Dal Molin ''Ora più leggero''
19 Luglio 2014La seconda giornata dei Campionati Italiani Assoluti di Rovereto attraverso le parole dei protagonisti. La rassegna tricolore è in scena allo Stadio della Quercia da venerdì 18 a domenica 20 luglio. (A questo LINK la cronaca delle gare)
TV e STREAMING - I Campionati Italiani Assoluti di Rovereto saranno trasmessi in diretta su RaiSport 2 secondo il seguente programma orario: sabato dalle 20:15 alle 22:45 e domenica dalle 19 alle 21:30. Negli stessi orarai anche in STREAMING al seguente LINK: http://ow.ly/zl95P
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VIZZONI L’ORGOGLIO DI ESSERCI - “Per me i Campionati Italiani sono, da sempre, la gara più importante dell’anno. Deve essere così, sono la vetrina dell’atletica e tutti dovremmo onorarla. Aggiungo che li ho sempre vinti, e mi scoccerebbe non poco vedere un altro indossare la maglia Tricolore. Negli ultimi giorni non ho potuto lanciare – niente di serio, un problema sciocco all’alluce – ma non mi sarei mai perso gli Assoluti. Nei lanci italiani mancano ancora gli acuti ma quest’anno c’è stato un buon movimento. La strada che si è intrapresa, quella dei raduni, mi sembra giusta: io sono cresciuto in collegiale, e ho imparato a fare l’atleta guardando come la vivevano i “vecchi”… il raduno è un’opportunità di crescita per questi ragazzi. Ieri nel martello femminile ho visto in azione due allieve che mi sono piaciute molto: Lucia Prinetti Anzalapaya e Sara Fantini (figlia di Corrado, finalista nel peso ad Atlanta 1996 ndr). Ovviamente hanno ancora grossi margini da ogni punto di vista, a partire da quello tecnico. Ma per personalità, dentro e fuori la pedana, e mezzi fisici mi riempiono di fiducia.
CARICA JEMAI - Sara Jemai (Esercito), giavellotto: "Il primato personale (56,55 ndr) fatto a Padova mi ha caricata moltissimo. Non mi accontento, avrei voluto rifarlo già oggi ma non ne ho avuto la possibilità, avendo centrato la qualificazione al primo lancio. Ho voglia di gareggiare, e sono felice di aver a disposizione altri sei lanci per migliorarmi! L'obiettivo? Per prima cosa aggiungere al mio PB i 33 centimetri che mancano alla Miglior Prestazione Italiana Under23. Ma un metro in più sarebbe perfetto!".
PEDROSO TEST EUROPEO - Yadisleidy Pedroso (Aeronautica), 400 hs: “È stato un buon allenamento. Questi Assoluti per me sono una simulazione su più turni, anche se gli orari non sono simili a quelli degli Europei. Qui a Rovereto stranamente ho sofferto molto il caldo, che di solito preferisco. Nella prima parte di gara ho tenuto la mia ritmica, rilassandomi solo un po’ negli ultimi ostacoli.
In finale vorrei provare a fare un crono rilevante, mi servirà come test in vista di Zurigo che è l'appuntamento centrale del mio 2014”. Eusebio Haliti (Esercito): "Sono parecchio dispiaciuto: dopo il meeting di Lignano (51.07 ndr) ho avuto un problema abbastanza importante al bicipite femorale sinistro e non ho ancora recuperato del tutto. Oggi negli ultimi ostacoli il fastidio si è fatto sentire... se penso a tutto quello che ho fatto per rimettere nei giusti binari questa stagione, dopo i cinque mesi di stop, mi sento davvero mortificato. Ora devo ragionare con attenzione e decidere come sia meglio proseguire".
SCHEMBRI IN CERCA DI RISCATTO - Fabrizio Schembri (Carabinieri), triplo: “Sto avendo una stagione complicata. Ho inanellato una serie di gare senza brillare, e questo a lungo andare mi ha tolto un po’ di fiducia. Tecnicamente mi manca sempre qualcosa. La ricetta? Devo ritrovare i meccanismi e anche un pizzico di cattiveria, tornare a saltare in modo più aggressivo come lo scorso anno, quando magari pensavo meno alla tecnica ma ci mettevo più cuore. E alla fine ho realizzato una fra le mie migliori stagioni. La condizione c’è, devo solo tirarla fuori. Della gara di oggi non posso dirmi scontento, considerando che ho lasciato quasi mezzo metro alla battuta”. Daniele Cavazzani (Studentesca CaRiRI): “Sto molto bene, la condizione è in crescita e sento di poter fare delle belle cose. A cominciare dal personale, ma senza accontentarmi”.
TAMBERI PER TORNARE IN QUOTA - Gianmarco Tamberi (Fiamme Gialle), alto: “La condizione fisica è buona, ma nelle ultime uscite ho pagato le mie incertezze tecniche con risultati non all’altezza. Ho bisogno di gareggiare con continuità, per ritrovare un equilibrio e tornare a salire. Rivoglio le mie misure. Negli ultimi anni ho avuto tanti problemi fisici che mi hanno impedito di allenarmi con costanza, e sicuramentelo sto pagando. Ma sono convinto che, se riuscirò a sistemare alcuni dettagli, già qui a Rovereto potrò salire in alto”.
