Domani a Malaga la finale di Coppa Europa
La Nazionale azzurra maschile è da ieri pomeriggio a Malaga (Spagna), dove domani e dopodomani affronterà l’impegno con la finale di Coppa Europa, in una inedita versione infrasettimanale voluta per evitare sovrapposizioni con i Mondiali di calcio. E’ una squadra, quella composta dal Dt Nicola Silvaggi, infarcita di volti nuovi, giovani che affiancano i big affermati del gruppo azzurro. Da Andrew Howe, che certamente non è più una novità assoluta, ma che ha pur sempre ventun’anni, a Claudio Licciardello, il ventenne catanese asceso agli onori delle cronache dopo aver fatto tremare, appena tre settimane fa, l’annoso record italiano dei 400 metri. Accanto a loro, simboli di una Italia dell’atletica che muta la sua pelle, big come Giuseppe Gibilisco (asta), Andrea Longo (800 metri), Fabrizio Donato (triplo), Nicola Vizzoni (martello, il capitano), Giulio Ciotti (alto), Francesco Pignata (giavellotto). L’impegno non è dei più semplici: si tratta della manifestazione inventata da Bruno Zauli, la cui straordinaria formula (un atleta-gara per nazione, nove punti al primo, uno all’ultimo, classifica conclusiva data dalla somma dei punti ottenuti nei due giorni di gare), colpisce sempre per la sua incommensurabile vitalità e freschezza. L'impianto della città di Malaga, dotato di una nona corsia, ha permesso il piccolo artificio dell’aggiunta di una finalista alle otto consuete, e ciò vuol dire che saranno tre le nazionali a retrocedere, giovedì sera, nella seconda divisone dall’atletica continentale del prossimo anno, la First League. Assenti le donne in azzurro per le ragione ben note (per i distratti: sono state impegnate due settimane fa a Praga in First League, mancando di poco la promozione), i nostri vengono dal superlativo terzo posto dello scorso anno, quando la Coppa si disputò sul suolo amico dello stadio Ridolfi di Firenze. Ripetere l’impresa non sarà facile, in un contesto qualificatissimo e, soprattutto, molto equilibrato. Basta un niente, una controprestazione (o, al contrario, un record imprevisto), per passare dall’altare alla povere, e viceversa. Fissare dunque un obiettivo verosimile per gli azzurri risulta difficile, anche perché la finalizzazione della stagione, per quasi tutti i componenti la squadra, è fissata negli Europei di Goteborg del mese di agosto: è lì, in quella circostanza, secondo il dettato del Consiglio federale e della struttura tecnica, che ci si dovrà presentare al top della forma. Prudenza, dunque, anche se da più di un azzurro, com’è ovvio che sia, ci si attendono segnali importanti. Con l’Italia, saranno della partita i campioni uscenti della Germania, la Gran Bretagna, Russia, Finlandia, Francia, Polonia, Ucraina e ovviamente la Spagna. La prima giornata propone già una serie di protagonisti in gara: aprirà Nicola Vizzoni nel martello (ore 18), seguito da Giulio Ciotti nell’alto (salito a 2,30 in quest'inizio di stagione estiva) e Gianni Carabelli nei 400 metri ostacoli. Poi, a seguire, Simone Collio nei 100 metri (19.30), Marco Dodoni nel peso e Christian Obrist nei 1500 metri (19.50). Alle 20.10, in contemporanea (quasi un segno del destino), il via a due gare da seguire in chiave italiana: i 400 metri (con Claudio Licciardello, che può battersi con i migliori) e il lungo (con Andrew Howe, in una sorta di anticipazione della finale europea del prossimo agosto). Finale di serata con l’esordiente Stefano La Rosa (21 anni, di Grosseto, correrà i 5000 metri) e la 4x100 metri (Collio, dolorante alla caviglia destra operata lo scorso anno, è in forse: potrebbe correre solo la gara individuale). “E’ dura – dice il capitano Nicola Vizzoni – sia per la squadra che per me. In Coppa è sempre così, c’è un grande equilibrio nella manifestazione, possiamo arrivare al podio come trovarci a lottare per non retrocedere. Io però confido più nella prima ipotesi…Personalmente mi sento molto bene, e credo di valere molto più dei 75 metri ottenuti quest’anno. Ma preferisco non fare nessuna previsione, e lasciar parlare il campo. Per la vittoria, domani, è una questione a due, tra il campione olimpico Ziolkowski e il tedesco Esser”. Lo sprinter Simone Collio è uno degli uomini che più tengono in ansia in casa Italia: rientrato ottimamente a Gateshead (10.30 nella gara del record del Mondo di Asafa Powell) dopo la lunga assenza per i postumi dell’intervento chirurgico alla caviglia destra, ha subito una piccola ricaduta a Huelva, la scorsa settimana: “Lo staff sanitario mi ha rimesso in sesto – le sue parole – ma deciderò solo dopo la gara individuale se correre o meno la staffetta 4x100. C’è bisogno di gente in perfetta condizione, non voglio togliere il posto a chi sta bene, e ultimamente la concorrenza si è fatta notevole”. In gara contro di lui la coppia di fenomeni Chambers (Gbr) e Pognon (Fra). Tra le stelle straniere della manifestazione, l’ostacolista francese Ladji Doucouré, il giavellottista finlandese Tero Pitkamaki, il discobolo tedesco Lars Riedel. In campo femminile nulla sembra in grado di poter fermare la corazzata russa, destinata all’inevitabile conferma sul trono: da seguire la sfida a due nell’alto tra la russa Chicherova e la svedese Bergqvist, e poi ancora quella tra la russa Feofnova e la polacca Pyrek, e le prestazioni delle stelle Kotova (Russia, lungo), Lysenko (Russia, martello, neo primatista del mondo con 77,41). La Coppa Europa sarà trasmessa in diretta da Raisport Satellite, che proporrà l’intero programma. Sei ore di grande atletica da godere. m.s. Nella foto d'archivio, l'altista Giulio Ciotti; in basso una immagine di oggi: Andrew Howe sulla pedana che ospiterà la sua gara di Coppa a Malaga (Giancarlo Colombo per Omega/FIDAL)
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