Cusma: "Farò le indoor per scoprire i miei limiti"
Elisa Cusma Piccione è stata sicuramente una delle note più liete dell’ultima stagione su pista. Ha corso per sei volte sotto i 2:02.50, e a Rieti è finalmente scesa sotto i due minuti cogliendo un risultato di livello internazionale. Proprio quella gara è l’espressione più alta della finora giovane carriera della rappresentante dell’Esercito, un punto da cui partire. “Non è solo il tempo che mi ha soddisfatto (1:58.90, ndr) ma il fatto di essere rimasta attaccata a campionesse assolute, finalmente non le ho più viste come punti lontani e questi mi ha dato una grande felicità”. Al di là dei singoli risultati, per la Cusma quella appena passata è stata un crocevia fondamentale nella sua ancor giovane carriera perché ha messo in luce alcune sue qualità: “Innanzitutto ho dimostrato di avere una buona continuità di rendimento, inoltre sono migliorata molto a livello caratteriale e questo mi ha permesso di ottenere in tempi ristretti più risultati vicini e tutti di buon livello, fino all’exploit di Rieti che ritengo però un punto di partenza e non di arrivo. Sono solamente due anni, in fin dei conti, che faccio atletica seriamente, come un lavoro come d’altronde deve essere per chi fa parte di un Gruppo Sportivo e viene misurato in base ai suoi risultati. Vado avanti con la curiosità di chi non conosce minimamente i propri limiti”. - Dopo la chiusura della stagione che cosa ha fatto? - Ho messo da parte le scarpe da corsa, indossato quelle da ginnastica e per 25 giorni non ho minimamente pensato a correre. Sono stata in vacanza a Ischia con la Palmas e ho ripreso la preparazione solo a fine ottobre. Proprio per il fatto che la corsa è un lavoro, era giusto staccare completamente la spina. - Rispetto allo scorso anno, la sua preparazione cambierà? - Sicuramente, proprio prendendo a spunto quanto fatto quest’anno sapendo che è stato una tappa di passaggio. Devo lavorare molto sul lattato, su tipi di allenamenti che non ho ancora fatto, inoltre devo aumentare il lavoro aerobico. C’è molto da fare, ho già iniziato e in questo periodo sono già fortemente impegnata, anche perché intendo fare bene la stagione indoor. - Con quali obiettivi? - Le gare al chiuso non le ho quasi mai fatte, nel 2006 sono state le primissime esperienze, ma devo imparare tante cose e sicuramente ho enormi margini di miglioramento. A gennaio è previsto uno stage di allenamento in Sudafrica, al ritorno mi dedicherò alle gare della stagione invernale con l’obiettivo di fare un buon Europeo, ma soprattutto di scoprire i miei limiti. - La vedremo ancora sui 1500 metri? - Sì, ma come nel 2006 senza una preparazione specifica, anche se sono convinta di potermi migliorare sulla distanza. Io comunque sono e mi sento ancora un’ottocentista, più avanti li preparerò con attenzione anche perché credo di avere le caratteristiche giuste per i 1500, ma per ora voglio continuare sul doppio giro di pista. - Dove nel 2007 dovrebbe trovarsi di fronte Daniela Reina: si profila una bella rivalità… - In pista sicuramente, ma Daniela è una bravissima atleta, molto gentile nel gruppo, non abbiamo avuto grandi opportunità per frequentarci ma ne ho un’ottima impressione. Anche lei ha grandi margini di miglioramento e sicuramente caratteristiche diverse dalle mie: lei è più veloce, io sono più una mezzofondista classica, comunque con l’elasticità come mia principale connotazione tecnica, tanto che le mie vittorie le ho sempre ottenute nel finale grazie proprio a questa elasticità di base. - Che cosa si aspetta dal 2007? - Ci sono tanti appuntamenti di cartello ma a me quello che interessa è solamente andare forte, sempre più forte di quanto ho fatto la volta precedente. Gabriele Gentili Nella foto: Elisa Cusma Piccione agli ultimi Europei di Goteborg (foto Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)
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