Donetsk, Furlani d'argento

12 Luglio 2013

Primo podio azzurro ai Mondiali U18: l'altista Erika Furlani piazza il salto a 1.82 che vale l'argento. Cuneo sesta nel triplo (13.27).

di Raul Leoni

Entra nel medagliere la giovane Italia di Donetsk: l’argento che non ti aspetti arriva dal salto in alto, da Erika Furlani, romana dei Castelli trasferitasi a Rieti con la famiglia anche per inseguire un sogno sportivo come questo. Dietro l’inarrivabile australiana Eleanor Patterson (1.88), l’azzurra è riuscita a piazzare la stoccata con un terzo salto a 1.82 (secondo miglioramento della finale dopo l’1.79 ottenuto nella progressione, partendo da un personale di 1.78). Dopo i trionfi di Alessia Trost – doppietta mondiale, da allieva a Bressanone 2009 e da junior a Barcellona 2012 – ora la specialità presenta un altro talento da copertina: Erika è una doppia figlia d’arte, il papà Marcello è stato azzurro proprio nell’alto e la mamma Kathy Seck ha militato a lungo nello sprint. Brilla anche la capitana azzurra Benedetta Cuneo: la triplista aretina soffre nei primi salti, poi finisce in crescendo con 13.27 (a cinque centimetri dal primato italiano di Ottavia Cestonaro). Un sesto posto che vale, in una finale dai contenuti tecnici straordinari. Dopo le qualificazioni ottenute in mattinata da Nicole Reina nei 2000st (6:45.22, secondo tempo assoluto delle batterie) e da Luigi Colella nell’asta (quota di qualificazione centrata a 4.85), per le finali in programma domenica, un lampo azzurro anche dalla pedana del triplo: il romano Simone Forte passa da 14.83 a 15.62 in un colpo solo (terzo allievo di sempre dopo Andrew Howe e Paolo Camossi!) e piazza la quarta misura tra gli ammessi alla finale di domani pomeriggio. Da segnare in rosso sul ruolino azzurro del giorno c’è anche la semifinale di Elena Bellò, quarta nella sua semifinale con 2:08.69 (PB strabattuto) e prima delle escluse dalla finale. Per la giovanissima vicentina un esordio mondiale da incorniciare: poi arriva la notizia della riqualificazione dell'islandese Hinriksdottir, ma nella sostanza poco cambia. Nel corso della prima giornata dell’eptathlon, la britannica Morgan Lake salta nell’alto 1.90 (1106 punti!): meglio di Alessia Trost edizione Bressanone 2009 e della vincitrice della gara singola di oggi, con Erika Furlani protagonista. Nuovo primato di categoria nei 2000m siepi: 5:19.99 dell'etiope Meresa Kahsay (prec. 5:21.36 Nabil Ouhaddi MAR Rabat 16/7/2006).

TV – Una sintesi delle gare della terza giornata dai Mondiali U18 di Donetsk sarà trasmessa da Rai Sport 1 a partire dalle ore 23.00.

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LE GARE DELLA TERZA GIORNATA (pomeriggio)

Triplo F (finale): Con la tribuna azzurra in festa per l’argento di Erika Furlani, anche dalla pedana del triplo arriva il riscatto della capitana Benedetta Cuneo dopo un avvio un po’ incerto della sua finale: soffre, l’aretina, per strappare i tre salti decisivi con 12.98 e l’ultimo posto utile. Poi si scrolla di dosso un po’ di tensione e l’azione diviene più efficace: 13.11 al quarto turno, 13.27 (+0.3) nell’ultimo. Vuol dire primato personale, a soli cinque centimetri dal record italiano di Ottavia Cestonaro: basta “solo” per il 6° posto, ma la gara è di un livello tecnico quasi spropositato per la categoria. Sì, questa giornata è proprio azzurra.

