Cavalli scatenata a Metz: 8:44.40 nei 3000

11 Febbraio 2023

In Francia diventa la seconda azzurra di sempre con venti secondi di progresso, ritirata Battocletti. Coiro 2:02.07 negli 800, Federico Riva 3:37.98 (1500), personali per Folorunso, Tecuceanu e Pietro Riva

A Metz, tappa Silver del World Indoor Tour, il lampo azzurro è di Ludovica Cavalli, autrice di un eccellente 8:44.40 nei 3000 metri per diventare la seconda italiana di sempre. In Francia, nella stessa gara, si ritira a causa di una caduta la primatista italiana Nadia Battocletti al debutto stagionale indoor. L’altro risultato di spicco è quello di un’altra mezzofondista del 2000, Eloisa Coiro, che si porta a 2:02.07 negli 800 metri e che, come Cavalli, timbra lo standard d’iscrizione per gli Europei indoor di Istanbul (2-5 marzo). Da segnalare anche il 3:37.98 di Federico Riva, una conferma dopo Karlsruhe nei 1500 metri, e i primati personali di Catalin Tecuceanu negli 800 (terzo in 1:47.22), Ayomide Folorunso nei 400 (52.52) e nei 200 (23.62), Pietro Riva nei 3000 (7:49.42). La copertina del meeting è per l’olandese Femke Bol, strepitosa con il suo 49.96 nei 400 metri. L’ucraina Yaroslava Mahuchikh vola a 2,02 nell’alto. Entrambe migliori prestazioni mondiali del 2023.

3000 - Una Ludovica Cavalli così travolgente non si era mai vista. La genovese dell’Aeronautica spara il “tempone” a Metz battagliando ad armi pari con le avversarie africane: con 8:44.40 diventa la seconda italiana di ogni epoca nei 3000 metri indoor, a meno di tre secondi dal record italiano stabilito lo scorso anno da Nadia Battocletti (8:41.72). L’azzurra sbriciola il personale dello scorso (9:05.11), abbassato di oltre venti secondi, naturale conseguenza dei progressi esibiti nella passata stagione fino al 4:05.79 nei 1500 all’aperto. Cavalli conclude la gara al quarto posto, incollata al terzetto etiope composto da Ayal Dagnachew (8:42.47), Sembo Alemayew (8:44.05) e Tigist Ketema (8:44.08), e attualmente si inserisce al quarto posto nelle liste europee dell’anno (meglio soltanto la tedesca Hanna Klein e le britanniche Laura Muir e Melissa Courtney-Bryant) a tre settimane dagli Europei indoor di Istanbul per i quali era richiesto il crono di 8:48. Non è giornata invece per Battocletti (Fiamme Azzurre) che prima rischia di cadere dopo quattro giri a causa dello scivolone di un’avversaria dinanzi a sé, e poi cade a ottocento metri dal termine: la primatista si rialza ma dopo un giro decide di fermarsi. Nei 3000 al maschile è Pietro Riva il migliore degli azzurri: il portacolori delle Fiamme Oro fattura 7:49.42 ed è nono nella gara vinta dal francese Yann Schrub (7:40.54). Più indietro Pietro Arese (Fiamme Gialle) dodicesimo con 7:58.43, ritirato Ossama Meslek (Atl. Vicentina).

800 - Scala le liste azzurre alltime fino al quinto posto e soprattutto timbra il ‘minimo’ per gli Europei indoor in Turchia fissato a 2:02.20. Eloisa Coiro schiaffeggia il proprio limite negli 800 e con un finale arrembante si porta al quarto posto con 2:02.07 (aveva 2:03.20), dopo essere rimasta nelle retrovie del gruppo nei primi tre giri. Imprendibile l’ugandese Halimah Nakaayi (1:59.18) che fa gara a sé, seconda la spagnola Lorea Ibarzabal (2:01.00), la romana delle Fiamme Azzurre ricuce nella retta finale sulla keniana Naomi Korir (2:02.03). È settima invece Elena Bellò (Fiamme Azzurre) con 2:02.86. Al maschile si fa vedere nelle posizioni di testa Catalin Tecuceanu, nel trio che infiamma la sfida al suono della campana. Il mezzofondista della Silca Ultralite Vittorio Veneto chiude al terzo posto con il primato personale di 1:47.22 che lo spedisce al sesto posto delle liste italiane di sempre. Nella volata conclusiva la vittoria se la aggiudica il francese Benjamin Robert (1:47.04), secondo il belga Tibo De Smet (1:47.15). Quinto Simone Barontini (Fiamme Azzurre) che non riesce a replicare la prova di mercoledì a Torun e chiude in 1:48.27.

400+200 - Dopo tre anni la primatista italiana dei 400hs Ayomide Folorunso (Fiamme Oro) torna a migliorarsi nei 400 indoor con il tempo di 52.52, quattro centesimi in meno di quanto fatto a Karlsruhe nel 2020 (52.56). L’azzurra che lo scorso anno è stata finalista ai Mondiali di Eugene con le staffette 4x400 (donne e mista) chiude al terzo posto nella serie B dei 400 dietro alla polacca Anna Kielbasinska (51.49) e alla belga Camille Laus (52.38) e centra una quinta piazza complessiva nella specialità dominata dalla regina Femke Bol: sontuoso 49.96 per l’olandese, alla migliore prestazione mondiale dell’anno, la quarta di sempre, la migliore dal 2004. Un’ora dopo Folorunso cresce anche nei 200 metri: 23.62 nella serie in cui la fenomenale Bol si impone in 22.87.

1500 - Un’altra prova di maturità per Federico Riva nei 1500, ancora un 3-e-37 sul cronometro, risalendo gradualmente posizioni giro dopo giro, fino a chiudere sulla scia del terzetto da podio. Sfiorato il record italiano a fine gennaio a Karlsruhe (3:37.36), in Francia il romano delle Fiamme Gialle si esprime in 3:37.98 confermando di poter competere su buoni livelli nel palcoscenico internazionale. Lo precedono il belga Ismael Debjani (3:37.25), il francese Louis Gilavert (3:37.26) e l’etiope Samuel Zeleke (3:37.94). Nella serie B, 3:40.93 per Mohad Abdikadar (Aeronautica).

ALTO - Lo stagionale di 2,21 al primo tentativo porta Christian Falocchi (Fiamme Oro) al terzo posto nell’alto, tre centimetri in meno dl vincitore tedesco Mateusz Przybylko (2,24) e stessa misura dell’altro tedesco Jonas Wagner. Stavolta non decolla Stefano Sottile: dopo il 2,25 di Siena e il 2,27 di Weinheim il saltatore delle Fiamme Azzurre è quinto con 2,21 alla seconda prova (tre errori a 2,24).

naz.orl.

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