Eugene azzurrini a Hayward Field
21 Luglio 2014Iniziano domani martedì 22 luglio a Eugene (Stati Uniti) i Campionati Mondiali Juniores 2014. Lo schieramento dei 49 azzurri convocati da Stefano Baldini (30 uomini, 19 donne) ha in pratica ultimato il periodo di acclimatamento e sta prendendo confidenza con lo storico impianto dell’Hayward Field – casa dei “Ducks” di University of Oregon – e già comincia a sentirsi l’atmosfera della vigilia di un grande evento a “Track Town Usa” (come è definita la città di Eugene). La squadra italiana sarà al completo questa sera, quando raggiungerà il campus Giulia Aprile, iscritta ai 1500 metri e trattenuta in Italia da un problema burocratico ora risolto.
La Iaaf ha intanto diffuso la stesura definita delle “entry list” comprendenti 1540 atleti iscritti in rappresentanza di 167 Paesi: in casa Italia il miglior piazzamento di partenza è quello di Erika Furlani, medaglia d’argento agli ultimi Mondiali allievi di Donetsk e appena reclutata dalle Fiamme Oro, con l’1,87 che vale il quinto posto tra le iscritte nell’alto. Poi l’ottava prestazione di Ottavia Cestonaro nel triplo (13,64, ma un primato nazionale di 13.69 per la vicentina della Forestale), in una gara che vedrà protagonista la spagnola Ana Peleteiro, campionessa mondiale uscente di Barcellona 2012, ed al completo il podio egli Europei juniores di Rieti 2013, vinti proprio dall’azzurra Cestonaro davanti alla romena Elena Panturoiu e alla stessa Peleteiro.
Nonostante la difficoltà dell’impegno, il Direttore Tecnico Baldini è fiducioso: “Ritengo questo gruppo dotato di notevoli potenzialità: molti sono i ragazzi al primo anno – due sono ancora allievi – e quindi la prossima stagione li vedrà ancora protagonisti: certo, come sempre, non sarà facile inserirsi nelle posizioni da medaglia”. L’obiettivo dell’olimpionico della maratona è intanto quello di raggiungere un numero di finalisti vicino al top di sempre di 10, raggiunto proprio nell’edizione che vide Baldini protagonista come giovanissimo atleta a Plovdiv 1990 (un traguardo poi replicato nella successiva edizione di Seul 1992). Se pensiamo che due anni fa a Barcellona – nonostante le medaglie di Alessia Trost (oro nell’alto) e di Roberta Bruni (bronzo nell’asta) – furono solo quattro i piazzamenti nei primi otto raccolti dai 52 azzurri in pista, quello della doppia cifra non si tratta di un obiettivo agevole.
Raul Leoni
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