Coppa Italia, salti in vetrina a Firenze
Scoppiettante prima giornata della Coppa Italia allo stadio Ridolfi di Firenze. Raffaella Lamera sale a 1,95 nel salto in alto, Silvia Salis lancia il martello a 70,16, Giuseppe Gibilisco scavalca i 5,70 nell'asta, e Fabrizio Donato atterra a 17,00 nel triplo. Quattro in tutto, quindi, i minimi realizzati oggi: oltre a quelli della Lamera e di Gibilisco, nell'asta lo raggiunge anche il carabiniere Giorgio Piantella (5,60) come Marta Milani nei 400 (52.77). Nelle classifiche per società, al termine della prima tornata di gare, guidano Fiamme Gialle tra gli uomini ed Esercito tra le donne.
Nei 30 gradi del caldo di Firenze si schiude la Coppa Italia. Le gare si aprono ai due estremi dello Stadio Ridolfi: da un lato la gabbia delle martelliste, dall'altro gli astisti che danno il via al loro lungo pomeriggio di salti. A Silvia Salis serve qualche lancio per mettere a punto la martellata del giorno che arriva puntualmente alla quarta prova: 70,16. Dietro la bionda genovese della Forestale che quest'anno ha già lanciato a 71,25, la toscana Elisa Palmieri (Esercito) si esalta di fronte al pubblico della sua regione migliorandosi fino a 66,53. Nell'asta, invece, l'attesa vale il risultato per Giuseppe Gibilisco (Bruni Vomano). Il primatista d'Italia entra in gara a 5,20, ma deve ricorrere al terzo salto per proseguire la sua scalata. Poi 5,40 alla seconda così come 5,55. Intanto, il carabiniere Giorgio Piantella sale a 5,60. E' il suo nuovo primato personale e una prestazione che vale il minimo per gli Europei di Barcellona. Ci prova anche lui, quindi, ad aggiungere altri 10 centimetri, ma senza fortuna. Gibilisco, invece, sfiora la misura al secondo assalto per poi averne la meglio all'ultima prova a disposizione. "Sono abbastanza soddisfatto - commenta l'astista siciliano - le vere misure devono ancora arrivare. Ho allungato la rincorsa ed è per questo che oggi ci ho messo un po' a trovare il giusto ritmo. Dovrei essere di nuovo in gara il 12 giugno a New York". Nel frattempo, sulla pedana opposta, quella dell'alto femminile, Raffaella Lamera volava verso un sogno che portava nel cuore da tempo. Una gara senza sbavature quella dell'atleta dell'Esercito, iniziata a 1,72 e con una sola incertezza a 1,81, poi un'arrampicata libera da errori fino ad 1,88. Quando ormai la vittoria è già sua, si avventura a 1,92 e lo supera alla prima. E' già primato personale, due centimetri più su dell'1,90 che a febbraio le aveva regalato il titolo italiano assoluto indoor e, soprattutto, è il minimo per la rassegna continentale in Spagna. Ma la ventisettenne bergamasca oggi ne ha ancora nelle gambe per volare più su, ad 1,95. I primi due tentativi non vanno, il terzo, però, è un arco che si avvolge intorno all'asticella e si trasforma in un urlo di gioia quando ormai Raffaella è dall'altra parte. "E' da tanto tempo che sapevo di poter fare queste misure. In mezzo, però, in questi anni, ci si sono messe tante cose, infortuni compresi. Quando oggi mi sono vista di là, ho pensato quello in cui non ho mai smesso di credere. Anche nei momenti meno belli, quando questo sport mi ha fatto versare qualche lacrima. Ovvero che se si dà tutto, alla fine si viene ripagati. L'atletica è così. Mi serviva solo la gara giusta per dimostrarlo. Ora spero di fare altrettanto il 12 giugno al Meeting di Torino". La Lamera, grazie alla performance di Firenze, diventa la quarta italiana di sempre, al pari di Francesca Bradamante, e alle spalle di Antonietta Di Martino (2,03), Sara Simeoni (2,01) e Antonella Bevilacqua (1,98).
Nel triplo maschile, il campione europeo indoor Fabrizio Donato (Fiamme Gialle) deve fare i conti con l'umore variabile del vento. La sua è una gara in crescendo. Nullo il salto d'esordio, 16,34 (-3.4) il secondo e poi, finalmente, 17 metri tondi tondi spinti da un leggero soffio di vento in più (+2.2). Secondo il carabiniere Fabrizio Schembri (16,52/+0.5) e terzo l'aviere Michele Boni (16,49/-2.2), un centimetro meglio del poliziotto Daniele Greco (16,48/-1.1). "Oggi mi sono divertito - le parole di Donato - ma ho dovuto combattere contro il vento che mi ha un po' condizionato la rincorsa, finendo per staccare dietro nel salto del 16,83 e tagliando troppo in quello di 17 metri. Ci rivediamo il 12 a Torino". Senza rivali anche Magdelin Martinez (Assindustria Sport Padova) che atterra a 13,86 (+0.5).