DANIELE SECCI, CANCELLARE BRAUNSCHWEIG – Daniele Secci (Fiamme Gialle), peso: “In Coppa Europa ho avuto una brutta controprestazione, ma ho capito il motivo e questo è importante. A Braunschweig ho voluto strafare in riscaldamento, e poi nei lanci di gara, un’ora e mezza dopo, ero completamente scarico. In pratica mi è mancata l’esperienza per gestire una gara così importante, in nazionale assoluta e fra i migliori al mondo. Oggi in finale voglio tornare a lanciare lungo, sulle mie migliori misure. Mi serve fiducia nelle mie capacità, regolarità nei risultati”.
ANCORA MALAVISI CONTRO BRUNI – Sonia Malavisi (Fiamme Gialle), asta: “Ho interpretato la qualificazione come se fosse un allenamento, un’occasione per conoscere la pedana. In finale ci sarà la solita sfida fra me Roberta Bruni, ormai un classico. Ci troviamo spesso in gara, e ne siamo entrambe felici: è un grande stimolo avere un’avversaria ad alto livello”. Roberta Bruni (Forestale): “Cosa mi aspetto? Non voglio dir nulla, ma nei miei pensieri ci sono gli Europei, dove voglio saltare alto. Io e Sonia abbiamo la fortuna di abitare non lontane, per cui è naturale e stimolante trovarsi spesso in pedana. È uno sprone a cercare sempre di migliorarsi”.
DAL MOLIN, DEBUTTO VELOCE - Paolo Dal Molin (Fiamme Oro), 110 hs: “Mi sono tolto un peso enorme dalle spalle! Ora posso correre più leggero... Ho ripreso ad allenarmi da due settimane, dopo i problemi fisici all'anca che mi hanno tenuto fermo ai box.
L’obiettivo di questi Assoluti, concordato con il mio allenatore, era buttarsi in gara, fare il punto della condizione, provarsi sui tre turni. E dare una dimostrazione di efficienza in modo da poter lavorare con serenità nelle tre settimane che mancano agli europei. Lo consideravo un passaggio, e invece è arrivato subito un grande tempo, quasi senza che me ne accorgessi. Bene, mi carica per la semifinale e soprattutto in vista di Zurigo”. Hassane Fofana (Fiamme Oro): "Primato personale, non mi lamento! Non me l'aspettavo, onestamente non me ne ne sono nemmeno accorto. Ora devo concentrarmi sulle semifinali e recuperare bene". Ivan Mach di Palmstein (Fiamme Gialle): "Un centesimo in meno e sarei sceso sotto i 14 secondi... mi mangio le mani! Ma ho altri due turni per riuscirci. Finalmente ho fatto una gara equilibrata, senza strafare e senza perdere l'assetto negli ultimi tre-quattro ostacoli".
DETERMINAZIONE DERKACH - Dariya Derkach (Aeronautica), triplo: “Una volta tanto il mio primo salto è stato buono, e non ho avuto bisogno di altri tentativi. Mercoledì ho cambiato il piede di stacco, tornado alla formula che usavo fino al 2011. Evidentemente è stato un azzardo che ha funzionato. Obiettivi? Vorrei tornare ad esprimermi ai miei migliori livelli, perché in questa stagione ancora non sono riuscita a farlo. Diciamo che… fra tre settimane non vorrei essere in vacanza! Penso in particolare al triplo: i 14 metri sono sempre nella mia testa, è un traguardo che inseguo da tanto e che ancora non ho raggiunto. Nel lungo mi sento meno a mio agio, ancora non ho trovato i meccanismi giusti. Sarà una gara non facile, in cui sarà necessario combattere fino in fondo”.
DISCO, GRUPPO IN CRESCITA - Hannes Kirchler (Carabinieri), disco: “Questa è forse la mia stagione migliore, più buona anche di quella 2007- quando ho fatto il primato personale di 65,01 – perché molto regolare. Ho gareggiato molto e in ogni occasione sono riuscito ad esprimermi sui miei livelli, con una media-risultato molto soddisfacente. Una qualificazione europea può diventare imprevedibile, spesso è accaduto che grandi big siano ‘caduti’ senza riuscire a qualificarsi per una finale per cui erano favoriti. Non voglio fare previsioni né pormi limiti, di certo se a Zurigo riuscissi a fare il mio miglior risultato dell’anno (63,33 ndr) sarei contento. Mi sento cresciuto, più sicuro e regolare, e questo mi dà fiducia anche in vista di Zurigo. Il raduno negli Stati Uniti è stata un’esperienza splendida e utilissima, che ha posto le basi per queste misure. Allenarsi con i grandi fa diventare grandi”. Federico Apolloni (Aeronautica) “Quest’anno ho superato per la prima volta i 60 metri e mi piacerebbe confermarli anche qui, nell’appuntamento che per me è il più importante della stagione. Essere in pedana con i miei amici è uno stimolo in più, insieme quest’anno – e grazie a Diego Fortuna – abbiamo ricreato un gruppo importante che ci ha permesso di crescere e imparare. Il grande lavoro fatto in raduno è stato fondamentale, compreso quello fatto negli Stati Uniti con Mac Wilkins (campione Olimpico del disco a Montreal ’76, il primo nella storia a superare i 70 metri ndr). Confrontarsi con i migliori è indispensabile epr crescere”. Giovanni Faloci (Fiamme Gialle): “Spero di far bene in finale e anche in maglia azzurra. Questo è un grande gruppo, il lavoro in raduno è stato tanto e produttivo. Le qualificazioni non sono mai scontate, specialmente se sono di mattina”.
a.c.s.
Hannes Kirchler (Foto Colombo/FIDAL)
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