Eugene, Williams re dello sprint giovane
23 Luglio 2014di Raul Leoni
Solo tre azzurri in gara nella sessione pomeridiana della seconda giornata di Eugene: sia l’ostacolista formiano Simone Poccia (14.15/-0.3) sia lo sprinter pugliese Luca Cassano (10.70/0.0) terminano la loro esperienza in Oregon con l’ottavo posto in semifinale ed entrambi hanno l’occasione di uno scontro diretto con possibili favoriti all’oro di Eugene. Poccia nella semifinale vinta dal britannico David Omoregie, unica alternativa reale allo strapotere del primatista europeo Wilhem Belocian (13.23 con -1.6 oggi per il transalpino) e Cassano addirittura partenza spalla a spalla con il primatista del mondo Trayvon Bromell. In chiave italiana, la mattinata aveva riservato più di una soddisfazione: nella marcia 10000m disputata sotto la pioggia, è caduto il primato mondiale juniores per mano della ceca Anezka Drahotova, 42:47.25 (prec. 42:59.48 della russa Yelena Lashmanova agli Europei juniores di Tallinn 2011), ma in una gara stellare si sono migliorate anche le due azzurre Eleonora Dominici (13ª, 47:24.48) e Nicole Colombi (14ª, 47:38.82), salite rispettivamente alla terza e alla quarta posizione nella lista italiana di sempre. Poi le qualificazioni del lungo, con Harold Barruecos promosso con 7.36 (-0.1, ottavo assoluto) alla finale domani pomeriggio. Prosegue l’avventura sul giro di pista per Ilenia (o meglio “Ylenia”) Vitale: la friulana passa direttamente in semifinale con il quarto posto in batteria (54.86). Nei 400hs il lombardo Luca Cacopardo (dopo la riclassificazione del cinese Wang, inizialmente squalificato per passaggio irregolare) era stato secondo nella sua batteria in 51.97, promosso in semifinale col sesto tempo del primo turno, mentre a Francesco Proietti (terzo nell’ultima batteria) occorre il ripescaggio con 52.96.
Uno sguardo ai protagonisti della giornata: la britannica Morgan Lake, dopo aver siglato nell’alto il mondiale stagionale con 1.94, vince l’oro nell’eptathlon con 6148 punti. E’ ancora allieva, classe ’97, e a questo punto può puntare alla doppietta da junior a Kazan 2016, emulando l’impresa di Carolina Kluft (Santiago 2000 e Kingston 2002): ma la svedese, quando vinse il suo primo titolo in Cile, fece quasi cento punti in meno (6056). Gli “eroi” del decathlon annoverano due +8.000 (e il terzo appena sotto): il ceco Jiri Sykora – due ori per la Cechia oggi (!), nei tradizionali campi di caccia della marcia e delle prove multiple – con 8135 e l’australiano Cedric Dubler (uno degli “idoli” della tribuna di Eugene) a 8094 punti. Il primo duello africano del mezzofondo, sui 5000 metri donne, è un dominio dell’Etiopia che fa doppietta (Heroye e Hawi nell’ordine). L’oro del lungo femminile va alla ragazza di Barbados Akela Jones con 6.34: al suo debutto mondiale era stata sesta nella finale allieve di Lille 2011, dove erano presenti due coetanee italiane (“Assia” Angioi, medaglia d’argento in quell’occasione, e la neo-capitana azzurra Ottavia Cestonaro, domani in pedana per le qualificazioni nel triplo). Si chiude con le attesissime finali dei 100 metri. Prima quella delle ragazze, vinta dalla britannica Dina Asher Smith (11.23/-1.0) davanti ad Angela Tenorio (11.39), l’ecuadoriana protagonista della discussa riqualificazione, e solo al bronzo la pluriprimatista mondiale allieve Kaylin Whitney (11.45). Scelta la regina, chi sarà il “re dello sprint”? Ebbene no, non è il recordman mondiale Trayvon Bromell, ma un altro americano, Kendal Williams. E non si va sotto i 10” (10.21 per il vincitore), come invece era successo nella finale Ncaa su questa pista e perciò resta intatto il record dei campionati di Adam Gemili a Barcellona (10.05).
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LE GARE DELLA SECONDA GIORNATA (sessione mattutina)
Alto (qualificazione) – Una delle situazioni che non ci si augura mai di dover riferire o commentare: che c’è da disquisire su una qualificazione finita prima di cominciare, con tre errori alla quota d’entrata di 2.00? Ci saranno giorni migliori per il padovano Federico Ayres da Motta.
