Cds: brillano Comoli, Caredda e Pitzalis
06 Maggio 2018L'olbiense vince i 400 col personale, Caredda supera i 15 metri nel triplo, la Pitzalis vince facile i 400
(alefloris) Prima giornata con risultati globalmente tutt’altro che eccellenti per i sodalizi isolani impegnati a Selargius nei campionati di società assoluti. Eppure la giornata, nonostante il vento contrario al rettilineo d’arrivo, non è stata neppure climaticamente tanto male, almeno viste le previsioni negative. E’ vero, sono mancati all’appello in tanti tra gli atleti isolani di spicco, ma qualche sorpresa e qualche buon risultato comunque ci sono stati. La sorpresa in assoluto è stata sicuramente la vittoria dello junior primo anno Oliver Comoli (Atl. Olbia) nei 400 metri, con tanto di primato personale fissato a 49.78 (precedente 50.44 del 9 giugno 2017). Comoli si è aggiudicato il giro di pista sul favorito della vigilia, Mattia Piredda (Cus Sassari) che ha fatto fermare il cronometro sul 50.20. Al terzo posto lo junior secondo anno Lorenzo Mameli (Quelli che l’atletica), 51.17, che avrebbe potuto sfruttare meglio il “treno” favorevole. Sul versante femminile buona prova per Camilla Pitzalis (Cus Cagliari) che si è aggiudicata il “giro della morte” in 56.48, sua terza prova outdoor di sempre, davanti a Patricia Amalia Imprugas (Amsicora) che, con 1:00.38, ha migliorato il suo personale di 1:01.38 di un mese fa a Sassari.
Nella pedana del triplo Paolo Caredda (Gonone Dorgali) ha superato per la quarta volta in carriera i 15 metri atterrando a 15.04 (+1.9) e migliorando di più di mezzo metro la misura del suo esordio stagionale del 7 aprile scorso. Sempre nel triplo Alessia Farci (Cus Cagliari) ha chiuso la gara con un 11,80 ventoso (+2.4). In chiusura di serata sfida oltre i 50 metri nel giavellotto maschile tra Davide Minelli (Gonone Dorgali), 54,29, e Riccardo Trudu (Lib. Campidano), 51,84, mentre nel disco il rientrante Francesco Fedeli (Gonone Dorgali) si è aggiudicato la prova con 39,20 metri. Tre nulli per il favorito Michele Mura. Non male nel martello i 44,49 metri di Sofia Atzeni (Amsicora), rimasta a circa un metro dal personale, vincitrice sulla consocia Maria Francesca Tumatis, 39,25, con la solita Elisa Pintus (Cus Cagliari9 a farla da padrona nel getto del peso, 12,41. E mentre nella pedana dell’alto le due allieve di buon talento, Alessia Caria (Atl. Guspini) e Laura Marras (Atl. Selargius), si sono fermate a quota 1,45 e la lunghista Chiara Battolu (Cus Cagliari) ha chiuso il suo “sacrificio” a 1,40, nell’asta l’allievo Antonio Vargiu (Atl. Oristano) è salito fino a 3,70.
Agonisticamente validi i 1500 metri maschili con Sebastiano Piredda (Gonone Dorgali) che nel rush dell’ultimo giro ha avuto la meglio su Ithocor Meloni (Cus Sassari): 4:13.39 contro 4:14.36. Nell’altra serie il rientrante Riccardo Usai l’ha spuntata agevolmente in 4:14.11. Senza storia i 1500 metri donne che hanno visto Luisa Manigas (Isolarun) mettere in fila, con 4:52.13, le tre rappresentanti del Cus Cagliari, Sara Paschina, Annalisa Di Giacomo e Marianna Congiu, tutte oltre i 5 minuti. E, dulcis in fundo, arriviamo alle prove di velocità, penalizzate dal vento. Nei 100 donne, neppure tanto malvagi, Nadia Neri (Cus Cagliari) si è aggiudicata la prova in 12.32 (-0.8) su Giulia Mannu (Delogu Nuoro), 12.39, e Francesca Verdecchia (Amsicora), 12.57, ancora al personale dopo una settimana (e sempre controvento). Alle loro spalle, attese a risultati consoni al loro valore, Francesca Collu e Federica Lai. Nei 100 uomini successo in rimonta per Cheick Sadibou Diallo (Ichnos Sassari) in 11.49 (-2.2) su Christian Zucca (Pod. San Gavino), 11.56, e Simone Fenu (Atl. Oristano), 11.62. Chiusura con le staffette. Ai primi posti la Libertas Campidano in 44.61 e le ragazze del Cus Cagliari in 49.40.
Oggi si riprende alle 15.45 (ritrovo alle 14.45, chiusura conferme alle 15.25)
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