E' grande Martinez, a Torino raggiunge i 14,73
Il feeling con Torino è ormai conclamato. Magdelin Martinez, l’anno scorso, aveva centrato il record italiano su questa pedana (14,77), aprendo una stagione per lei davvero indimenticabile, culminata con il bronzo mondiale a Parigi. Questa sera, la bella italo-cubana ha messo a segno un esordio davvero speciale, atterrando a 14,73, cifra della miglior misura mondiale del 2004. L’atmosfera magica del rinnovato stadio Primo Nebiolo (bella la copertura in legno della tribuna, che ricorda la struttura dello stadio Ridolfi di Firenze), praticamente pieno di pubblico, ispira la Martinez, che dopo un nullo in apertura fa segnare subito 14,72. Ancona un nullo e poi il 14,73 della misura definitiva, prima di un 14,55 e di un altro salto non valido. “Sono contenta, sto proprio bene – dice la Martinez a commento della sua prestazione – se le cose vanno così all’esordio...Sono cresciuta da tutti i punti di vista, rispetto alla passata stagione, dalla velocità alla forza, e anche tecnicamente le cose vanno meglio”. E se la Martinez vola, altrettanto si può dire di Simona La Mantia, che si conferma nel ruolo di nuova pepita d’oro dell’atletica italiana. La 20enne palermitana, dopo un inverno da urlo, culminato nella finale mondiale indoor di Budapest (ottavo posto) ed una miglior misura di 14,45, centra a Torino la miglior prestazione italiana Promesse del triplo, planando a 14,49, quarta mondiale 2004. La siciliana migliora sé stessa (vecchio record: 14,31, Bydgoszcz, 20-7-2003, quando fu seconda agli europei di categoria), e sbriga anche la pratica del minimo olimpico, fissato a 14,25. Ora Lignano e poi i tricolore di Rieti. Simona La Mantia fu quarta ai Mondiali Junior di Kingston, due anni fa; in quell’occasione, si fermò ai piedi del podio anche la veneta Chiara Rosa nel peso, da sempre considerato un altro immenso talento azzurro. Sbocciato, possiamo dirlo, proprio a Torino. La Rosa (21 anni compiuti in genaio, allenata da Enzo Agostini e tesserata prima per la Libertas Padova, ora per le Fiamme Azzurre) fa suo il record Promesse, portandolo a 17,68, addirittura 37 centimetri oltre il 17,31 messo a segno da Assuna Legnante a Padova il 27 agosto del 2000. Un lancio da grande. E proprio la Legnante si è imposta a Torino, sfiorando ancora una volta quel minimo olimpico che sta diventando un piccolo incubo per la napoletana. Il 18,46 conclusivo va letto però come l’ennesima testimonianza della grande regolarità dell’azzurra nel corso di questa stagione. Una dote che, su queste misure, potrebbe valere anche una finale a cinque cerchi. In crescita anche Cristiana Checchi, vicina ai 18 metri (17,96). Il grande protagonista della serata però è stato Christian Olsson, il triplista svedese campione del Mondo e candidato unico all’oro a cinque cerchi. Il 17,61 con cui ha chiuso il suo triplo è il miglior risultato mondiale 2004, ed è giunto come perla di una serie davvero scintillante (17,42; 17,39; 17,61; N; 17,32; N; 16,82). In chiave italiana, dispiace invece dover sottolineare l’ennesima controprestazione di Fabrizio Donato, settimo con un improponibile 16,10: si impone la riflessione. Cresce invece Andrea Longo, anche se il padovano è ancora lontano dalla miglior condizione, ed è stato costretto a dannarsi l’anima per superare, nello sprint per il quarto posto (1:46.02 la prestazione della fiamma oro) anche lo scatenato Livio Sciandra, bravissimo sulla pista di casa a migliorarsi fino a 1:46.26. Vittoria per il francese Lacasse in un buon 1:44.82, con la doppia soddisfazione di portar via anche gli “scalpi” di due campioni del mondo come Krummenacker e soprattutto Said Guerni. Altro grande protagonista della serata in chiave italiana è Nicola Ciotti, che supera nell’alto 2,28, prima di arrendersi alla quota successiva di 2,30 (con un terzo tentativo fallito di niente). Peccato per l’assenza di Alessandro talotti (2,30 dieci giorni fa: sarà a Lignano domenica), che avrebbe messo di fronte i due azzurri più pimpanti nella specialità. I 400 ostacoli donne confermano il buon momento di forma di Ionela Tirlea, prima in 54.86, ma lanciano soprattutto la perugina benedetta Ceccarelli, che toglie quattro decimi al fresco personale (limato fino a 56.04), batte Monika Niederstaetter (56.18) e sale fino al quarto posto della lista tricolore all-time, scavalcando Pina Cirulli e Lara Rocco. Per la perugina allenata da Sauro Mencaroni e tesserata per la Fondiaria Sai di Roma (in carriera l’argento degli eurojuniores di Riga ’99), è il secondo limite personale nelle ultime due gare, dopo il buon 56.46 della scorsa settimana a Mosca, in Coppa dei Campioni (dove fu seconda). Dato statistico: ben quattro azzurre sotto i 59 secondi nella stessa gara, fatto che se non è da record, poco ci manca. Frankie Fredericks è sempre più l’Highlander dell’atletica mondiale. Vince i 100 metri all’alba dei 37 anni, dominando un manipolo di giovani leoni, seppur con un tempo – 10.35 – lontano dai fasti di un tempo. Simone Collio chiude al terzo posto in 10.48, crono che non può certo soddisfarlo, e questa volta non c’è nemmeno il vento contrario a pesare in maniera determinante sul responso finale. Disco rosso anche per Alessandro Cavallaro, sesto (21.14) nei 200 vinti dal giamaicano Christopher Williams in 20.80; menzione d’onore per il 21enne Koura Kaba Fantoni, personale portato a 20.93. All’ombra della Mole c’è anche Giuseppe Gibilisco, ma quasta volta senza le sue aste. Il motivo è la consegna del premio come atleta dell’anno da parte della “Stampa” di Torino, che glielo aveva assegnato alla fine del 2003. Il siracusano entra come da par suo, in sella ad una moto (stavolta è una Ducati), e si esibisce in un paio di “una-ruota” da spavento. Meglio quando salta. Almeno per le nostre coronarie. m.s. RISULTATI – UOMINI/Men 100 (-0.2): 1. Fredericks (Nam) 10.34, 2. Sanou (Bur) 10.38, 3. Collio (Ita) 10.48, 4. Saddler (Usa) 10.52, 5. Souhalia (Ben) 10.54, 6. Loua (Civ) 10.60, 7. Deji (Ngr) 10.63, 8. Marangon (Ita) 10.64. 