Daegu, Meucci e i 10000 mondiali
E' appena sceso dall'aereo che lo ha riportato nella sua Pisa. Il bronzo europeo dei 10000, Daniele Meucci ieri sera era a Catania dove è stato protagonista di un bel terzo posto al Trofeo Sant'Agata. "Questa gara è stata un buon test - commenta l'atleta dell'Esercito - e mi sono divertito. Gli avversari, tra l'altro, erano di assoluto rispetto. Sono arrivato a 6 secondi dal vincitore, il keniano Bett Kipkoech, nel 2008 iridato junior dei 10000, e dietro mi sono lasciato campioni come Edwin Soi e Serhiy Lebid. Sono soddisfatto perchè è il segno che gli allenamenti - vengo da un periodo di preparazione ad Andalo - stanno dando i loro frutti". Il 25enne toscano per la rassegna iridata è convocato anche sui 5000 in virtù del 13:24.94 corso a luglio a Barcellona.
I 10000 quest'anno ti hanno già portato ad un grosso miglioramento.
"Sinceramente non mi aspettavo proprio quel 27:44.50 a Birmingham. Ha sorpreso me e il mio nuovo allenatore Massimo Magnani. Sapevo di essere in condizione e di poter valere il personale, ma non credevo di poter arrivare subito ad un progresso di oltre 24 secondi. Nuovo tecnico ed anche un nuovo modo di lavorare che stiamo mettendo a punto, conoscendoci meglio giorno dopo giorno, ma a quanto pare se ne stanno già vedendo i risultati. Per adesso il mio futuro è in pista. Ho capito che si tratta di una dimensione dove ho margini ancora da esplorare".
Nel 2010 la medaglia in volata di Barcellona.
"E' stato un traguardo importante, ma anche una responsabilità a cui tenere fede e un punto di partenza per la mia carriera. La tengo con me, ma non voglio pensarci quando sarò a Daegu. Il Mondiale è un altro pianeta con atleti fortissimi. Non credo ancora di essere al loro livello, ma ho la voglia di esserci e di metterci tutto quello che ho in corpo. Non ho idea di che gara potrà essere. Se, però, un campione come Bekele alla fine ha scelto di esserci, vuol dire che sente di esserne all'altezza. Per tutti poi ci saranno dei fattori influenti come l'alto tasso di umidità e, nel mio caso, il fuso orario. E' la prima volta che mi trovo a fare i conti con il jet lag. Partirò domani (venerdì 19) e la mia gara è il 28 agosto. Speriamo di riuscire a smaltirlo al meglio".
E la laurea?
"Se non fossi stato totalmente assorbito dall'impegno per fare il minimo per Daegu, mi sarei già laureato in luglio. Ma, a questo punto, penso che completerò il mio corso di studi in Ingegneria dell'automazione ad ottobre. Ho preparato una tesi su un algoritmo applicato a robot marini in acqua. Si tratta di macchine, finora utilizzate nell'ambito della ricerca scientifica, in grado di poter svolgere determinate funzioni in maniera autonoma".
Prospettive per Daegu?
"Non dico nulla. Lasciatemi scendere in pista, fare la mia gara e spero di tornare a casa felice".
a.g.
IL KENYA REGNA AL TROFEO SANT'AGATA - Il Trofeo Sant'Agata di Catania ha incoronato mercoledì sera in notturna l’iridato junior 2008 dei 10.000, il keniano Josephat Bett Kipkoech. La classica siciliana che - dal 1960 ad oggi può vantare un albo d'oro costellato di grandi campioni - ha entusiasmato gli oltre ventimila spettatori che hanno assistito all’evento inserito nell’ambito dei festeggiamenti alla patrona cittadina. E oltre al successo di forza di Bett che ha preceduto il connazionale Omari, la nota positiva arriva proprio dall’azzurro Daniele Meucci, vincitore nel 2010 e quest'anno terzo. Il toscano dell'Esercito, dopo essersi staccato ai primi attacchi dei keniani, nell’ultimo dei nove giri in programma per un totale di 11,7 km, ha dato mostra di una grande forma con un finale che l’ha portato a ridosso dei primi ma soprattutto gli ha permesso di precedere atleti come l’etiope Sahle, il keniano Soi, bronzo olimpico sui 5000 a Pechino 2008, e l’ucraino, pluricampione europeo di cross, Lebid che a Catania aveva vinto nel 2003. Nono posto per il maratoneta azzurro Ruggero Pertile.
ORDINE D'ARRIVO - 48° Trofeo "Sant'Agata" (11,7 km): 1. Bett Kipkoech (Ken) 36'14"; 2. Matebo Omari (Ken) 36’17"; 3. Daniele Meucci (Esercito) 36'20"; 4. Sahle (Eti) 36'21"; 5. Edwin Soi (Ken) 36’54"; 6. Serhiy Lebid (Ucr) 36'55"; 7. Julius Rono (Ken) 37'14"; 8. Batpiste Simukeka (Rua) 37'16"; 9. Ruggero Pertile (Assindustria Sport Padova) 37'18"; 10. Edward Kiptanui (Ken) 38'16".
(ha collaborato Lorenzo Magrì)
Nella foto in alto, l'azzurro Daniele Meucci (Giancarlo Colombo/FIDAL); sotto, Meucci in gara al Trofeo Sant'Agata di Catania (foto Organizzatori)
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