Coppa amara per Brugnetti: è squalifica
Giornata triste per Ivano Brugnetti a Miskolc, nella Coppa Europa di Marcia. Il campione olimpico ha concluso con una inattesa squalifica la gara sui 20 chilometri, con il verdetto dei giudici piombato sulle sue spalle quando era in testa, da solo, a poco più di 4 chilometri (due giri) al traguardo. L'azzurro, che si era presentato all'appuntamento con la rassegna continentale non al meglio della condizione, dopo i problemi fisici accusati in inverno, era come magicamente risorto sul tracciato ungherese, rispolverando la verve e la sicurezza della magica giornata di Atene. "Non so cosa sia successo - racconta Brugnetti -, non avevo ricevuto nessun rosso fino a quel momento, le tre proposte devono essere arrivate tutte insieme in quell'ultimo giro. Davvero strano. A posteriori, mi viene da dire che probabilmente ho commesso una ingenuità, strappando per andare da solo al comando. Fossi rimasto nel gruppetto, chissà, forse sarebbe finita in maniera diversa. Ma le gambe giravano a meraviglia, sentivo di poter andare via, e questo è il fatto che un po' mi consola. Certo, l'infortunio può aver fatto sorgere qualche problema di natura tecnica, ma la punizione mi sembra davvero severa". Un piccolo affronto per un campione olimpico, per giunta tra i più corretti nell'azione come Brugnetti (l'indimenticato Dordoni lo aveva soprannominato "l'elegante"). Antonio La Torre, tecnico dell'azzurro, la prende con grande fair-play: "Fa parte del gioco, recriminare non serve. La squalifica è eccessiva, è vero, ma preferisco concentrarmi sul ritorno a grandi livelli di Ivano. E' un atleta ritrovato, questa esperienza (tra l'altro, la prima squalifica della carriera) dovrà servirgli per costruire un mondiale super". Marco Sicari
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