Chiusura allievi, a Rieti ostacolisti scatenati
Finalmente il cielo concede un po' di tregua: sole splendente per la giornata di chiusura dei Tricolori allievi. Ne hanno beneficiato soprattutto gli ostacolisti: dalle finali delle barriere alte arrivano prestazioni di elevato spessore tecnico, con tempi sotto i 14 secondi per i due vincitori. E - circostanza ancora più interessante - si tratta di due specialisti al primo anno di categoria.
Ivan Mach di Palmstein è nato a Roma, ma vive a Livorno: l'anno scorso era stato protagonista di un acceso e spettacolare duello con Alessandro Di Pasquali nella gara dell'alto che assegnava il titolo cadetti a Ravenna. Ma il livornese è un atleta eclettico, si è cimentato con discreto successo anche nelle prove multiple, e quest'anno si è dedicato con maggior continuità agli ostacoli: in futuro, forse, le migliori prospettive potrebbero essere sui 400hs, ma a Rieti è stato autore di un risultato eccellente sui 110 con le barriere da 0.91 della categoria, un 13"99 che lo pone a ridosso della top-10 allievi di sempre. Esattamente lo stesso crono registrato da Silvia Zuin sui 100hs allieve, riscattando così la parziale delusione dello scorso anno nella categoria inferiore: lei è seguito ad Abano da Giuseppe Zuin, esperto tecnico padovano che però non ha alcun rapporto di parentela con l'omonima atleta.
Pillole sulla terza giornata: intanto il terzo titolo conquistato a Rieti da Alessandro Pedrazzoli, determinato a far suoi i 400 - nonostante l'insidia finale proposta dal campione uscente Ravasio (tricolore con la staffetta del miglio dell'Atl. Bergamo 1959) - per aggiungere alla collezione questa maglia accanto a quelle dei 200 e della staffetta veloce.
Poi la conferma ai vertici dei 400 allievi da parte di Valentina Zappa e il quarto titolo - tra indoor e outdoor - conquistato nel biennio indoor dalla bergamasca Maria Moro. L'unico cruccio è quello di non essere ancora riuscita a superare la barriera dei 13 metri, un traguardo che Maria forse meritava già in altre occasioni: ma è anche una conferma del vivaio del sodalizio orobico dell'Estrada - poi confluito nelle file della neonata Italgest - unitamente al titolo del lungo conquistato ieri da Federica Basani (come la Moro seguita dal tecnico Paolo Brambilla).
Nel settore del mezzofondo c'è quanto meno da segnalare una confortante partecipazione sotto il profilo numerico: due serie, e affollatissime, su tutte le distanze del programma. Il livello è stato complessivamente buono, anche se i picchi cronometrici di un paio di decenni or sono restano assolutamente inattingibili dai ragazzi che si dedicano attualmente alle corse di media e lunga lena.
Grande sorpresa nelle siepi maschili, con l'exploit del piemontese Maurizio Tavella e i favoriti della vigilia decisamente attardati, come il sardo Giovanni Pintus, o costretti al ritiro, come il romagnolo Sanguinetti. Invece nei 3000 femminili c'è stata una replica esatta di quanto accaduto due anni fa nella rassegna cadette di Bastia Umbra: anche allora il successo di Alessia Pistilli nei 2000 era coinciso con un allungo decisivo ad un paio di tornate dal termine e l'ordine d'arrivo del tutto sovrapponibile a quello odierno del Guidobaldi. Con la ragazza di Matelica - scoperta da Franco Lorenzetti e poi affidata al tecnico maceratese Andreani - capace di precedere ancora la veneta Chiara Renso e la sarda Jessica Pulina, allora come stavolta favorita della vigilia e sconfitta in pista.
I lanci hanno regalato ottime prestazioni, anche perchè come detto finalmente le pedane erano asciutte. Grande il progresso di Tommaso Parolo nel peso, il suo 18.36 è misura assolutamente rilevante per la categoria: anche se il lanciatore veneziano nato a Dolo e attivo sul campo di Mira potrebbe in prospettiva misurarsi con maggior successo nel martello, l'attrezzo nel quale già ora si impegna saltuariamente. Nella finale del "Guidobaldi" il pesista che probabilmente avrebbe i numeri migliori (1.93 per 108kg, allo stato) è il romano Daniele Secci, cresciuto nei centri giovanili delle Fiamme Gialle dopo un passato nelle palestre di arti marziali: a Rieti ha ottenuto il bronzo ma, essendo della classe '92, può già fare un pensierino alla maglia azzurra in vista dei Mondiali di Bressanone 2009.
Il nuovo successo tricolore di Elisa Boaro nella pedana del disco, oltre a richiamare la bellissima annata di più di una discobola del '92 in questa stagione (con la friulana anche le varie Vita, Casarin, D'Urzo e Capoferri), ci consente di disquisire sulla categoria dei figli d'arte, sempre inflazionata nel nostro movimento: la vincitrice, infatti, pur rivendicando con orgoglio una buona dose di autonomia decisionale, è la figliola di Fabrizio Boaro, specialista di valore nazionale (soprattutto nelle categorie giovanili) durante gli anni Ottanta. Ma la seconda classificata, la torinese Ilaria Marchetti, vanta addirittura una miglior predisposizione genetica: la mamma è l'ex campionessa azzurra della specialità Renata Scaglia, mentre il papà è Vincenzo Marchetti, che all'epoca difese i colori della nazionale nel giavellotto.
Per chiudere, l'Alba Docilia è stata la meritevole protagonista della 4x400 allieve: soddisfazione supplementare per la novità stagionale Giada Priarone, che aveva già agguantato la piazza d'onore nel giro di pista individuale alle spalle di Valentina Zappa.
I PODI DEI CAMPIONATI (terza giornata)
Allievi - 400m: 1.Pedrazzoli (Udinese Malignani) 48"93, 2.Ravasio 48"98, 3.Guarnerio 49"81; 2000st: 1.Tavella (Safatletica) 6'07"89, 2.Marzetta 6'15"63, 3.Sartori 6'16"23; 110hs: (0.0) 1.Mach di Palmstein (Lib. Livorno) 13"99, 2.Bassetto 14"25, 3.Sergi 14"28; Peso: 1.Parolo (Lib. Mira) 18.36, 2.Martino 17.42, 3.Secci 16.93; 4x400m: 1.Atl. Bergamo Creberg 3'23"56, 2.La Fratellanza 1874 3'24"36, 3.Riccardi 3'26"02
Allieve - 400m: 1.Zappa (US S.Maurizio) 56"63, 2.Priarone 57"04, 3.Lazzara 57"54; 3000m: 1.Pistilli (Acis Macerata) 10'09"09, 2.Renso 10'16"76, 3.Pulina 10'20"87; 100hs: (+1.2) 1.Zuin (Vis Abano) 13"99, 2.Feudatari 14"25, 3.Latini 14"30; Triplo: 1.Moro (Italgest) 12.46 (-0.6), 2.Gallone 12.02 (+0.3), 3.Romano 11.94 (+0.1); Disco: 1.Boaro (Lib. Palmanova) 43.90, 2.Marchetti 40.53, 3.Vita 39.70; 4x400m: 1.Alba Docilia 3'57"70, 2.Cariri 3'58"23, 3.Atl. Bergamo Creberg 4'01"10
Nelle foto (Claudio Petrucci per Ufficio Stampa Fidal): il prepotente allungo della marchigiana Alessia Pistilli, decisivo per l'assegnazione del titolo dei 3000m allieve e la grinta dell'ostacolista livornese Ivan Mach di Palmstein.
http://www.fidal.it/2008/rieti03102008/Index.htm
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