EYOF: Visca, De Martin e Marchei in finale
29 Luglio 2015La cadetta promossa direttamente nel giavellotto (46.98), la friulana nell'asta (3.55), il romano nei 200 (22.35/-2.6).
di Raul Leoni
Terza giornata di gare nell’EYOF di Tbilisi. Nella sessione mattutina: la pluriprimatista cadette Carolina Visca in finale nel giavellotto (ammessa direttamente con 46.98). Promossa anche Rebecca De Martin nell’asta (3.55 è la quota che fissa le dodici finaliste). Pomeriggio da dimenticare in casa Italia, anche per gli effetti di un disturbo - forse di natura alimentare - che ha colpito mezza squadra azzurra: l’unico dato positivo è la qualificazione di Mario Marchei alla finale dei 200 (secondo in batteria, 22.35 con -2.6 di vento). Andrea Motta – terza misura d’iscrizione – è decimo (1.95) nell’alto vinto dall’argento di Cali Dmytrro Nikitin (2.12 per l’ucraino), mentre il lunghista Mattia Zagotto s’infortuna al primo salto della finale e chiude 11° (6.62/+1.9: oro al francese Enzo Hodebar con l’unico salto del pomeriggio oltre i sette metri, 7.32/+2.8). Non va meglio in pista: Vincenzo Grieco (decimo con 4:17.03) assiste da lontano allo spettacolare duello per l’oro che premia l’irlandese Kevin McGrath (4:01.11) e nega la doppietta al vincitore dei 3000 di ieri, il serbo Elzan Bibic (4:01.62).
Nella finale del triplo, disputata in mattinata, Georgiana Anitei fa doppio oro “coast-to-coast” tra Cali e Tbilisi: la romena salta proprio all’ultimo turno 13.50 (+2.9), un centimetro in più di quanto gli era riuscito in Colombia, ma onore anche all’angolana d’Ucraina Sonia Kussekala – 15 anni appena compiuti – che agguanta l’argento con un miglioramento mostruoso (13.30/+2.1 e 12.96 regolare, dal 12.58 di partenza). Bronzo ad un’altra cadetta, la slovena Eva Pepelnak, 12.87/+3.0 (oltre a 12.66/+1.6): chapeau!
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LE GARE DELLA TERZA GIORNATA
400m F (batterie) – Un pomeriggio davvero poco fortunato per i colori azzurri si chiude con l’ennesima eliminazione: anche per Sara Di Benedetti ci sarebbero state concrete possibilità per un posto in finale, correndo sui livelli consueti. Invece la ragazza di Monfalcone abbandona da subito ogni velleità, quinta e fuori dai giochi nella prima batteria (57.41). Le più veloci sono le protagoniste della terza e ultima batteria, che si misurano sul filo del centesimo: 55.18 per la norvegese Karoline Daland e 55.19 per la romena Andrea Miklos.
400m M (batterie) – Si corrono tre batterie, per l’ingresso diretto in finale: anche sull’anello il vento dà fastidio e Michael Albrecht – in corsia nell’ultima batteria – capita nella più lenta di tutte. Vince l’irlandese Jamie Mitchell (49.41), mentre l’azzurro è quinto in 50.09 ad un secondo dal suo PB di Milano (bastava 49.79 per entrare). Il capolista del turno è il bielorusso Ihar Zubko, 48.34: ma i riflettori sono per lo sloveno Gregor Grahovac, un cadetto classe 2000 che corre in 48.83, vicinissmo al suo personale.
Lungo M (finale) – Poca fortuna per i nostri anche sulla pedana del lungo: il veneto Mattia Zagotto, nel suo ruolo di outsider, ha visto svanire ogni ambizione per un problema fisico accusato già al primo salto (6.62/+1.9), poi continua per onor di firma e (11°) resta fuori dagli otto che proseguono. L’unico salto oltre i sette metri dell’intero pomeriggio è quello che assegna l’oro al francese Enzo Hodebar, 7.32 per quanto ventoso (+2.8).
Alto M (finale) – Svanisce una possibilità di podio che all’arrivo in Georgia sembrava abbastanza concreta: con la terza misura d’iscrizione (2.08) Andrea Motta poteva essere considerato un serio indiziato per la medaglia. Il lombardo si arena però sulle misure di rincalzo: dopo aver superato 1.95, passa a 1.99 e poi fallisce tre volte a 2.03 (decimo). Con la presenza in pedana dell’argento di Cali, Dmytro Nikitin – sì, proprio l’ucraino che ha battagliato all’ultimo salto con il nostro Stefano Sottile – l’esito poteva sembrare già scritto: ed invece l’irlandese Ryan Carthy-Walsh è stato lì lì per consumare una clamorosa sorpresa, andando in testa a quota 2.09. Solo il primo tentativo riuscito a 2.12 del favorito ha rimesso le cose a posto.
