Euroindoor, OK anche Rosa e Scapini



Anche Chiara Rosa approda alla finale agli Euroindoor di Parigi. La padovana conquista il visto nel getto del peso, chiudendo al quinto posto la tornata di qualificazione. Il limite d'ammissione (17,90) non è centrato, ma basta il 17,83 realizzato alla seconda prova (serie: 17,16; 17,83, N) per guadagnare il diritto di partecipare alla gara per le medaglie, in programma domani pomeriggio, in apertura di riunione (ore 14.20). La migliore del lotto è la tedesca Christina Schwanitz, con 18,39 (soli cinque centimetri oltre lo stagionale dell'atleta delle Fiamme Azzurre), ma le altre, fino alla Rosa, sono in soli 28 centimetri. Anche in questo caso, si applica quella che è diventata una sorta di regola in questo campionato d'Europa: la regola dell'equilibrio e della conseguente incertezza. Campo aperto per la voglia di affermarsi di ognuna delle otto finaliste. Chiara Rosa, perlomeno per quanto visto in campo, non appare nettamente inferiore a nessuna delle avversarie; anzi, due di quelle che l'hanno preceduta oggi (l'ungherese Marton, e la tedesca Terlecki) sono sui propri limiti, a tal punto che hanno ottenuto il personale proprio in mattinata, superando di poco i 18 metri.

Merita espliciti complimenti Mario Scapini. Il milanese del Cus Pro Patria accede alla semifinale degli 800 metri in maniera molto autoritaria, terminando secondo alle spalle del quotato polacco Marcin Lewandowski (il campione europeo di Barcellona) in 1:48.92 (1:48.81 per il vincitore). Ma è soprattutto il mondo di stare in corsa dell'azzurro, che alla fine resta negli occhi. Dopo i primi 400 metri (52.50) percorsi tranquillamente in ultima posizione, risale la china, e concluso un terzo giro contraddistinto dalla classica bagarre, segue a meraviglia il polacco, uomo da 1:43.84 all'aperto, tenendo a distanza lo spagnolo Bustos e guadagnando la semifinale (domani ore 15.40) di diritto.

Emanuele Abate (talento da vendere) è bravo nella semifinale dei 60 ostacoli, al punto da correre in 7.74 (quinto posto, vittoria al ceco Svoboda, in 7.55), a due soli centesimi dal personale stabilito quest'anno (7.72). L'élite europea delle barriere alte però dista ancora mezzo metro dal ligure delle Fiamme Oro: in finale si va con il 7.68 del francese Coco Viloin, terzo nella batteria dell'azzurro, che chiude così all'undicesimo posto complessivo. Abate appare però pienamente recuperato alla causa azzurra. Un risultato da non disprezzare, anche in vista della stagione all'aperto. 

m.s.

Nella foto, Chiara Rosa in pedana a Parigi (Giancarlo Colombo/FIDAL)

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