Considerazione generali sulla rappresentativa Sarda ai campionati italiani cadetti di Jesolo. Di Pao
Pubblichiamo un intervento di Paolo Reni, Tecnico Nazionale Specialista e responsabile del Settore Salti del Comitato Regionale Sardo della Fidal. Chiusa con un buon riscontro tecnico, due medaglie, tanti bei piazzamenti e altrettanti primati personali migliorati, la spedizione della rappresentativa dell'atletica leggera sarda presente al Trofeo per regioni Kinder+Sport Cup, abbinato alla quarantesima edizione dei campionati individuali cadetti. E‘ necessario, con risultati alla mano, fare alcuni chiarimenti sulle polemiche sollevate alla vigilia di questa rassegna tricolore (polemiche che son certo continueranno ancora da parte di alcuni, per fortuna sempre più isolati e solitari). La manifestazione svolta lo scorso fine settimana allo stadio Picchi di Jesolo (Venezia) ha legittimato le scelte organizzative e tecniche dello staff federale con i raduni regionali. Tutti gli atleti che, in seguito alla partecipazione a questi raduni sono stati selezionati, hanno risposto molto bene alle aspettative di chi li ha convocati. La casualità nell'atletica è una variabile di scarsa importanza, se tanti ragazzi seguiti dallo staff federale nei raduni arrivano alle finali nazionali e riescono a migliorarsi non è certo un caso !!!!. Qualcuno dovrebbe avere l’onestà intellettuale di ammetterlo. La rappresentativa della Sardegna, che per scelta tecnica non puntava a nessun risultato di squadra, ha mostrato un gruppo unito che ha risposto a quelle che son state le scelte tecniche dello staff federale sardo. Vorrei chiarire una volta per tutte, senza ulteriori strascichi, la vicenda del bravissimo atleta Salvatore Orlando, uno dei migliori talenti giovanili dell'atletica sarda (cosa che ho ribadito a lui e ai suoi genitori, presenti a Jesolo), tenuto in grande considerazione da parte dello staff tecnico federale che lo ha regolarmente invitato ai raduni. Sabato sono accaduti due fatti che mi hanno particolarmente amareggiato e per i quali chi di dovere dovrebbe assumersi le sue responsabilità piuttosto che addebitarle ad altri: Avendo seguito tecnicamente e nella stessa gara l’altro nostro talento isolano Enrico Sorano della Tespiense di Quartu, qualificatosi brillantemente al sesto posto, ho assistito alla prestazione di Salvatore, che, nella gara più importante dell’anno dove si giocava il titolo Italiano, è stato incredibilmente lasciato solo, senza il sostegno del suo allenatore e della sua società. Per la precisione il suo tecnico lo ha seguito, ma via web dando le indicazioni per telefono ad una terza persona che si e‘ prestata all’esperimento malriuscito. Non tre nulli millimetrici (come ha sostenuto qualcuno nel suo sito), ma problemi tecnici nella rincorsa (come evidenziato nella gara precedente ad Oristano). Rispetto a questo spiacevole stato di cose richiamo nuovamente ad una assunzione di responsabilità da parte di chi si è totalmente defilato dai suoi doveri e che con la scusa di difendere l’atletica leggera sarda si è creato un alibi per nascondere le proprie mancanze. Chiudo la questione sottolineando che avrei volentieri tenuto fuori il ragazzo da questa assurda diatriba e che avrei preferito un chiarimento fra soli adulti ma considerati i numerosi attacchi subiti negli ultimi tempi mi trovo costretto a menzionare la vicenda appena descritta. Ad Orlando faccio un grande in bocca al lupo, perchè ha talento da vendere, e un consiglio: pretendi da chi ti segue le giuste competenze tecniche, appropriate al tuo valore, e in mancanza di queste la capacità di sapersi confrontare umilmente con gli altri tecnici.
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