Campionati Regionali Individuali Master. La nota di Giuseppe Spanedda
(Giuseppe Spanedda - Responsabile settore Master Fidalsardegna) - Una ordinata e tranquilla edizione dei campionati master, in una efficientissima cornice rappresentata dallo Stadio di Atletica di Cagliari, ha fatto registrare un finale di manifestazione che ha sorpreso e creato disagio in chi ha creduto e crede nei valori dello sport e in chi è convinto che il mondo dei master, per esperienza e competenze maturate, sia il naturale depositario di tali valori.
La mancata partecipazione alla cerimonia di premiazione, momento unificante della competizione che accomuna tutti i partecipanti, vinti (pochi) e vincitori (molti) rappresenta un atto di grave dissenso che, al di là dei possibili risvolti disciplinari, non ha alcuna giustificazione.
Le competenze in termini di gestione delle competizioni sono riservate al delegato tecnico, al direttore di riunione, al primo giudice di pedana o all’arbitro delle corse e al giudice (o alla giuria) d’appello, tutti soggetti statutariamente indipendenti da organismi esterni. Al di fuori di questi soggetti, ai quali ci si deve rivolgere nelle modalità previste dai regolamenti tecnico e federale, non esistono sedi di discussione e di contestazione ed è privo di qualunque valore non solo giuridico ma anche morale il chiedere ad alta voce di prendere visione del regolamento della competizione posto che con la iscrizione le società e per esse gli atleti dichiarano di conoscerlo e di accettarlo.
Il regolamento di ogni competizione è pubblicato ed ha valore legale; un esame attento dello stesso, da effettuare prima dell’inizio delle competizioni, avrebbe consentito di evitare azioni tanto eclatanti quanto ingiustificate.
Analogamente lo spostamento dell’orario di inizio di ogni specifica gara, tempestivamente comunicato, non può rappresentare motivo di doglianza, soprattutto laddove, come nella circostanza, sia stato adottato per consentire agli atleti le migliori condizioni di partecipazione. La composizione delle serie, nelle quali è stata divisa la gara dei metri 5.000 (per inciso le serie non si possono svolgere in contemporanea ed è necessario completare e classificare la prima onde dare inizio alla successiva; calcolare il ritardo sull’orario schedulare della prima serie è da sprovveduti o da operatori in malafede), è dettata ed imposta del regolamento. Chi non ha tempi di accredito validi, conseguiti cioè nell’anno (o il altro periodo preventivamente stabilito) in gare Fidal, è da considerarsi senza tempo, anche se detentore del record del mondo, e correrà nella serie peggiore. Ciò può non piacere, ma è e resterà cosi.
Un’ultima nota. I regolamenti delle manifestazioni debbono prevedere i premi da assegnare agli atleti e le modalità per la consegna degli stessi. Ove non siano previste premiazioni le stesse non sono obbligatorie. In occasione degli indoor master di Iglesias il Regolamento della competizione non prevedeva la consegna delle medaglie, ma una successiva richiesta ha indotto il responsabile del settore master a richiedere al Comitato Regionale di volerle egualmente predisporre , informando nel contempo le società che le stesse medaglie sarebbero state consegnate in occasione dei campionati regionali master outdoor. Ora così è avvenuto come possono testimoniare i responsabili delle società e gli stessi atleti interessati.
Debbo, e me ne dispiace, concludere questa nota con la proposizione di rimettere in occasione del prossimo Consiglio Regionale FIDAL il mio mandato di Responsabile Master nella impossibilità di condividere posizioni e atteggiamenti in netto contrasto con la vigente normativa, con la mia lunga esperienza nel settore,il mio entusiasmo, la mia cultura non solo sportiva e le mie convinzioni.
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