Calì: "La paura è passata, penso al 2006"
Di Vincenza Calì si erano un po’ perse le tracce. Esclusa dalla selezione per i Giochi Olimpici, la velocista siciliana ha messo fine anzitempo alla propria stagione, rinunciando ai meeting postolimpici per capire cosa in questi due anni ha frenato una crescita che i lusinghieri risultati da junior preannunciavano fulgida e ricca di soddisfazioni. Il 16 settembre scorso a Pavia la Calì si è sottoposta a un intervento chirurgico per ernia al disco, scoprendo finalmente la causa di tanti malanni: “Il Prof.Benazzo dell’Ospedale San Matteo ha rilevato che il nervo della gamba destra non era libero nei suoi movimenti. Quando mi sono ricoverata, due giorni prima, ho portato la Tac effettuata ad agosto: il professore ne ha ordinata subito un’altra verificando che la situazione era peggiorata, così ha deciso di procedere d’urgenza. E’ stato lo stesso professore a dirmi che, vista la mia struttura fisica e la mia muscolatura inferiore, ho un potenziale enorme che però non poteva essere espresso. Ho iniziato la fisioterapia da una decina di giorni, va molto meglio, prima la gamba destra potevo alzarla di una decina di centimetri, ora molto di più”. - Quanto hanno influito questi problemi fisici nella tua crescita? - Sono stati decisivi. In questi due anni ho corso praticamente con una gamba sola, sovraffaticando quella sinistra col risultato di farmi venire la tendinite, e convivendo con un fortissimo mal di schiena. Non riuscivo a fare tre giorni di allenamento filati, in queste condizioni credo anzi di avere ottenuto anche più di quello che potevo. - Quando sono iniziati i problemi? - Dopo il Mondiale Juniores in Giamaica. Sentivo la gamba destra affaticata, facevo massaggi e lavori di scarico alla schiena, mi curavo pensando si trattasse di sciatalgia; non pensi mai che a 18 anni hai l’ernia al disco, anche perché non ho mai fatto carichi esagerati di allenamento con i pesi. Che avessi l’ernia non mi è mai passato per l’anticamera del cervello. - La situazione attuale qual è? - Venerdì vado al controllo e speriamo che mi dicano di togliere il busto perché è una sofferenza con i 30 gradi ed oltre che ci sono a casa mia, non ne posso più. Riprenderò ad allenarmi il 2 gennaio, saltando naturalmente la stagione indoor ma puntando a fare almeno tre mesi continui di preparazione, senza intoppi. E’ questa la mia speranza maggiore. - E per quanto riguarda gli appuntamenti agonistici? - Il prossimo anno ci sono gli Europei Under 23, vorrei presentarmi in buone condizioni per allora, una tappa verso gli Europei assoluti del 2006. Voglio riprendere a crescere con calma, anche se di questi due anni non voglio cancellare tutto. Vincere un titolo italiano e correre in 11.37 in queste condizioni così critiche vorrà pur dire qualcosa… Gabriele Gentili Nella foto: Vincenza Calì (archivio Fidal)
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