Doha: Legnante sigillo vincente

31 Ottobre 2015

L'azzurra conquista l'oro nel getto del peso ai Mondiali Paralimpici, De Vidi quarto nei 400 metri. L'Italia conclude la rassegna iridata in Qatar con 4 medaglie (2 ori, 1 argento e 1 bronzo).

Anche all’ultima giornata dei Mondiali Paralimpici di Doha l’Italia tira fuori dal cappello un’altra magia, questa volta per mano (e braccio) diAssunta Legnante. La lanciatrice napoletana non vedente, già protagonista di memorabili successi da normodotata e ora da atleta paralimpica, travolge le avversarie nel getto del peso F11/12 e si mette al collo la meritata medaglia d’oro.

La vera sfida quest’oggi era quella di difendere il titolo iridato, ma soprattutto di dimostrare di essere sempre la migliore nonostante tutto. A causa di una stagione travagliata e condizionata da problemi alla schiena, alla vigilia della finale la primatista mondiale aveva già deciso di lanciare da ferma ed il suo marchio di fabbrica l’ha lasciato lo stesso. 

In gara, il primo tentativo a 12,92 metri la proietta subito al vertice della classifica in seconda posizione, mentre con il successivo da 13,70 blinda in cassetta di sicurezza il metallo più pesante. Il terzo sarà un nullo, il quarto un buon 13,25, al quinto rinuncia, mentre l’ultima misura di 14,02 la realizza con la traslocazione. È il secondo oro per l’Italia dopo quello ottenuto da Martina Caironi sui 100 T42 e la seconda slot diretta per le Paralimpiadi di Rio del 2016.

La Legnante rivela: “Ho provato il sesto lancio con il gesto completo perché era una sicurezza in più per me. È stata una bella gara, tirata, forse è la prima volta in quattro anni che succede. Chiudo in bellezza una stagione nera, cominciata malissimo e non ancora finita. Penso di operarmi il prima possibile perché voglio preparare gli Europei di Grosseto e Rio. Prima guarisco, prima torno in campo. La squadra mi è stata vicina ed è unita, li ho sentiti tutti qui a tifarmi. Spero di portare questo bel gruppo fino a Rio e anche qualcuno che è rimasto a casa”. L’argento è proprietà della russa Sofia Oksem (13,60 all’ultimo lancio), mentre il bronzo va alla messicana Rebeca Valenzuela Alvarez (12,70).

In pista invece, Alvise De Vidi fa vedere che non si arrende mai. Il pluricampione paralimpicoconclude la finale dei 400 T51 al quarto posto dopo la squalifica dell’algerino Mohamed Berrahal. Nonostante la sua dignitosa prestazione, il tempo più lento di ieri (1:30.53) lo rende critico contro se stesso: “È stata una giornata orribile. Vorrei però ringraziare mia mamma per tutto quello che ha fatto quest’anno e battere il cinque alla mia allenatrice Michela”.

L’Italia lascia Doha con un pacchetto di 4 medaglie (oro per Legnante e Caironi, argento per Caironi nel lungo T42 e bronzo di Oxana Corso nei 200 T35), un record del mondo migliorato in due giorni per opera della stessa Caironi tutti sui 100, tre quarti posti (De Vidi, Corso nei 100 T35 e Federica Maspero nei 400 T43/44) e molti altri piazzamenti di prestigio nei primi otto.

Il responsabile tecnico della Nazionale Mario Poletti valuta così l’esperienza ai Mondiali: “È stato un Campionato del Mondo che già nelle premesse aveva evidenziato le condizioni fisiche non ottimali degli atleti. Questi fattori saranno correttamente valutati in sede di preparazione al prossimo anno agonistico. Le conferme sono arrivate dai pilastri della Nazionale - Caironi, Legnante e Corso - che si sono mostrate all’altezza delle aspettative, dando anche di più. Alcuni atleti non sono riusciti a esprimere quanto nelle loro possibilità e questo sarà frutto di attenta analisi. Altri invece hanno realizzato delle prestazioni più che positive, creando le condizioni favorevoli per una promettente stagione paralimpica”.

Il Presidente della FISPES Sandrino Porru elogia il carattere degli atleti che hanno indossato la maglia azzurra con dignità e responsabilità: “Bravi, bravi, bravi! La trasferta è stata particolarmente lunga e non facile da gestire sotto il profilo tecnico e sanitario con lo stress da gara, il grande caldo fuori e il freddo negli ambienti chiusi. Queste situazioni sono stati affrontate con maturità dai ragazzi che sono stati sostenuti egregiamente da uno staff al seguito che ha fatto la differenza anche nei momenti più difficili. È stato un Mondiale agro-dolce, dalla delusione di Oney Tapia che sulla carta era una medaglia certa, allo strepitoso oro con record del mondo di Martina, abbellito dall’altro faticoso oro della Legnante. Davanti ad imprevisti ed infortuni lo spirito di squadra ha prevalso. Ho visto un team capace di rigererare la negatività e trasformarla in riscatto, uscendo alla distanza con autorevolezza e con risultati positivi. Dico con orgoglio ‘obiettivo centrato’, forse con qualche medaglia in meno ma con qualche certezza in più, che sono certo ci permetterà di presentarci a Rio con la massima competitività. Il mio sentito ringraziamento va a tutto lo staff sanitario e tecnico per la loro professionalità, oltre a tutti coloro che dall’Italia ci hanno seguito e sostenuto parlando di noi ed esaltando le nostre gesta: Rai Sport con Luca Di Bella e il prezioso commento dei tecnici Massimo Di Marcello e Michele Gionfriddo, Ability Channel, le Fiamme Gialle ed il Paralimpico Difesa, l’INAIL, tutta la famiglia FISPES e il Comitato Italiano Paralimpico, in particolare il Presidente Luca Pancalli che ci ha seguito con passione giorno per giorno”.

Nel corso dell’anno gli Azzurri avranno ancora altre chance di qualificazione per Rio 2016 a condizione che riescano a fare i minimi ed entrare almeno nelle prime cinque posizioni del ranking mondiale. L’ultima opportunità sarà a disposizione a Grosseto in occasione degli Europei Paralimpici di Atletica dal 10 al 16 giugno che vedrà la FISPES impegnata come primo attore sia dal punto di vista tecnico che organizzativo.

Sintesi TV giornaliera su Rai Sport 1 alle ore 00:30 con replica alle ore 14:10 del 1 novembre. 

Giuliana Grillo (FISPES)

RISULTATI/Results

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