Conferma Ceccarelli: 10.15 nei 100 di Ostrava
27 Giugno 2023Sempre più costante, sempre più a suo agio tra le stelle mondiali della velocità. A quattro giorni dal successo nei 100 di Chorzow che ha contribuito al trionfo azzurro agli Europei a squadre, Samuele Ceccarelli posa un altro mattoncino verso i Mondiali di Budapest, chiudendo in un prestigioso secondo posto al Golden Spike di Ostrava, in Repubblica Ceca, con il crono di 10.15 (+0.6). A battere il massese campione d’Europa indoor è soltanto il sudafricano Akani Simbine, quarto a Tokyo, un personale di 9.84, oggi vincitore con 9.98 in un pomeriggio di temperature non esattamente estive (21 gradi) che non favoriscono di certo gli sprinter. L’azzurro offre un’altra prestazione di qualità, uscendo dai blocchi con il peggior tempo di reazione (0.181) ma spingendo forte nella fase dell’accelerazione e scomponendosi meno del solito sul lanciato. ‘Cecca’ dimostra sempre più confidenza con la distanza, a due centesimi dalle precedenti due uscite, entrambe a 10.13, al Golden Gala di Firenze e agli EuroTeam in Polonia: un risultato, quello odierno, che gli consente di completare il quadro delle cinque prestazioni utili per il ranking in chiave Mondiale (il 6.47 e il 6.48 di Istanbul nei 60, e le tre prove nei 100 metri di giugno) e che gli permetterà di scalare posizioni importanti per la qualificazione iridata. Ma per il velocista dell’Atletica Firenze Marathon, nella tappa Gold del Continental Tour, c’è anche la soddisfazione di mettersi alle spalle una star globale dello sprint come il canadese oro olimpico dei 200 metri Andre De Grasse (10.21) e altri atleti di assoluto valore come lo slovacco Jan Volko (10.25), il liberiano Joseph Fahnbulleh (10.26), il canadese Jerome Blake (10.33).
CECCARELLI: “CONSISTENZA E TRANQUILLITÀ” - “Sono molto contento - commenta Ceccarelli, seguito a Ostrava da coach Marco Del Medico - non era affatto semplice fare 10.15 avendo soli due giorni di recupero dopo i 100 e la staffetta, e con condizioni climatiche non ideali. Rispetto a Chorzow la considero una gara migliore: per le sensazioni che ho avuto pensavo anche di vedere sul display un crono più basso di 10.15. Fino ai 60 metri sono stato praticamente sulla stessa linea di Simbine e ho fatto un lanciato molto più decontratto. Dopo la gara sono andato a parlare con De Grasse: gli ho detto che lo guardavo in televisione quando gareggiava contro Bolt, ai tempi non facevo ancora atletica. Mi ha sorriso, era contento delle mie parole, mi ha chiesto informazioni su quanti anni avessi. Valutando nel complesso le tre uscite di Firenze, Chorzow e Ostrava credo che ‘consistenza’ sia la parola giusta: il lavoro sta pagando. Finito questo primo blocco di gare, faremo due o tre settimane di lavoro per cercare di migliorare la decontrazione: gli Assoluti di Molfetta a fine luglio sono già in agenda, vedremo se fare anche una gara la settimana prima. La festa con la Nazionale? Devo dire che oggi mi sono sentito più tranquillo, più consapevole, con meno responsabilità addosso. Quel podio mi ha dato tanta carica”.
GRINTA BARONTINI, FABBRI 21,37 - In termini cronometrici è il secondo risultato in carriera, a sette centesimi dal primato personale di Rovereto (1:44.96 nello scorso agosto). In quanto a interpretazione della gara è probabilmente il miglior Simone Barontini di sempre: il secondo posto negli 800 in 1:45.03 è frutto di tanta grinta e di una condotta di gara lucida, a partire dalla posizione trovata ‘alla corda’, sulla scia dei migliori, senza farsi chiudere nel traffico, pronto a sprigionare le proprie energie sul rettilineo opposto a quello finale (quando prova a superare all’interno, senza successo, il sudafricano Peter Bol) e soprattutto in un sontuoso rettilineo conclusivo: è qui che si presenta al quinto posto, con ampio distacco da recuperare sui primi due, e ne esce in seconda piazza, a pari merito con il britannico Elliot Giles che si fa riacciuffare proprio sul traguardo - migliore il ‘tuffo’ del mezzofondista Fiamme Azzurre - e vicino al vincitore spagnolo Saul Ordonez (1:44.85). Un lancio da 21,37 porta Leonardo Fabbri in quarta posizione: il tentativo migliore del pesista dell’Aeronautica è il terzo, l’unico della giornata oltre i ventuno metri, sul set dello statunitense Ryan Crouser che agguanta il record del Golden Spike con un granitico 22,63. Nei 1500 metri, sesta piazza per Gaia Sabbatini (Fiamme Azzurre) con lo stagionale di 4:03.84, un crono che di fatto conferma le buone impressioni di Turku (4:03.88). Meno brillante Ludovica Cavalli (Aeronautica) oggi sedicesima in 4:10.25, nella prova dominata dalle etiopi che monopolizzano le prime tre piazze (Diribe Welteji 3:57.38, Hirut Meshesha 3:57.87, Tigist Girma 3:59.33). E l’asta con Mondo Duplantis? Miglior salto mondiale dell’anno all’aperto (6,12) poi niente da fare per lo svedese a 6,17.
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