Dieci secondi da junior

07 Maggio 2013

I protagonisti della storia "under 20" dei 100 metri maschili. Da Boldon a Obikwelu, da Brown a Lemaître, fino a Gemili e Kiryu

di FIDAL

L'exploit del 18enne velocista giapponese Yoshihide Kiryu, che ha eguagliato pochi giorni fa il record mondiale junior dei 100 metri in 10"01, offre spunto per rivisitare brevemente numeri, imprese e gare più interessanti di atleti di categoria under 20 sulla distanza classica della velocità pura. Iniziamo dai numeri: curiosamente, sia Kiryu che l'altro detentore del primato mondiale junior, il trinidegno Darrel Brown, non hanno fermato il cronometro a 10"01 in una finale, ma in un turno preliminare. Per Kiryu, la batteria dell'Oda Meeting di Hiroshima, per Brown il quarto di finale del campionato del mondo di Parigi Saint-Denis del 2003, dove l'allora 18enne di Trinidad riuscì a salire sul podio nella finale più "lenta" della storia iridata, vinta da Kim Collins in 10"07, ma anche più incerta (Brown e il britannico Campbell a un centesimo). Inoltre, un altro atleta di 18 anni è stato capace di correre in 10"01, lo statunitense Jeff Demps, che riuscì nell'impresa durante i Trials Olimpici 2008, anche lui in un quarto di finale. La prestazione di Demps, tuttavia, non è stata mai ratificata come primato mondiale eguagliato, ancorché riconosciuta come primato nazionale junior statunitense.

Nella storia dei 100 metri junior, il miglior risultato europeo appartiene al francese Christophe Lemaître, che detiene il record continentale di 10"04 dall'Europeo di categoria disputato nel 2009 a Novi Sad.

Lo scorso anno, il britannico con origini medio-orientali Adam Gemili ha quasi eguagliato il francese, vincendo in 10"05 la finale dei Mondiali junior di Barcellona. Il miglior momento "azzurro" della specialità coincide col record italiano di 10"25 realizzato dal romano Pierfrancesco Pavoni nella finale europea assoluta di Atene '82, battuto dal solo tedesco orientale Emmelmann.

Campionati Mondiali junior: un viatico per una carriera di livello mondiale, ma anche no. Nelle quattordici edizioni disputate a partire dal 1986, i soli Ato Boldon (Trinidad) e Francis Obikwelu (portoghese nato in Nigeria) hanno saputo ritagliarsi spazi importanti nella carriera "senior" dopo aver vinto un titolo mondiale junior. Per entrambi, un argento olimpico (Boldon a Sydney, Obikwelu ad Atene), ma se lo sprinter di Trinidad può vantare anche il bronzo olimpico di Atlanta e un bronzo mondiale (Göteborg), Obikwelu ha ottenuto soddisfazioni da oro solo nel contesto europeo (due ori sui 100 a Monaco e Göteborg, dove vinse anche i 200).

Degli altri campioni mondiali junior emersi anche tra i "grandi", un gradino al di sotto di Boldon e Obikwelu, c'è il piccolo sprinter statunitense Andre Cason, argento mondiale a Stoccarda, e appunto Darrel Brown, argento a Parigi.

Eccellenti carriere, ma senza medaglie importanti nei 100 metri olimpici e mondiali, invece, per altri campioni del mondo junior, i nigeriani Davidson Ezinwa e Deji Aliu, e per i britannici Malcolm e Lewis-Francis. Assai meglio, invece, quanto fatto in seguito da due sprinter capaci di cogliere solo la medaglia di bronzo iridato junior, cioè il giamaicano Yohan Blake, di cui ogni angolo del pianeta conosce la faccia e il talento, e il francese Vicaut, che ha recentemente vinto il titolo europeo indoor sui 60 metri. In ambito azzurro, non si può dimenticare il bronzo conquistato dal siciliano Francesco Scuderi nella rassegna iridata junior di Sydney '96, in occasione della vittoria di Obikwelu, allora nigeriano. Per Ezinwa anche un altro dato: un suo 10"05 (inferiore all'allora primato ufficiale di 10"07 dello statunitense Stanley Floyd) ottenuto in Nigeria all'età di 18 anni non poté essere ratificato come record mondiale junior per l'assenza dell'anemometro.

Per finire, alcune curiosità legate ai numeri e agli eventi: due soli atleti di categoria junior sono riusciti a scendere sotto i 10 secondi, ovviamente con vento oltre la norma. Si tratta degli statunitensi Leonard Scott, che beneficiò di un tornado misurato a +7.1 metri al secondo per correre in 9"83 nelle Sea Ray Relays di Knoxville del 1999, e di Walter Dix, che nel 2005 corse in 9"96 alle Texas Relays di Austin con un ausilio ventoso di 4,5 metri al secondo, ma che poche settimane dopo, in una fase regionale dei campionati universitari, migliorò il primato nazionale junior in 10"06. Anche il britannico Mark Lewis-Francis vanta un tempo sotto i 10 secondi, ottenuto in un quarto di finale dei Mondiali di Edmonton, ma al suo 9"97 non seguì il protocollo di omologazione perché l'anemometro fece dei poco graditi capricci in tutte e cinque le batterie dei quarti.



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