Campionati Italiani Assoluti Indoor.Intervista a Pompilio Bargone. di Alessandro Floris
Forse è un caso, ma l’ultima uscita nazionale di alto livello, i campionati assoluti indoor disputati ieri e avantieri ad Ancona, ha coinciso con la “prima” stagionale giovanile su pista dell’atletica sarda. Età ed esperienza a confronto, dunque, nell’ultima domenica di febbraio. L’attività indoor ora proseguirà con i campionati del mondo in programma ad Istambul il mese prossimo e la Sardegna avrà come unica rappresentante Marzia Caravelli, che sarda non è ma almeno veste anche quest’anno la maglia del Cus Cagliari. Facciamo il punto della situazione con Pompilio Bargone, fiduciario tecnico regionale, ancora piuttosto seccato per la squalifica che ha impedito alla Caravelli di aggiudicarsi un sacrosanto tiolo italiano nei 60 metri ad ostacoli. “Intanto non c’erano i sensori”, racconta Bargone, “quindi la falsa partenza è stata data solo in base ad un’intuizione del controstarter. Neppure il filmato della gara, che abbiamo visionato più volte, riesce a dirimere il dubbio: forse la Caravelli ha mosso appena un braccio. Secondo me la falsa partenza non ci stava proprio. Per fortuna, regolamento alla mano, il tempo di gara, di 8.04, nuovo personale per l’atleta, rimane comunque valido. E’ una magrissima consolazione, visto che ieri, nella finale dei 60 metri maschili, Donati si è mosso e Collio ha lasciato i blocchi prima dello sparo, eppure è stato dato il cartellino verde e la partenza è stata ripetuta. E’ evidente che la differenza di peso politico tra i sodalizi militari e il Cus Cagliari è notevole”.
Veniamo agli altri. Come commentare le prestazioni degli atleti che negli ultime due settimane hanno preso parte ai tricolori, dagli allievi agli assoluti?
“Quasi tutti si sono tenuti molto vicini ai loro livelli, come Alessandra Marceddu, Laura Fancellu, Cinzia Piras, Alessandro Sulis, Nadia Neri, Francesco Fedeli, ed in molti hanno sfiorato il passaggio del primo turno, pur non centrandolo. Il solo Andrea Saba si è tenuto ieri ben lontano dai suoi limiti ma va detto che nella batteria dei 60 metri piani si è infortunato subito dopo il via e pur chiudendo la gara lo ha fatto con un grande sforzo e con un vivo dolore al bicipite femorale. I migliori, nell’arco dei due campionati sono stati senza dubbio Serena Pruner, che ha colto il bronzo assoluto nella marcia e nel momento in cui stava per attaccare la seconda posizione è stata visibilmente rallentata dal secondo richiamo, e Elias Sagheddu, finalista nel salto in lungo allievi, che ha saltato sui suoi limiti. Sono gli altri concorrenti che sono andati molto forte superando i 7 metri. Misura che comunque, per competere a livello nazionale, bisogna raggiungere. Poi vorrei fare una critica al meccanismo di ammissione ai più recenti campionati di Ancona. Non si possono ammettere ai tricolori gli assoluti e le promesse con minimi diversi. Il divario è troppo grande e i più giovani vengono penalizzati.Per esempio la Marceddu si è trovata in batteria con la Milani, 7-8 secondi di differenza. E’ chiaro che poi ci si “sgonfia” e non si rende al massimo”.
Che dire della partecipazione esigua di sardi a questi tricolori?
“Secondo me è legata esclusivamente al maltempo. Finché si tratta di gareggiare sui sessanta metri si può andare ad Iglesias a centrare i minimi di ammissione ma per le gare dai 400 in su è necessario raggiungere Ancona, unica pista rimasta in Italia. E per il grande freddo sono state annullate diverse manifestazioni impedendo agli atleti di correre con una certa continuità”.
Come mai la pista di Genova non esiste più?
“Esiste ma è smontata e montarla e tenerla in efficienza costa parecchio. Era stata spostata a Torino e poi è rientrata a Genova. Padova ne ha pure fatto richiesta, perché loro hanno il palazzetto ma non la pista. Erano anche disposti a spendere un bel po’. Ma Genova non vi ha voluto rinunciare, anche se non la utilizza. Cose … italiche”.
Sulla base di quello che abbiamo visto, quali prospettive si aprono per la stagione outdoor?
“Credo buone. Abbiamo molti giovani piuttosto forti e anche nell’assoluto secondo me abbiamo buone prospettive. Aspettiamo le prime gare primaverili per avere le conferme e poi potremmo riparlarne”.
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