200 (-0.2): 1. C. Williams (Jam) 20.80, 2. Wissman (Swe) 20.81, 3. R. Williams (Jam) 20.82, 4. Kaba Fantoni (Ita) 20.93, 5. Stevens (Bel) 21.02, 6. Cavallaro (Ita) 21.14, 7. Dacastello (Ita) 21.17. Aliu (Ngr) dnf. 400: 1. Niemi (Can) 45.46, 2. Milazar (Mri) 45.54, 3. Harris (Usa) 45.71, 4. Clarke (Jam) 45.73, 5. Laursen (Swe) 46.25, 6. Vallet (47.11), 7. Pintadu (Ita) 47.67. 800: 1. Lacasse (Fra) 1:44.82, 2. Krummenacker (Usa) 1:45.59, 3. Said Guerni (Alg) 1:45.94, 4. Longo (Ita) 1:46.02, 5. Sciandra (Ita) 1:46.24, 6. Wagne (Sen) 1:46.76, 7. Obrist (Ita) 1:47.27, 8. Neunhauserer (Ita) 1:48.10, 9. Burley (Usa) 1:48.39, 10. Boudjema (Alg) 1:49.42. 3000: 1. Nyaga (Ken) 7:44.37, 2. Bekele (Eth) 7:45.23, 3. Kosgei (Ken) 7:46.24, 4. Muli (Ken) 7:46.61, 5. B. Kiprop (Uga) 7:47.26, 6. Kipgnetich (Ken) 7:48.15, 7. Tadesse (Eth) 7:48.18, 8. S. Kiprop (Ken) 7:49.11, 9. Lincoln (Usa) 7:52.40, 10. Geemi (Ken) 7:55.14. 110hs (0.0): 1. Watkins (Usa) 13.39, 2. Brmlet (Usa) 13.51, 3. Hughes (Usa) 13.67, 4. Kronberg (Swe) 13.71, 5. Pizzoli (Ita) 13.83, 6. Bownes (Rsa) 13.85, 7. Giaconi 13.99, 8. Erese (Ngr) 14.69. Alto/HJ: 1. Moroz (Blr) e N. Ciotti (Ita) 2,28, 3. Gabella (Fra) 2,26, 4. Dmitrik (Rus) 2,24, 5. Bernasconi (Ita) 2,21, 6. Brayko (Rus) 2,21, 7. Bettinelli (Ita) e Challenger (Gbr) 2,15, 9. Ciotti G. (Ita) 2,15. Triplo/TJ: 1. Olsson (Swe) 17,61, 2. Oprea (Rom) 17,15, 3. Idowu (Gbr) 16,98, 4. Sergeyev (Rus) 16,94, 5. Spasovkhodsky (Rus) 16,39, 6. Pincemail (Fra) 16,28, 7. Moskalenko (Rus) 16,14, 8. Donato (Ita) 16,10, 9. Andresson (Swe) 15,91. Martello/HT: 1. Pars (Hun) 78,07, 2. Karjalainen (Fin) 77,00, 3. Astapkovich (Blr) 76,19, 4. Konovalov (Rus) 76,00, 5. Lingua (Ita) 75,27, 6. Harmse (Rsa) 75,02. DONNE/Women 200 (-0.1): 1. Tirlea (Rom) 23.13, 2. Peta Gay (Jam) 23.21, 3. Mayers (Vin) 23.26, 4. Nku (Ngr) 23.61, 5. Campbell (Jam) 23.83, 6. Fabe (Fra) 23.95, 7. Graglia (Ita) 24.02, 8. Cuccia (Ita) 24.49. 800: 1. Krevsun (Ukr) 2:00.83, 2. Touhami (Alg) 2:01.29, 3. Fouquet (Fra) 2:01.70, 4. Zagorska (Pol) 2:02.13, 5. Artuso (Ita) 2:02.13, 6. Paulino (Moz) 2:02.29, 7. Ronholt (Den) 2:02.36, 8. Spuri (Ita) 2:02.87, 9. Salvarani (Ita) 2:04.10, 10. Oberstolz (Ita) 2:07.44. 400hs: 1. Tirlea (Rom) 54.86, 2. Parris (Jam) 55.85, 3. Ceccarelli (Ita) 56.04, 4. Niederstaetter (Ita) 56.18, 5. Rocco (Ita) 57.89, 6. Kaboud Mebam (Cmr) 58.35, 7. Gentili (Ita) 58.77, 8. Schott (Ger) 58.91. Triplo/TJ: 1. Martinez (Ita) 14,73, 2. La Mantia (Ita) 14,49, 3. Hovorova (Ukr) 14,48, 4. Rahouli (Alg) 14,36, 5. Castrejana (Esp) 14,12, 6. Biondini (Ita) 13,80, 7. Ivanova (Rus) 13,61, 8. O’Reilly (Ita) 13,43 Peso/SP: 1. Legnante (Ita) 18,46, 2. Checchi (Ita) 17,96, 3. Rosa (Ita) 17,68 (mpi U23; prec., 17,31, A. Legnante, 27-8-2000), 4. Rosolen (Ita) 16,76, 5. Crnigoj (Slo) 15,89.
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