200m M (batterie) – In ballo c’è pure quel fastidio intestinale, che da ieri tormenta mezza squadra italiana: il bello è che Mario Marchei se ne cura fino ad un certo punto e conserva le giuste energie per piazzare il terzo tempo tra i qualificati per la finale. Nonostante il forte vento contrario, il romano segue nella seconda batteria il ceco Matej Krsek, che risulta oggi il migliore del turno (22.23).
1500m M (finale) – In finale c’è il pugliese Vincenzo Grieco, che in partenza avrebbe coltivato ambizioni da podio: purtroppo non è giornata per l’azzurro, mai in gara, tanto che il decimo posto in 4:17.03 spiega già tutto. Il succo di questa finale è molto più avanti, nel duello tra l’irlandese Kevin McGrath e il vincitore dei 3000m di ieri, il serbo Elzan Bibic: una spettacolare chiusura al cardiopalma li piazza nell’ordine, 4:01.11 contro 4:01.62.
(sessione mattutina)
200m F (batterie) – La cadetta pesare Elisabetta Vandi è subito fuori, quinta nella prima batteria (26.87/-6.5). Vero che - a causa del vento sfavorevole - vanno tutte piuttosto piano, compresa l’irlandese di origini nigeriane Gina Akpe-Moses: 25.36 per vincere la batteria dell’azzurra è oltre un secondo peggio del personale. Appena meglio il 25.12 (-2.6) della ceca Anna Kerbachova – classe 2000 - e poi le uniche due sotto i 25” (con -1.8, quasi accettabile): la francese Marine Mignon (24.74) e la belga Laures Bauwens (24.99).
Asta F (qualificazione) – La Svezia ha fatto la sua brava scelta, dirottando a Tbilisi Lisa Gunnarsson – già leader stagionale con 4.25 – per vincere l’oro a Cali con Elienor Werner (ora capolista con il 4.26 ottenuto in Colombia). Ma il brivido della qualificazione di stamattina arriva da un’altra favorita, la russa Yelizaveta Bondarenko (accredito da 4.15), che deve ricorrere alla seconda prova per superare 3.65 alla sua quota d’entrata: fatto sta che l’azzurra Rebecca De Martin, positiva nel suo approccio, va tranquillamente in finale come decima (3.55). Dopo i primi salti a 3.65, infatti, i giudici fermano tutto perché le dodici ammesse sono già a referto.
Giavellotto F (qualificazione) – In una competizione che vede in gara non meno di otto atlete con accrediti superiori ai 50 metri, Carolina Visca è tra le più attese: il recente 58.68 della Farnesina, con l’attrezzo da mezzo chilo, rappresenterebbe la MPN allieve e la romana è ancora cadetta. Purtroppo il “Montezuma” georgiano ha colpito con durezza la squadra azzurra, così Carolina è un po’ debilitata: anche il vento ci mette del suo e il primo lancio risulta schiacciato, poi il 46.98 della qualificazione diretta come quarta (il limite era fissato a 46.00). Nel primo gruppo ce la fanno subito in cinque: in testa a tutte (49.84) la norvegese Arianna Duarte Morais, cliente molto pericolosa con 53.69 di PB. Nel gruppo B si aggiunge poi alla compagnia la finnica Elina Kinnunen (nome evocativo per la specialità …), che fa 46.16.
GLI AZZURRI IN GARA NELLA TERZA GIORNATA
EYOF - Competition Schedule Sport Program Tbilisi2015, Sorted by Sport (CET -2.00)
Day 3 (29/7/2015)
10:00 Pole Vault Qualifications A+B Girls Rebecca De Martin
10:05 Shot Put Qualifications A+B Girls
10:20 Javelin Throw Qualification Girls Carolina Visca
10:40 400m Hurdles Round 1 Boys
11:05 Triple Jump Final Girls
11:10 400m Hurdles Round 1 Girls
12:30 200m Round 1 Girls Elisabetta Vandi
17:10 1500m Final Boys Vincenzo Grieco
17:20 High Jump Final Boys Andrea Motta
17:30 200m Round 1 Boys Mario Marchei
18:00 1500m Final Girls
18:05 Long Jump Final Boys Mattia Zagotto
18:30 400m Round 1 Boys Michael Albrecht
19:20 400m Round 1 Girls Sara Di Benedetti
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