Spunti interessanti anche dal giro di pista dove ritorna in maniera convincente il primatista nazionale Andrea Barberi. Il quattrocentista delle Fiamme Gialle sembra aver ritrovato un nuovo slancio. E' il primo ad affacciarsi dalla sua ottava corsia sul rettilineo per chiudere con un 46.06 che lo proietta verso nuove ambizioni: "Posso fare ancora meglio - dichiara Barberi a fine gara - era il mio esordio e non avevo troppi riferimenti. Che sia l'anno giusto per ritentare il record italiano?". Al femminile, la protagonista è Marta Milani (Esercito). La soldatessa bergamasca con 52.77 ha la meglio sull'ex primatista d'Italia Daniela Reina (53.14, domani in gara negli 800) e sfiora di 5 centesimi il primato personale (52.72) stabilito a Kanuas agli Europei Under 23 del 2009. "Un po' questo risultato me l'aspettavo - commenta la Milani - e ci speravo. Ho avuto qualche piccolo problema di salute, ma ora sto meglio e spero di riuscire ad avvicinare il muro dei 52 secondi. Domani correrò anche gli 800". Debutto stagionale sui 1500, invece, per l'ottocentista azzurra Elisa Cusma. La mezzofondista dell'Esercito domina senza problemi in 4:15.23. "Un buon test - dice Elisa - per ripartire. A come è andata la stagione indoor non ci penso più. Ho voltato pagina e non mi guardo indietro. Penso all'estate e alle prossime gare, gli 800 al Golden Gala e di nuovo i 1500 a Torino". Nella prova maschile Christian Obrist (Carabinieri) conduce la gara e si impone in 3:54.05 davanti a Simone Gariboldi (Fiamme Oro/3:54.85), con il finanziere Andrea Lalli che rimonta e va prendersi il terzo posto in 3:55.33.
Nello sprint ritrova il sorriso Manuela Levorato: la primatista italiana della velocità, tornata oggi a difendere i colori dell’Italgest, corre nei 100 in 11.59 con vento nullo, davanti a Audrey Alloh (Fiamme Azzurre), 11.69, e alla forestale Giulia Arcioni, 11.72. "Sto bene e forse avrei potuto fare ancora meglio. Se però penso che era dal 2005 che non scendevo sotto l'11.60, questo è un buon segno. In agenda ora il Golden Gala o il meeting di Ginevra". La sfida maschile sul rettilineo va al finanziere Simone Collio, che sfreccia per primo con 10.34 (-0.1). Dietro a lui, in un fazzoletto, Maurizio Checcucci (Fiamme Oro), 10.46, poi Giovanni Tomasicchio (Riccardi Milano) in 10.47 e l’aviere Jacques Riparelli, 10.48. Ed anche nella 4x100 è il quartetto dei finanzieri il primo al traguardo con Cerutti-Collio-Donati M.-Cavallaro (39.61), davanti al 40.07 dell'Aeronautica senza Andrew Howe. Il campione europeo del lungo non è infortunato, ma oggi è rimasto a riposo solo in via precauzionale. Tra le donne, vittoria della staffetta della Forestale con Arcioni F.-Grillo-Arcioni G.-Giovanetti (45.02).
In apertura del pomeriggio fiorentino, le due gare sui 3000 siepi. Al femminile, la genovese Emma Quaglia (in maglia Italgest) s’impone in 10:05.41, davanti a Valentina Costanza (Esercito), in una delle sue prime esperienze sulla specialità e autrice di 10:07.78, mentre alle loro spalle la lotta è fra le più giovani, con Valeria Roffino (Fiamme Azzurre), terza in 10:28.46, che precede Giulia Martinelli, junior della Studentesca Ca.Ri.Ri. Bello sprint finale tra i maschi, con vittoria per il carabiniere Matteo Villani in 8:33.57, sul finanziere Yuri Floriani (8:34.15). Sui 100 ostacoli, si conferma ancora Marzia Caravelli (Cus Cagliari, in prestito all’Italgest): 13.34 (-0.5), come il recente risultato di Mondovì, per lasciarsi alle spalle l’eptatleta Francesca Doveri (Esercito), 13.50, e Veronica Borsi (Fondiaria-SAI), 13.55. Si esprime bene il finanziere Stefano Tedesco nella gara maschile sui 110hs: per lui 13.79 (-1.0), più di tre decimi di vantaggio su Emanuele Abate (Fiamme Oro), 14.10.
Nei lanci Chiara Rosa sfiora i 18 metri: la pesista delle Fiamme Azzurre è protagonista di una gara in ascesa, chiusa con 17.93 al quinto lancio e poi 17.99 all’ultimo. Nel disco, Marco Zitelli (Aeronautica) prevale su tutti, grazie al 60.51 ottenuto nel penultimo turno, sconfiggendo il finanziere Giovanni Faloci (59.60) e il carabiniere Hannes Kirchler, 59.36. Successo nel giavellotto per il primatista italiano under 23, Gianluca Tamberi (Fiamme Gialle), in testa alla gara sin dall’inizio: 73.82 il suo miglior risultato, davanti a Roberto Bertolini (Fiamme Oro), 70.98, e all’aviere Leonardo Gottardo, 70.53. Passerella finale con la marcia dove l'olimpionico Ivano Brugnetti porta, come da pronostico, 8 punti alle Fiamme Gialle facendo il vuoto alle sue spalle in 39:38.88 sui 10 km, così come sui 5 km delle donne fa Sibilla Di Vicenzo (Assindustria Sport Padova) in 22:25.61.
Nelle classifiche a squadre Fiamme Gialle in testa tra gli uomini con 81 punti davanti a Carabinieri (61) e Aeronautica (60). L'Esercito guida la graduatoria dei club femminili con 70 punti su Forestale (62) ed Italgest Athletic Club (59).
Alessio Giovannini
(Ha collaborato Luca Cassai)
Nella foto in alto, l'esultanza di Raffaella Lamera, in quella in basso l'astista Giuseppe Gibilisco (Giancarlo Colombo/FIDAL)
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