Eurocross, Battocletti conferma d'oro!
08 Dicembre 2019A Lisbona l'azzurra si ripete tra le under 20 nella rassegna continentale di corsa campestre: "Più bello di un anno fa". Seconda la squadra, argento anche per il team under 23 maschile
Fantastica conferma d’oro per Nadia Battocletti: è ancora campionessa europea under 20 del cross. Dopo Tilburg c’è Lisbona: la 19enne trentina delle Fiamme Azzurre, figlia d’arte, si ripete nella rassegna continentale e trascina le azzurrine al secondo posto a squadre. Per Battocletti vittoria con il tempo di 13:58 nei 4,225 km del percorso portoghese, davanti alla slovena Klara Lukan (14:01) che l’aveva sconfitta nei 5000 metri agli Europei U20 di Boras, e alla portoghese padrona di casa Mariana Machado (14:10). Il team azzurro con lo stesso punteggio della Gran Bretagna è secondo grazie al 13esimo posto di Angela Mattevi (14:42) e al 15esimo di Ludovica Cavalli (14:51), poi 32esima Anna Arnaudo (15:12), 42esima Giada Licandro (15:20) e 49esima Laura Pellicoro (15:30), mentre il bronzo va alla Francia. Sul podio anche l’Italia under 23 maschile, argento a squadre con la quinta posizione individuale di Yohanes Chiappinelli, la settima di Jacopo De Marchi e la 17esima di Sebastiano Parolini, seguiti da Riccardo Mugnosso (30°), Pasquale Selvarolo (31°) e Sergiy Polikarpenko (61°). Brillante gara tra le under 23 al femminile di Federica Zanne, quinta al traguardo.
SENZA PAURA - Ancora Nadia! Alla vigilia l’aveva letta alla perfezione: “Saremo in cinque, e tutte forti, a giocarci la medaglia d’oro”. Ma l’azzurrina allenata dal papà Giuliano non ha paura di nessuna: prende l’iniziativa fin dai primi metri ed è lei a portare via il gruppo delle avversarie più quotate, composto dalla portoghese Machado, la slovena Lukan, la svizzera Sclabas e la polacca Dudek. Alla campana dell’ultimo giro sono ancora tutte appaiate, ma è la Machado a muoversi per prima e lanciare l’attacco che sembra poter sbriciolare la concorrenza. Non è così: Battocletti ha ancora energie, ricuce sulla padrona di casa e contrattacca in discesa, lasciando sul posto la portoghese e mettendo a dura prova anche la resistenza della Lukan. Non c’è neanche da sprintare in volata perché il distacco ormai è tale da garantire il successo alla trentina, che arricchisce il palmares di medaglie internazionali già piuttosto scintillante dopo il bronzo europeo U20 dai 3000 di Grosseto 2017 (da allieva), l’argento dei 5000 di quest’anno a Boras e l’oro del cross della scorsa stagione, allori ai quali va aggiunto anche un titolo italiano assoluto già in bacheca (Pescara 2018 nei 5000). La ragazza della Val di Non è in ottima compagnia azzurra: Angela Mattevi fa la propria gara e si prende un bel tredicesimo posto, Ludovica Cavalli salta di nuovo sul podio a squadre dopo l’argento del 2017 (quindicesima), nemmeno Arnaudo, Licandro e Pellicoro demeritano, e alla fine quando sul maxischermo - per qualche minuto - compare l’Italia in vetta alla classifica per team esplodono di gioia, soltanto in parte mitigata dalla correzione della graduatoria che promuove la Gran Bretagna al primo posto.
VIDEO | NADIA BATTOCLETTI ORO-BIS UNDER 20 AGLI EUROPEI DI CROSS
BATTOCLETTI: “ANCORA PIÙ FELICE” - “Sono davvero felicissima, rispetto al 2018 sono ancora più entusiasta del lavoro che ho fatto - le parole della bicampionessa europea under 20 Nadia Battocletti - perché è sempre più difficile riconfermarsi. Nell’ultimo giro andavo molto più delle altre, mi buttavo, e ho capito che questo potesse essere la chiave di tutto. All’inizio dell’ultimo giro ho avuto un momento in cui ho pensato di non farcela più, ero molto stanca, poi ho trovato la forza per continuare. Ho sentito dentro qualcosa che mi diceva di non mollare. Il tifo era tantissimo per la portoghese Machado, ma ha dato tanta forza anche a me, e ho notato che sull’ultima discesa ha avuto un piccolo calo e ne ho approfittato per lasciarla lì anche se ero stanchissima. Due vittorie che dicono che tutti i sacrifici che faccio, la mia famiglia, la mia squadra, la federazione, sono ripagati. Voglio continuare con i cross, Campaccio e Cinque Mulini, poi i campionati italiani. E adesso si prova a fare il salto tra le grandi”.