100m (semifinali) – Intanto c’è da dire che nella prova femminile – che avrebbe potuto interessarci direttamente se “Jo” Herrera non avesse subito la riqualificazione di Angela Tenorio - proprio l’ecuadoriana sembra indiziata per una medaglia (d’altronde la sudamericana non è una novità, per chi l’aveva seguita ai Mondiali allievi di Donetsk). Ma è chiaro che l’attenzione si sposta a questo punto sulle semifinali maschili: e il nostro Luca Cassano – nel ruolo di “formica atomica” auspicato con maglietta propiziatoria dal suo tecnico Vito Nacci – ha la soddisfazione di partire nella corsia a fianco del favorito Trayvon Bromell. Detto incidentalmente, anche stamattina aveva tenuto banco il trattamento di favore riservato al primatista del mondo ieri in batteria, perché Bromell ha il “vizio” di rischiare in partenza. Stavolta tutto regolare, comunque, e lo statunitense mette il petto davanti alla compagnia in 10.29: invece Cassano è decisamente più lento che al debutto sulla pista dell’Hayward Field, ottavo in 10.70 (vento nullo) per quanto a pochi centimetri dal quinto posto di primo dei “normali”.
Chiaro che le condizioni possono cambiare, oggi pomeriggio è proprio la pista ad essere abbastanza “lenta” anche a causa del vento, ma non è una novità che molti dei nostri ragazzi fatichino a tenere più turni di una competizione ad altissimo livello: di certo non è facile rimediare a questo gap di tenuta e poi il tema è complesso.
110hs (semifinali) – Nonostante il grande miglioramento ottenuto ieri in batteria con 13.90 ed il sesto posto nelle liste italiane all-time, Simone Poccia si presenta sui blocchi con l’ultimo PB tra i 24 semifinalisti: e questa dà già un’idea del contesto agonistico. Questa prova, d’altronde, sembra una di quelle col finale già scritto: il primatista europeo Wilhem Belocian (13.15 quest’anno, a soli 3/100 dal primato del mondo del grande cinese Liu Xiang) appare il più forte del lotto anche sotto il profilo dell’esperienza (già bronzo a Barcellona 2012, da allievo …). Sul piano dei numeri, invece, il rivale più vicino al francese è il britannico David Omoregie (13.17) che nell’occasione parte della semifinale dell’azzurro Poccia: il formiano ha il merito di affrontare un impegno così proibitivo con la necessaria convinzione, anche la sua azione non è poi così efficace. Peggiora il tempo della batteria e finisce ottavo (14.15/-0.3, 23° nella classifica finale): per la cronaca, Belocian aveva vinto la sua semifinale in 13.23 (contro un vento di -1.6!), mentre qui Omoregie fa 13.36. La sorpresa del giorno? Il liberiano Wekllington Zaza che migliora il primato nazionale con 13.53 e trova una corsia in finale.
PROGRAMMA E AZZURRI IN GARA (ora locale: in Italia +9 ore)
TERZA GIORNATA (24 luglio)
10:00 W Disco Qual/A Maria Antonietta Basile
10:05 W 3000m Siepi Batterie
10:15 M Peso Qual/A-B Sebastiano Bianchetti – Gian Piero Ragonesi
10:25 M Asta Qual/A-B Luigi Colella
10:30 M Martello Qual/A
10:45 M 200m Batterie Levi Mandji – Jacopo Spanò
11:20 W Disco Qual/B
11:35 W 200m Batterie Johanelis Herrera – Annalisa Spadotto Scott
12:00 M Martello Qual/B
12:05 W Triplo Qual/A-B Ottavia Cestonaro – Benedetta Cuneo
12:20 M 400hs Semi-Finali Luca Cacopardo – Francesco Proietti
12:45 W 400hs Batterie Ayomide Folorunso – Valentina Cavalleri
18:00 W Asta Finale
18:05 M Peso Finale ev. Sebastiano Bianchetti – Gian Piero Ragonesi
18:10 W 200m Semi-Finali ev. Johanelis Herrera – Annalisa Spadotto Scott
18:35 M Lungo Finale Harold Barruecos
18:40 M 200m Semi-Finali ev. Levi Mandji – Jacopo Spanò
19:05 W 400m Semi-Finali Ilenia Vitale
19:30 W Giavellotto Finale
19:35 M 110hs Finale
19:45 M 400 m Finale
20:00 W 800 m Finale
20:15 W 3000 m Finale Anna Stefani
20:40 M 1500 m Finale Yemaneberhan Crippa
Il britannico Dina Asher Smith vince i 100 metri (foto Colombo/FIDAL)
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