Diamond League: Ali terzo a Stoccolma

02 Giugno 2024

A pochi giorni degli Europei di Roma, lo sprinter corre i 100 in 10.19 con un metro di vento contrario, Dosso è quarta in 11.23 (-0.8). Riva si conferma nei 1500 con 3.33.87, Meslek 3:34.69, Vissa 4:03.36

Chituru Ali terzo, Zaynab Dosso quarta: buoni piazzamenti azzurri a Stoccolma nella settima tappa della Wanda Diamond League, quando ormai è tutto pronto per gli Europei di Roma al via venerdì prossimo (7 giugno). In Svezia, al Bauhaus-Galan, il vento contrario non è amico dei velocisti sui 100 metri e appesantisce i tempi: Ali corre in 10.19 (folata di -1.0) ed è molto vicino a due sprinter di valore come il camerunense Emmanuel Eseme (10.16) e lo statunitense Kyree King (10.18). Dosso è quarta con 11.23 (-0.8) alle spalle della gambiana Gina Bass (11.15), dell’ivoriana Marie-Josée Ta Lou (11.16) e della statunitense Brittany Brown (11.18). Nei 1500 metri si conferma Federico Riva (3:33.87), terzo nella gara che non assegnava punti Diamond, mentre è sesto Ossama Meslek con 3:34.69. Al femminile, in gara Diamond, decima piazza per Sinteyehu Vissa (4:03.36). Nei 400 ostacoli Ayomide Folorunso si esprime in 55.99 (sesta), nella prima uscita stagionale dell’olandese Femke Bol (53.07), tra le più attese di Roma 2024 insieme all’astista svedese Armand Duplantis che salta 6,00 e poi sfiora per due volte il record del mondo a 6,25. Tutto rimandato allo stadio Olimpico dove cercherà l’oro e il primato il 12 giugno.

100 - Il vento non agevola gli sprinter allo stadio Olimpico di Stoccolma: sul crono pesa un metro di brezza contraria (-1.0). Ma un 10.19 fatto così può infondere soltanto ottimismo a pochi giorni dalla serata europea di sabato 8 giugno: Chituru Ali (Fiamme Gialle) è per la prima volta sul ‘podio’ della Diamond League con un bel terzo posto, alle spalle del camerunense Emmanuel Eseme (10.16) e dello statunitense Kyree King (10.18), entrambi con primati personali da 9.96, e davanti a velocisti di un certo calibro come il giamaicano Ryiem Forde (10.22) e il giapponese Hakim Sani Brown, 10.28 a tre giorni dal 9.99 di Oslo. “Ho avuto buone sensazioni sul lanciato - racconta l’azzurro che quest’anno ha corso in 10.01 ventoso e 10.06 regolare - mentre nell’accelerazione si poteva far meglio. L’obiettivo era mettere a posto alcuni aspetti tecnici e fare buon piazzamento: ci sono riuscito! Ora mi immagino un super Europeo, andremo lì belli carichi”. Tra le donne, per due terzi di gara Zaynab Dosso (Fiamme Azzurre) è praticamente in linea con tutte le più forti: sul display esce un 11.23 che considerato il vento contrario di -0.8 non è affatto da buttare per la sprinter azzurra, quarta in un pomeriggio in cui ‘temponi’ non se ne vedono. Vince in 11.15 la gambiana Gina Bass (che un paio di settimane fa è sfrecciata in 10.93), seconda l’esperta ivoriana Marie-Josée Ta Lou (11.16), terza la statunitense Brittany Brown (11.18). “Mi è mancato il finale - commenta l’azzurra, primatista italiana con l’11.02 di Savona, oggi al debutto assoluto nel circuito della Diamond League - Ero venuta per cercare sensazioni buone e in parte le ho trovate ma il tempo non rispecchia il mio stato di forma. In questa settimana cercheremo di trovare un po’ di brillantezza, a Roma sarà bellissimo, gli Europei in casa non ci sono tutti i giorni”.

1500 - Corre per la terza volta in un mese a 3:33, a conferma del nuovo livello raggiunto da Federico Riva (Fiamme Gialle) che a Stoccolma, in una gara che non assegnava punti per la Diamond League, chiude al terzo posto con 3:33.87 a tre decimi abbondanti dal 3:33.53 con cui martedì ha trionfato a Ostrava e non lontano dal 3:33.71 di Decines a inizio maggio. Il mezzofondista romano, piuttosto indietro fino al penultimo rettilineo, attende il tratto finale per sfoggiare il suo cambio di ritmo, e dalla nona posizione riesce a rimontare fino alla terza piazza nei duecento metri conclusivi, arrivando quasi a riprendere il tedesco Robert Farken (3.33.53, iscritto a Roma 2024) e l’irlandese Luke McCann (3.33.66). È sesto Ossama Meslek (Esercito) con 3:34.69 a due centesimi dallo stagionale. Anche lui sarà allo stadio Olimpico, con Riva e con il neo primatista italiano Pietro Arese, terzetto azzurro che può ben figurare negli Europei di casa. Al femminile, centra il primato stagionale Sintayehu Vissa (Atl. Brugnera Friulintagli) decima al rientro in Europa dagli Stati Uniti con un incoraggiante 4:03.36. La mezzofondista friulana perde qualche metro nell’ultimo giro ma la condizione è in crescita, in un contesto di ottima levatura nel quale non era semplice restare a contatto con il gruppo delle big: vince la britannica Laura Muir con 3:57.99.

OSTACOLI - La “prima” dell’anno di Femke Bol nei 400 ostacoli vale 53.07, un tempo che potrà frantumare già a partire dagli Europei di Roma. Scappa via a tutte le altre dal penultimo ostacolo ed è irraggiungibile per il terzetto giamaicano Clayton (53.78), Knight (54.62) e Russell (54.99). Lieve progresso per la primatista italiana Ayomide Folorunso (Fiamme Oro), oggi sesta dalla seconda corsia con 55.99 dopo il 56.06 di Oslo. 

ROMA VI ASPETTA! - Stanno arrivando nella Capitale, tra qualche ora saranno a Roma (Bol già nella serata di lunedì) per lo show degli Europei. Uno su tutti: Mondo Duplantis. Anche oggi, davanti al pubblico di casa, lo svedese supera tranquillamente i 6,00 e mette in serissima discussione il suo record del mondo di 6,24, sfiorando per almeno due volte il bersaglio a 6,25 (secondo e terzo tentativo), con l’asticella che balla e poi cade. La speranza è che possa riprovarci all’Olimpico regalando qualcosa di memorabile nella serata di mercoledì 12 giugno. Parte da un successo a quota 2,00 la stagione outdoor dell’ucraina Yaroslava Mahuchikh nell’alto. Nel disco, il lituano primatista del mondo Mykolas Alekna primeggia con 68,64.

WORLD LEAD SIEPI E 800 - Migliore prestazione mondiale dell’anno per l’etiope Lamecha Girma (8:01.63) nei 3000 siepi. World lead anche per l’algerino Djamel Sedjati (1:43.23) negli 800 metri. È un assolo quello del brasiliano Alison Dos Santos nei 400 ostacoli (47.01). Due metri di vento in faccia frenano la giamaicana Shericka Jackson nei 200 (22.69). Nel triplo 14,67 (+1.4) per la cubana Leyanis Perez. Cifra tonda nel peso (20,00) per la statunitense Chase Jackson, due centimetri meglio della canadese Sarah Mitton (19,98).

naz.orl.

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