Euro U18: Di Fabio-Escalona ori nel futuro

19 Luglio 2024

Italia già a 4 medaglie a Banska Bystrica: la marciatrice demolisce la sua MPI allieve dei 5000 in 21:50.80, l’ostacolista al successo con il primato in 13.22. Salti di bronzo per Inzoli nel lungo e Valenti nel triplo

È già un’Italia da urlo agli Europei under 18 di Banska Bystrica e arrivano quattro medaglie nella seconda giornata in Slovacchia: due ori e due bronzi. Trionfa nella marcia Serena Di Fabio che domina la gara sui 5000 metri e conquista il titolo in 21:50.80. Un crono strepitoso per la categoria: demolita di 26 secondi la sua migliore prestazione italiana allieve di un paio di settimane fa (22:16.77 ai Tricolori di Molfetta) e sfiorato il limite nazionale under 20. In testa fin dall’inizio, la non ancora diciassettenne abruzzese dopo un paio di chilometri stacca la romena Alessia Cristina Pop, argento in 22:03.11, con una cavalcata solitaria che prosegue la straordinaria tradizione italiana nella specialità, anche con i giovani. L’altro oro, pochi minuti più tardi, è il magnifico successo di Kyan Escalona nei 110 ostacoli in 13.22 (+1.1), nuovo primato nazionale con le barriere di categoria da 91 centimetri, superando il suo 13.34 nella batteria di ieri per battere il francese Lucas Domergue (13.34). È una vittoria “alla Simonelli” per il romano, nato in Senegal da papà cubano e mamma irlandese, che vive in Italia da quando aveva quattro anni. Sulla pedana del lungo Daniele Inzoli si piazza terzo con 7,54 (-0.3), unico salto valido della gara al terzo turno per il quindicenne milanese che non trova il feeling con la rincorsa ma riesce a prendere il bronzo come il fratello Francesco due anni fa. Ancora un bronzo dai salti, quello della siciliana Elisa Valenti, balzata sul podio d’Europa nel triplo con 12,99 (+0.7) al primo tentativo. Nella finale dei 100 metri quarto il romano Valerio Mazzilli in 10.68 (+0.1). Domani la terza giornata in diretta streaming su Eurovision Sport.

FOTOGALLERY (di Francesca Grana/FIDAL)

START LIST E RISULTATI - GLI ORARI DEGLI AZZURRI - LA PAGINA EA DELLA MANIFESTAZIONE

LUNGO - Prende il via la finale del lungo dopo un’attesa provocata dal malfunzionamento del sistema di misurazione, come già accaduto nel turno eliminatorio. Al primo salto Daniele Inzoli atterra lontano, ben oltre i sette metri e mezzo, ma è nullo di diversi centimetri. Bandiera rossa anche al secondo tentativo per l’azzurro che taglia gli ultimi passi e va dritto senza staccare. Il milanese si gioca il tutto per tutto al terzo ingresso in pedana, si trova avanti con la rincorsa ma riesce a gestirla e piazza un 7,54 (-0.3) per balzare al comando della gara davanti al 7,48 (-0.5) del polacco Krzysztof Grochowski. Anche il quarto è un nullo, più marginale rispetto al primo. La sfida per le medaglie si infiamma al quinto salto: va in testa l’ungherese Aron Hajdu con il personale di 7,58 (+1.7), risponde il francese Rémi Mourie volando a 7,72 (+1.9) per migliorarsi di 28 centimetri e si ritrova terzo l’azzurro che commette un altro nullo, con il piede ampiamente oltre l’asse di battuta.

OSTACOLI - È in finale con il miglior tempo l’azzurro Kyan Escalona. L’azzurro vince la sua semifinale dei 110 ostacoli in 13.45 e soltanto il vento contrario di -1.0 gli impedisce di avvicinare la migliore prestazione italiana di categoria che ha stabilito in batteria con 13.34. Al traguardo il romano sembra leggermente dolorante, ma è solo per il contatto con le ultime barriere: nessun problema in vista della sfida per le medaglie in programma alle ore 20.20. Subito dietro gli spagnoli Anthony Yunier Perez (13.48), che arriva alle sue spalle, e Mario Stefanov (13.49/-1.5), leader in una delle precedenti semifinali. Quarto posto invece nella propria gara del turno intermedio con 13.94 (-1.4) per Alberico Ghedina che esce comunque a testa alta dagli Europei. Tra le allieve, nei 100 ostacoli, chiudono quinte in semifinale entrambe le azzurre: Veronica Cioccoloni in 13.87 (-0.7), Vittoria Masiero con 13.98 (-0.3) mentre l’ultimo crono di recupero era 13.68.

ALTO - Che peccato per Massimo Magagna, primo degli esclusi dalla finale dell’alto. Il padovano paga a caro prezzo i due errori alla misura di 2,03 superata al terzo tentativo, dopo un percorso netto alle altre quote, mentre chi ci riesce al secondo va avanti. Out anche l’altro veneto Alberto Basso con 1,94.

(in aggiornamento)

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Kyan Escalona (foto Grana/FIDAL)


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