Cesenatico: la Martinez apre con 14,18
Al termine della prima giornata di gare per la finale Argento di Cesenatico, al comando della classifica maschile c’è l'Asics Firenze Marathon con 56 punti, quattro in più della Riccardi Milano, mentre al terzo posto è la Fratellanza Modena con 48 punti. Se fra gli uomini la lotta per il primato è ancora accesa, in campo femminile il discorso è identico: in testa c'è infatti l'Assi Banca Toscana (conferma del buon momento dei sodalizi fiorentini) con 53 punti, davanti al Cus Parma che insegue a sole due lunghezze e mezzo, terzo posto per l'Assindustria Padova con 47 punti. Il pomeriggio di Magdelin Martinez (Assindustria), l’atleta più attesa della prima giornata di gare, è stato foriero di nervosismo e cattivo umore, frutto di una scelta dei giudici che l’ha penalizzata. Visto il livello tecnico delle partecipanti, è stato deciso di porre l’asse di battuta a 9 metri anziché 11 (per alcune atlete ci sarebbe stato il rischio di non raggiungere la buca e incorrere in infortuni) per i primi tre salti. L’italocubana è stata quindi costretta ad attendere oltre un’ora prima di entrare in gara, e poi di esaurire in cinque minuti tre turni di salti: la primatista italiana si è presentata per il primo turno atterrando a 14,05, ha saltato il secondo e nel terzo ha ottenuto 14,18, poi ha deciso di lasciar perdere, d’accordo con il suo allenatore Gianni Tucciarone: “Non è stata neanche una gara – affermava a fine premiazione – i due salti li ho appena abbozzati, praticamente ho fatto due allunghi saltando alla fine. Visto come andavano le cose, ho pensato solo a dare otto punti all’Assindustria Padova, ma la cosa che mi fa più arrabbiare è che nel lungo sarà la stessa cosa, con asse di battuta posto a 2 metri anziché 4. Gareggiare così è impossibile”. Questa la sua serie: 14,05, passa, 14,18, passa, passa, passa. Claudio Licciardello (Lib.Catania), il più atteso sui 400, ha confermato il suo talento pur chiudendo in 47.34, ben lontano dal record juniores stabilito la settimana scorsa a Grosseto. Il siciliano ha percorso tutta la prima metà gara con il freno a mano tirato, distendendosi soprattutto sulla seconda curva e respingendo nel finale il ritorno di Jens Yao Amanfu (Fratellanza Modena). Un test di efficienza che nel complesso ha confermato tutto il suo valore. Non è andata altrettanto bene al suo corregionale Francesco Scuderi, tornato alle gare quest’anno dopo un’intera stagione persa per problemi fisici. Il pluricampione italiano dei 100 si è dovuto accontentare del terzo posto in 10.69, nella gara vinta da Mirko Turri in 10.61 con un vento favorevole di 3,40. Nei 1500 femminili la Berlanda (Quercia Rovereto) ha chiuso in 4:20.83 una gara tutta solitaria, ora attende la risposta dalla finale Oro della Rinicella, sognando una maglia azzurra per la Coppa Europa. Gabriele Gentili Nelle due foto: Magdelin Martinez vincitrice del triplo della serie Argento (Omega/Fidal) File allegati:
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