VIDEO | ARGENTO A SQUADRE PER LE AZZURRINE A LISBONA
U23: ARGENTO ITALIA - La medaglia che non ti aspetti arriva dagli under 23: Yohanes Chiappinelli (quinto) resta giù dal podio, nella gara vinta - ça va sans dire - per la terza volta dal francese Jimmy Gressier, ma guida gli azzurri a un secondo posto non facilmente prevedibile alla vigilia: “Quando succedono cose inaspettate come quella di oggi non si può che essere contenti - le parole del 23enne senese - Ieri sera il presidente e il direttore tecnico ci hanno caricato e noi abbiamo risposto bene. Nella mia gara è mancata un po’ la partenza, non è stata delle migliori, nel primo giro ero ancora intorno al quarantesimo posto e ho dovuto fare una gara tutta di rimonta”. De Marchi non ci crede: “Un’emozione unica, ho fatto una gara perfetta, completata anche con la volata perché credevo avessimo un vantaggio minore rispetto agli avversari. Ho dato il cuore per questa maglia, mi sono riscattato con gli interessi dopo che nel 2018 scorso avevo perso la scarpa e la mia gara era stata condizionata”. Felice anche Parolini: “Non potevo chiedere di meglio, ero in agonia ma continuavo a dirmi... dai che siamo a medaglia!”.
VIDEO | LISBONA 2019: ITALIA SECONDA CON IL TEAM U23
U23: ZANNE QUINTA - Federica Zanne eguaglia la migliore prestazione di sempre di un’azzurra under 23: il quinto posto mancava dall’edizione casalinga di San Giorgio su Legnano nel 2006, e in Portogallo lo pareggia, a neanche dieci secondi dal podio: “Ho cercato di restare nel gruppetto di testa il più possibile e anche nell’ultimo giro ho provato a reagire quando sentivo le altre che si avvicinavano, così da non perdere posizioni”. È ottavo il team azzurro con la 22enne bresciana e con Gaia Colli (37esima) e Micol Majori (43esima), mentre a livello individuale la vittoria non sfugge alla danese Anna Emilie Moller, che si unisce al gruppo dei “bis”: tutti confermati i vincitori delle categorie giovanili della precedente edizione.
UNDER 20 UOMINI - Jakob Ingebrigtsen, e chi sennò? Quarta vittoria consecutiva per il fenomenale norvegese: gli basta passeggiare e dare un filo di gas giusto nella seconda metà dei 6,225 km per imporsi di nuovo tra gli under 20, categoria di cui è padre padrone da Chia 2016. È di un altro mondo (18:20), e il distacco abissale che rifila a tutti i concorrenti descrive alla perfezione il dominio: secondo il turco Ayetullah Aslanhan con 38 secondi di ritardo (18:58), terzo l’irlandese Efrem Gidey (19:01). Il migliore degli azzurri è Luca Alfieri, bandana azzurra che sventola sulla testa, 19esimo (19:27) e sulla scia dei migliori nella prima metà, a ridosso dei primi dieci quando manca ancora un giro e più appesantito nel “volatone” finale che lo vede perdere una manciata di posizioni. È propositivo anche l’atteggiamento di Marco Zoldan che nelle prime battute prova a farsi strada nelle posizioni principali e nella retta finale guadagna posizioni che lo portano alla 34esima piazza (19:40). Gli under 20 azzurri concludono con l’ottavo posto a squadre, considerato anche il 38esimo posto di Marco Fontana Granotto. Gli altri: 51esimo Enrico Vecchi, 70esimo Francesco Guerra, 87esimo Yassin Choury.
di Nazareno Orlandi - ha collaborato Luca Cassai
Clicca qui - (PDF) LE SCHEDE DEGLI AZZURRI DI LISBONA 2019
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