Duplantis e Rojas atleti mondiali dell’anno
05 Dicembre 2020Nella “notte degli Oscar” dell’atletica mondiale è Armand Duplantis a fare il pieno di statuette. Il primatista del mondo dell’asta ha vinto il riconoscimento di atleta dell’anno, assegnato oggi dalla World Athletics, titolo che al femminile è andato alla venezuelana primatista mondiale indoor del triplo Yulimar Rojas. Il 21enne fuoriclasse svedese - il più giovane di sempre a trionfare - ha festeggiato anche con i propri genitori-coach, papà Greg e mamma Helena, che sono stati nominati allenatori dell’anno e, indirettamente, anche per il “Covid Inspiration Award” che ha premiato l’iniziativa dell’Ultimate Garden Clash, ideata dall’astista francese Renaud Lavillenie nel periodo del lockdown e che ha appassionato il mondo con la sfida virtuale tra astisti in giardino (insieme allo statunitense Sam Kendricks).
SHOW - I vincitori sono stati svelati da World Athletics con un inedito show confezionato a distanza e trasmesso in streaming, condotto dagli ex sprinter Ato Boldon e Sanya Richards-Ross. Straordinaria la stagione di “Mondo” Duplantis, imbattuto per 16 gare e capace spostare i confini umani nell’asta, durante il periodo invernale, con il 6,17 di Torun e il successivo 6,18 di Glasgow, per poi incantare anche nella stagione all’aperto con altri cinque viaggi oltre i 6 metri fino al volo di 6,15 allo stadio Olimpico di Roma, onorando il Golden Gala Pietro Mennea della migliore prestazione outdoor di sempre. Lo svedese con radici statunitensi ha avuto la meglio degli altri quattro formidabili finalisti, il primatista mondiale dei 5000 e 10000 Joshua Cheptegei (Uganda), il pesista Ryan Crouser (Stati Uniti), il giavellottista secondo di sempre Johannes Vetter (Germania) e il fenomeno dei 400 ostacoli Karsten Warholm (Norvegia). Tra le donne, il 15,43 indoor di Madrid nel triplo ha consegnato il successo alla 25enne venezuelana Rojas, due volte campionessa del mondo all’aperto e due al coperto: battute le primatiste mondiali dei 5000 Letesenbet Gidey (Etiopia), della mezza maratona Peres Jepchirchir (Kenya) e dell’ora di corsa Sifan Hassan (Olanda) oltre alla sprinter giamaicana Elaine Thompson-Herah. Entrambi i trionfatori di questa particolare stagione 2020, che fanno seguito alle vittorie di Eliud Kipchoge e Dalilah Muhammad nel 2019, avevano conquistato in passato la palma di “Rising Star”: Duplantis nel 2018, Rojas nel 2017. Promesse confermate.
GLI ALTRI PREMI - Il presidente della World Athletics Sebastian Coe ha inoltre assegnato il “President’s Award”, per la capacità di ispirare intere generazioni di atleti, alle leggende Tommie Smith, Peter Norman (scomparso nel 2006) e John Carlos, protagonisti dell’iconico podio dei 200 metri ai Giochi olimpici di Città del Messico del 1968 e di quel gesto memorabile - il pugno alzato, avvolto nel guanto nero simbolo del Black Power - che ha segnato la storia dello sport e delle proteste contro il razzismo. La Polonia è stata scelta per il “Member Federations Award” grazie all’impegno organizzativo dimostrato nel 2020 nonostante le note difficoltà. Lo scatto che ritrae una gara di cross tra bimbi di cinque anni in Kenya ha regalato al fotoreporter britannico di Getty Images Michael Steele il riconoscimento per la foto dell’anno. La Commissione Atleti della World Athletics ha assegnato un premio ad hoc a tutte le società di atletica del mondo per il loro supporto agli atleti durante la pandemia.
naz.orl.
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