Daniele Greco e l'Europa vista da 17 metri
Il neo campione europeo under 23 Daniele Greco si racconta a poche ore dalla sua vittoria a Kaunas. "Che gara! - dichiara il triplista salentino - ho avuto qualche brivido nei primi tre salti. Salto dopo salto uscivano cose buone, ma mai tutte insieme. Si trattava solo di trovare la combinazione giusta. Al quarto salto ho sentito un po' di stanchezza, poi al quinto quando ho fatto quel nullo millimetrico, ma lunghissimo, già oltre i 17 metri ho pensato che forse avevo sprecato il mio salto migliore. A quel punto mi sono concentrato. E ho raccolto tutte le energie che mi restavano in corpo. Non potevo sbagliare. Non potevo andarmene da qui solo con un 16,46. Quando sono atterrato nella sabbia, nemmeno mi ero accorto di quanto avessi saltato. Poi, ho guardato il mio tecnico Raimondo Orsini e il resto della squadra che esultava in tribuna. 17,20! Non ci posso credere. Sapevo di valere queste misure, ma era importante farle in questa occasione. Volevo una medaglia. A tutti i costi. Anche per onorare i tanti sacrifici fatti per arrivare fin qui e a questo livello."
A 20 anni, hai praticamente riscritto tutti i primati nazionali juniores e promesse e sei diventato il quinto triplista italiano di sempre. Che effetto fa?
"E' un bell'effetto, ma c'è ancora tanto lavoro da fare. Fabrizio Donato è il mio riferimento e per il momento, in fatto di misure, è davvero inarrivabile. Ne riparliamo, semmai per Londra 2012..."
E com'è l'Europa vista da 17 metri?
"E' sicuramente un'altra prospettiva. Anche qui, sulla carta c'erano avversari molto ben accreditati e fisicamente più impostati sulla forza. La mia vera arma è sempre stata la velocità. Ed anche stavolta ho dimostrato che può essere la chiave giusta per saltare lontano."
E adesso i Mondiali di Berlino...
"Sì, dopo il 16,83 indoor (minimo B) degli Assoluti di Torino, ho riconfermato il minimo di partecipazione, superando addirittura quello A di 17,10 m. Ora punto tutto sui Mondiali. La cosa principale sarà riuscire a rifare quello che ho fatto qui."
Cos'altro ti porti a casa da Kaunas, oltre alla medaglia d'oro?
"Un regalo per la mia ragazza Francesca. Si tratta di un paio di ciabatte con le coccinelle. Le avevo promesso un piccolo pensiero se fosse andata bene la gara. Speriamo che quelle coccinelle ora portino fortuna anche a me!"
Alessio Giovannini
Nella foto in alto l'esultanza di Daniele Greco. Nella foto in basso la stretta di mano con il tecnico Raimondo Orsini e lo staff della Nazionale azzurra (Giancarlo Colombo per Omega/Fidal)
- La scheda di Daniele Greco
- La cronaca dell'ultima giornata di gare da Kaunas
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