De Luca: "La gara che volevo"
Dopo l'ottavo posto mondiale con il primato personale Marco De Luca ha una contentezza che gli si legge in faccia: "Stavo benissimo e ho fatto una gara meravigliosa, quella che volevo fare con due metà cronometricamente uguali di 1h53:15. Quando ho capito che davanti si stava andando troppo forte, ho fatto il mio ritmo marciando praticamente da solo. Le condizioni ambientali erano per quelle ideali per me, visto che non sopporto troppo bene il caldo. Per questo risultato dico grazie al mio tecnico Patrizio Parcesepe che con la sua presenza sul percorso mi è stato di grande aiuto e lo dedico a mia moglie Claudia e alla bambina che stiamo aspettando. Si chiamerà Sofia e nascerà a dicembre. Adesso vacanza e poi semmai ad ottobre i Campionati Italiani".
Meno contento Diego Cafagna: "Il clima era buono, solo che il percorso era forse troppo muscolare per le mie caratteristiche. Ne ho risentito tantissimo. D'intesa con il mio tecnico Visini, vista la mia buona condizione fisica, pensavamo che questa potesse essere l'occasione giusta per fare il primato personale. L'avevo promesso anche a mio figlio Thomas di 3 anni. Non ci aspettavamo gli australiani subito davanti a tirare in quel modo e tantomeno un podio del genere".
Giudizio unanime sulla gara di Alex Schwazer: "Purtroppo sono cose che in una 50 km possono accadere. Lui è senza dubbio il più forte di tutti ed avrà presto modo di rifarsi".
a.g.
Nella foto in alto, l'esultanza di Marco De Luca; in quella in basso Diego Cafagna (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)
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