palmi (Lib. Città di Castello) al terzo posto con 13,25 (-0.6).
LANCI - Si chiama Jesse John, ha origini nigeriane e vive a Corigliano, in provincia di Cosenza: il peso calabrese vanta un nuovo talento dopo Riccardo Ferrara. Il giovane seguito da Maria Giovanna Brindisi nella società Corricastrovillari la decide all’ultimo lancio, scagliando l’attrezzo da 4 kg a 18,77 con un progresso di oltre due metri e mezzo sul personale, sotto gli occhi dell’argento mondiale Leonardo Fabbri, testimonial dell’evento, che lo premia sul podio. Bel duello con Antony Del Pioluogo (Friuli Venezia Giulia/Podisti Cordenons) che comandava con 18,57 (alla fine secondo), terzo Lorenzo Santese (Emilia Romagna/Atl. Estense, 17,25). Ha cominciato a gareggiare nel disco da poco più di un anno, dopo essersi dedicata all’arrampicata: Beatrice Stagnaro (Marche/Atl. Avis Macerata) può già esultare per un titolo italiano, forgiata dal suo tecnico, l’ex azzurro Nazzareno Di Marco che la segue a Ascoli Piceno e che insieme a Massimo Mozzoni l’ha accompagnata a pochi passi dalla migliore prestazione italiana di Sydney Giampietro. Con 43,70 guida la classifica davanti ad Arianna Filipponi (Lazio/Area Atl. San Cesareo, 37,38) e Matilde Cecati (Piemonte/Sisport, 35,07). Ad allenarlo è il papà Enrico, a Magnago, non lontano da Milano: il trionfo nel disco al maschile è per il lombardo Angelo Piantanida (Atl. Bienate Magnago 1980) a segno con 49,33. Dopo essersi ‘palleggiato’ con il tennis per tre anni, ha scelto l’atletica a tempo pieno, e i risultati cominciano ad arrivare. Nel selfie-ricordo anche Mattia Bresciani (Piemonte/Gao Oleggio, 45,48) e Matteo Varga (Lazio/Studentesca Milardi Rieti, 39,63). Ama leggere libri thriller, Sofia Polentes (Veneto/Vittorio Atletica) e per certi versi anche la sua gara è stata da ‘fiato sospeso’: all’ultimo lancio passa dal quinto al primo posto nel giavellotto e per la prima volta supera i quaranta metri (41,28), regalando una gioia a coach Mario Marcon che la allena a Vittorio Veneto. In una manciata di centimetri la seconda e la terza piazza, rispettivamente per Giorgia Santonicola (Campania/Ideatletica Aurora) con 38,16 e per Rebecca Rinaudo (Sardegna/Atl. Iglesias) con 38,11. Viene dalla città di Pietro Mennea, Barletta, il campione italiano del martello: è Michele Delcuratolo (Puglia/Officina Atletica 2010) che centra i sessanta metri mai trovati prima d’ora (62,62) e indossa la maglia tricolore rendendo felice coach Gaetano Dipace. Dalle parti dei cinquanta Maurilio Mauri (Lazio/Fiamme Gialle Simoni, 50,92) e Luca Di Bartolomei (Friuli Venezia Giulia/Atl. Malignani Libertas, 50,45). Nel peso fa festa Anna Gazie (Veneto/Atl. San Bonifacio-Valdalpone) con 12,70: veronese di Soave allenata da Pierluigi Padoan, è una ex cestista e attualmente anche una scout. Batte Chiara D’Addario (Lazio/Acsi Italia Atletica) seconda con 12,52 e Giulia Landini (Emilia Romagna/Self Atl. Montanari Gruzza, terza 12,30).
MARCIA - Nella marcia cadette, sulla distanza dei 3000 metri, riesce a difendere il tricolore Anita Marchi (Veneto/Atl. Vis Abano, 14:07.28), la padovana di Torreglia cresciuta con Marco Francin e Gianni Squarcina, nel faccia a faccia con la lombarda Caterina Carissimi (Lombardia/Us Scanzorosciate, 14:08.19). Terza la piemontese Vittoria Giannone (Battaglio Cus Torino) con 14:23.08. Al maschile, non c’è storia: sui 5000 Riccardo Rabai (Toscana/Atl. Grosseto Banca Tema), che al campo Zauli della città toscana ascolta i consigli di coach Fabrizio Pezzuto, guadagna un vantaggio ampio e chiude in 22:03.14. Lo insegue il siciliano Santi Arici (Atl. Savoca) secondo in 22:38.19, costretto a rimettersi in moto sul finale per tenere a bada Manuel Azzolini (Emilia Romagna/Pol. Castelfranco Emilia) terzo in 22:38.27.
MULTIPLE - Nella prima giornata dell’esathlon cadetti svetta Ivan Muraro (Lazio/Atl. Villa Gordiani Castello), in testa con 2811 punti, frutto di 14.04 (+1.8) nei 100hs (terzo posto) e delle due vittorie parziali nell’alto con 1,76 e nel giavellotto con un notevole 64,39. A seguire Andrea Longhi (Veneto/Atl. Provincia di Vicenza) con 2503 punti e Damiano Bulgari (Piemonte/Atl. Strambino) con 2299. Domenica le altre tre prove decisive per la classifica finale (lungo, disco, 1000). Nel pentathlon, la prima giornata consegna il comando parziale a Vanessa Hosnar (Friuli Venezia Giulia/Libertas Tolmezzo) con 2626 punti, effetto di 12.24 (+0.5) negli 80hs, 1,32 nell’alto e 42,63 nel giavellotto. La tallonano Sofia Zanon (Veneto/Atl. Galliera Veneta, 2614) e Giulia Crescini (Lombardia/Virtus Castenedolo) con 2600 punti. Domenica il lungo e i 600 per concludere.
BATTERIE - Migliori tempi nelle batterie dei 300 metri per Federica Chiappani (Lombardia/Atl. Brescia 1950, 39.62) e Francesco Piccigallo (Puglia/Folgore Brindisi 1946, 35.66), nei 300 ostacoli per Eleonora Rossi (Lombardia/Atl. Monza, 45.04) e Giacomo Provera (Piemonte/Atl. Mondovì Acqua San Bernardo, 38.45). Domenica le finali.
DIRETTA STREAMING - I Campionati Italiani Cadetti di Caorle (Venezia) saranno trasmessi in diretta streaming sabato 5 e domenica 6 ottobre su www.atleticaitaliana.tv dalle ore 9.
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