Alto F (finale): Con il papà Marcello – ex azzurro della specialità - e con la mamma Kathy Seck (già buona velocista) a soffrire in tribuna, Erika Furlani piazza la stoccata d’argento in una finale che porta alla ribalta mondiale un altro talento azzurro dopo i trionfi di Alessia Trost (doppietta iridata, da allieva a Bressanone 2009 e da junior a Barcellona 2012). Una ragazza tranquilla, riservata, il fascino discreto del lavoro che paga. Gara abbastanza nervosa, tutta giocata sul filo dei centimetri alle spalle della dominatrice di giornata, l’australiana Eleanor Patterson (1.88): Erika è sostanzialmente il prodotto del suo ambiente familiare, non per niente il primo pensiero dopo il salto da medaglia, confessa: “E’ stato per mia mamma, ero contenta per lei” e poi la dedica: “Per nonno Enrico e anche un regalo – magari un po’ in ritardo - per il compleanno di papà, che il 9 luglio ha compiuto 50 anni!”.  Giù lacrime mentre viene sommersa dagli abbracci dei compagni di squadra e sconvolge con una semplicità disarmante tutto il cerimoniale della premiazione. Se l’è meritato questo argento: “A 1.82 il primo tentativo era praticamente fatto, poi anche il secondo era buono: ci ho creduto fino in fondo, ero l’ultima a saltare e in quel terzo tentativo c’era tutta la carica di cui ero capace”.

Radiosa, come questa splendida giornata di Donetsk.

800m F (semifinali): Fantastico momento per la spedizione azzurra: mentre sulla pedana dell’alto Erika Furlani agguantava l’argento virtuale con il terzo salto a 1.82, l’impagabile Elena Bellò dava battaglia in una semifinale da cardiopalma sugli 800 metri: personale ancora demolito, 2:08.69 (di slancio nella top-10 di sempre), una qualificazione che sarebbe da favola tenuta ancora in bilico per via del crono. Proiettata di peso sulla scena mondiale, la giovanissima vicentina ha poi mancato il sogno di una corsia tra le prime otto del globo per circa mezzo secondo: esito ovvio, visto che le protagoniste della seconda semifinale sapevano già come muoversi. Certo è che la squalifica per passaggio irregolare alla corda di due pretendenti al podio come l’islandese Anita Hinriksdottir e l’etiope Kokeb Tesfaye ha sconvolto le gerarchie della gara: poi l'islandese vedrà accolto in serata il suo ricorso, ma l’impresa dell’azzurra resta nella copertina di questa spedizione a Donetsk.

200m (eptathlon): Purtroppo Giulia Sportoletti non è nella splendida forma della gara tricolore di Chiari: nell’ultima prova della prima giornata fa 150 metri in ottima spinta, poi si spegne (26.61). Anche Lucia Quaglieri paga qualcosa in questa trasferta (26.35): per entrambe le azzurre c’è vento contrario e in ogni caso si prosegue in una progressione di livello medio nella competizione.

Triplo M (qual): Il primo squillo del pomeriggio azzurro lo lancia Simone Forte, romano dell’Eur che si è presentato in Ucraina con un primato di 14.83 e qui si esalta letteralmente: primo salto, 15.62 (+1.0)! Non solo è il secondo tra i 32 atleti in pedana a guadagnarsi la qualificazione diretta alla finale di domani, ma diventa il terzo italiano di sempre nella categoria: davanti a lui solo Andrew Howe e Paolo Camossi (scusate se è poco …). Al momento della prestazione il saltatore della Campidoglio Palatino allenato da Andrea Matarazzo è anche il quarto nella lista mondiale dell’anno: situazione in evoluzione, ma c’è da gonfiare il petto. Al contrario non riesce a trovare la zampata da finale l’ex rugbista di Parma Tobia Bocchi, passato in pochi mesi dalle gare cadetti alla pedana del Mondiale: è un ragazzo che deve ancora trovare la sua continuità, com’è comprensibile, qui si ferma a 14.59 e invece per passare avrebbe dovuto superare il suo personale (15.15).   

