Eleonora Marchiando: battesimo mondiale a Donetsk



Correndo le batterie in 57"48, appena nove decimi sopra il suo personale di Orvieto, Eleonora ha concluso la sua bella avventura mondiale in Ucraina, un'esperienza che le sarà preziosa per il futuro.

Le condizioni non erano ideali: la tensione del primo appuntamento internazionale, gara di mattina, clima caldo umido, ma soprattutto un vento contrario sul rettilineo d'arrivo che ha danneggiato soprattutto le atlete leggere come lei. Data la composizione della sua batteria, se si fosse espressa sul filo del suo primato personale avrebbe passato il turno e raggiunto la semifinale, il massimo traguardo possibile per lei se, per miracolo, tutto fosse andato a perfezione.

Ele, così la chiamano in famiglia e al campo, la più giovane delle cinquanta quattrocentiste di Donetsk, ha pagato lo scotto che tocca alle matricole. Tutto nuovo: call-room che ti blocca per l'ultima mezz'ora, ultimo trasbordo in pullman dal campo di riscaldamento (3 Km) allo stadio, ingresso in pista giusto tre minuti prima dello start, posizionare in fretta gli starting block di tipo mai visto, neppure il tempo di provare una partenza, giusto un'uscita dai blocchi. Le regole delle grandi gare, insomma, sconosciute a un'atleta di quindici anni fiondata dal Tesolin ai Mondiali in un sogno che all'inizio di stagione neppure osava sfiorare.

Se mi è consentita una notazione personale, a quindici anni non facevo ancora neppure atletica, a quindici anni Eleonora ha già vestito la maglia azzurra e partecipato ai Campionati del Mondo.

Bravissima!

(Eddy Ottoz)



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