Donato: "Un salto di sicurezza"

28 Giugno 2012

Il primatista italiano assoluto del triplo Fabrizio Donato, dopo il disinvolto 17,17 della qualificazione agli Europei di Helsinki,è disteso e con l'aria soddisfatta: "Un bel salto anche se un salto di sicurezza. Nonostante la difficoltà di una pedana corta che, dopo tanti anni, mi ha fatto tornare a saltare con 16 appoggi invece che con i miei soliti 18. Questo risultato mi dà forza, ma già ne avevo perchè gli allenamenti erano andati bene e nel percorso di avvicinamento a questa gara le sensazioni erano tutte buone". Umore opposto e tanta amarezza nelle dichiarazioni di Daniele Greco [VIDEO]: "Non è stata giornata oggi. Non so bene che cosa sia successo o meglio nel primo salto sono stato troppo "morbido" e il secondo era lungo, oltre i 17 metri, ma mi sono trovato sopra incappando nel nullo. Al terzo poi sono arrivati i crampi che mi fortemente condizionato fina dalla rincorsa. Oggi la qualificazione era veramente abbordabile. Le occasioni bisogna prenderle quando arrivano e questa per me è stata un'occasione mancata". Finale centrata, invece, per Fabrizio Schembri [VIDEO]: "Sono contento per la qualificazione, ma per la misura devo riuscire a far meglio. Posso valere di più ed intendo dimostrarlo in finale. Con il mio tecnico ho lavorato molto sulla velocità e conto di metterlo a frutto".

"Non so cosa ho combinato stamattina - le parole di una delusissima Manuela Gentili [VIDEO], dopo la semifinale dei 400hs - non mi sento una da 57. Vedere quel crono sul tabellone quasi mi faceva venire da piangere. Ho pagato un po' la seconda curva e nel finale mi sono un po' indurita. Venivo dal personale (55.58 a Ginevra il 2 giugno, ndr) e qui ero convinta di far bene. Forse mi sono create delle tensioni che mi hanno giocato un brutto scherzo. So che posso valere nettamente meno di questo tempo e ho voglia di rifarmi subito agli Assoluti".

"La misura di qualificazione era il minimo che potessi fare qui - racconta la primatista nazionale del getto del peso, Chiara Rosa - l'ipotesi di non passare il turno non l'avevo nemmeno voluta prendere in considerazione. Vediamo domani. Senza la bielorussa Ostapchuk in gara possono aprirsi scenari inimmaginabili. Ed io spero di tornare a fare una bella finale". "Oggi non sono arrivati i 17 metri - dichiara l'altra lanciatrice azzurra Julaika Nicoletti [VIDEO] - forse mi ha condizionato l'emozione di vestire la maglia azzurra in un evento così importante. Lavorerò per migliorare anche in questo".

Nella qualificazione del martello Nicola Vizzoni risponde "Presente!". Senza esitazioni: "Una qualificazione difficile. Non è una buona pedana, abbiamo trovato qualche difficoltà un poì tutti, tant'è che ho messo il primo lancio di prova in gabbia. Non è da me. Come ho già detto, dopo i due infortuni dell'inverno, sono in ritardo di preparazione, ma sono in ripresa. Si è visto anche oggi, ho fatto lo stagionale. Adesso ho 48 ore di recupero, spero di avere più feeling con l'attrezzo in finale. Sarà tutta un'altra gara e una dura battaglia". Fuori dalla finale, invece, Lorenzo Povegliano [VIDEO]: "Questi tre lanci sono stati una grossa delusione per me. In questi Europei speravo di poter esprimere una buona misura in campo internazionale. Per la qualificazione bastavano misure che ho sempre lanciato in questa stagione. Eppure la condizione c'era e gli allenamenti andavano bene. Ha giocato un brutto ruolo la tensione". Niente da fare nemmeno per Marco Lingua [VIDEO]: "Dopo il risultato di Metz (76,10), credevo che stesse tornando il vecchio Marco Lingua. Oggi, invece, mi sono ritrovato con una condizione tra alti e bassi".

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a.g.

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