Peso (eptathlon): Intanto – a margine della cronaca mattutina - c’è da dire che nel forno dell’Olimpiyskiy la britannica Morgan Lake è riuscita a saltare 1.90 alla prima prova: oggi è in programma la finale della prova singola e tra le 12 atlete in pedana non ce n’è nessuna che possa vantare una misura del genere. Venendo al peso, terza prova del programma, sia Giulia Sportoletti sia Lucia Quaglieri mancano l’appuntamento con il personale: le misure ottenute non variano la classifica provvisoria in maniera sensibile.  

GLI AZZURRI IN GARA NELLA TERZA GIORNATA (risultati)

100hs (eptathlon): (19) Giulia Sportoletti 14.52/-1.9 PB (906), (32) Lucia Quaglieri 14.69/-1.0 (883)
200m F (batterie): (4)b4 Micaela Moroni 24.58 (-0.7) (20^ Q), (3)b2 Anna Schena 24.61 (-2.8) (21^ Q)
2000st F (batterie): (2)b2 Nicole Reina 6:45.22 (2^ Q)
200m M (batterie): (4)b13 Gabriele Gargano 22.27 (+1.2) (40° E), (4)b2 Michele Nabacino 22.37 (-1.0) (49° E)
Asta M (qual): (9) Luigi Colella 4.85 (Q), NC Daniele Zobbi NM (3 nulli a 4.35, E)
Martello F (qual): (13) Giulia Camporese 62.02 (E), (34) Noa Ndimurwanko 55.83 (E)
Alto (eptathlon): (19) Giulia Sportoletti 1.63 (1677), (31) Lucia Quaglieri 1.54 (1549)

12 luglio, pomeriggio – ora italiana (risultati)
Peso (eptathlon): (19) Giulia Sportoletti 12.32 (2359), (31) Lucia Quaglieri 11.16 (2155)
Triplo M (qual): (4) Simone Forte 15.62 (+1.0) PB (Q), (27) Tobia Bocchi 14.59 (+0.9) (E)
200m (eptathlon): (20) Giulia Sportoletti 26.61/-0.7 (3104), (29) Lucia Quaglieri 26.35/-0.8 (2922)
800m F (semifinali): (5)sf1 Elena Bellò 2:08.69 PB (10^ E)
Alto F (finale): (1) Eleanor Patterson AUS 1.88, (2) ERIKA FURLANI 1.82 PB, (3) Julia du Plessis RSA e Rhizlane Siba MAR 1.79
Triplo F (finale): (1) Florentina Marincu ROM 13.75 (+0.8), (2) Wang Rong CHN 13.69 (+0.5), (3) Keturah Orji USA 13.61 (+0.5), (6) BENEDETTA CUNEO 13.27 (+0.3) PB

GLI AZZURRI IN GARA NELLA QUARTA GIORNATA
13 luglio, mattina – ora italiana
Ore 8.30 – 5000m marcia F (finale): Noemi Stella, Eleonora Dominici
Ore 8.35/9.50 – Disco M (qual A/B): Giulio Anesa, Marco Primaveri
Ore 8.40 – Lungo (eptathlon): Giulia Sportoletti, Lucia Quaglieri
Ore 9.25 – 10000m marcia M (finale): Gregorio Angelini, Giuseppe Inglese
Ore 10.10 – Lungo F (qual): Benedetta Cuneo
Ore 10.30 – Staffetta Mista F (batterie): Italia (A.Spadotto Scott, D.Rega, A.Mangione, E.Bellò)
Ore 11.05 – Staffetta Mista M (batterie): Italia (A.Federici, G.Gargano, E.Grossi, G.Leonardi)
Ore 11.10/12.20 – Giavellotto (eptathlon): Giulia Sportoletti, Lucia Quaglieri

(13 luglio, pomeriggio – ora italiana)
Ore 16.10 – 200m F (semifinali): Micaela Moroni, Anna Schena
Ore 16.15 – Alto M (finale): Filippo Lari
Ore 17.10 – Triplo M (finale): Simone Forte
Ore 17.15 – 800m (eptathlon): classifica finale Giulia Sportoletti, Lucia Quaglieri
Ore 17.45 – Disco M (finale): ev Giulio Anesa, Marco Primaveri

File allegati:
- Le pagine IAAF sulla manifestazione
- LOC website
- ORARIO/RISULTATI


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