Euroindoor: Palsyte, un 2,01 tutto d'oro!
04 Marzo 2017A Belgrado, l'altista lituana supera la Beitia. Il non ancora ventenne pesista Bukowiecki lancia 21,97 e conquista titolo e leadership mondiale stagionale. Record dei Campionati per la Muir nei 1500 (4:02.39).
Due notizie in una gara sola. La prima è che la nuova campionessa europea indoor di salto in alto è Airine Palsyte, oro con un centimetro oltre la frontiera dei 2 metri: 2,01 e migliore prestazione mondiale 2017 (fuori ranking il 2,03 della russa Mariya Kuchina). La seconda è che l'olimpionica Ruth Beitia è battuta, ma l'esperta spagnola aggiunge il nono tassello d'argento (1,94) alla sua infinita collezione di podi continentali che ora conta 4 ori, 4 argenti e 1 bronzo. Agli Euroindoor 2017 il bronzo è andato, invece, al collo della 19enne ucraina Yuliya Levchenko con 1,94 (PB). Nota a margine: l'olimpionica belga "Nafi" Thiam con l'1,96 saltato ieri nel pentathlon, oggi sarebbe stata seconda nella prova individuale. Per la Palsyte, vicecampionessa d'Europa all'aperto, è la misura più alta mai raggiunta in carriera e a Belgrado ha rappresentato il culmine di una progressione perfetta. 1,85, 1,89, 1,92, 1,94, 1,96: senza la minima esitazione. Un solo errore nel primo tentativo a 2,01 e poi ancora un salto. Di pura gioia.
Prima parte della missione compiuta. In attesa di vederla in azione domani sui 3000 metri di cui è primatista d'Europa, Laura Muir si prende la corona dei 1500. 4:02.39 il crono della britannica al termine di una gara in cui tutte le avversarie hanno dovuto guardare sempre le spalle (passaggi: 52.87/300m - 1:56.21/700m - 3:00.92/1100m), nuovo primato nazionale togliendolo alla due volte olimpionica Kelly Holmes (4:02.66 nel 2003) come aveva già fatto con quello outdoor sulla distanza.
Una prestazione che riscrive anche il record dei Campionati e che in scia vede il talento cristallino della ventenne tedesca Konstanze Klosterhalfen (4:04.45), oro continentale junior di cross a Chia 2016 e oggi argento, terza la polacca Sofia Ennaoui (4:06.59).
Risultato di grande rilievo nel peso: il non ancora ventenne polacco Konrad Bukowiecki, due volte iridato junior, stabilisce con 21,97 la migliore prestazione mondiale dell’anno. Il tedesco David Storl, campione europeo all’aperto, cede quindi il titolo indoor e finisce terzo con 21,30, superato anche dal ceco Tomas Stanek, al personale di 21,43 per l’argento. Il re dello sprint è ancora Richard Kilty. Sui 60 metri il britannico mette di nuovo il petto davanti a tutti con 6.54 senza mai essere seriamente impensierito dagli avversari, mentre per il secondo posto emerge il sorprendente Jan Volko (6.58), ventenne slovacco che si era presentato con un personal best di 6.67. Bronzo allo svedese di origine giamaicana Austin Hamilton in 6.63.
Nel salto con l’asta, al contrario di quanto accaduto sulla pedana dell’alto, una campionessa olimpica sale invece sul primo gradino del podio. La greca Ekaterini Stefanidi valica 4,85 e si aggiudica il duello con la tedesca Lisa Ryzih, che firma il record personale con 4,75, al termine di una partita a scacchi giocata alle quote più alte.
Assegnati due bronzi, al collo della svedese Angelica Bengtsson e dell’ucraina Maryna Kyplyko con 4,55 alla prima prova.
Sui 400 metri prosegue la striscia vincente del ceco Pavel Maslak, al quinto successo consecutivo tra Mondiali (due) ed Europei (tre) al coperto: in 45.77 precede il polacco Rafal Omelko (46.08) e l’olandese Liemarvin Bonevacia (46.26), che aveva preso la testa nelle fasi iniziali prima di essere sorpassato nel rettilineo opposto all’arrivo. Al femminile si spegne la luce nel finale per la svizzera Lea Sprunger, solo quinta al traguardo in 53.08, e così la francese Floria Guei, argento ad Amsterdam dietro all’azzurra Libania Grenot, mette a segno una rimonta autoritaria in 51.90 davanti alla ceca Zuzana Hejnova (52.42) e alla polacca Justyna Swiety (52.52).
Il podio del triplo donne sta in 13 centimetri. Dopo l’argento iridato della scorsa stagione, la tedesca Kristin Gierisch conquista un’altra medaglia pesante indoor: stavolta d’oro con 14,37 (miglior prestazione continentale dell’anno) al secondo salto. La portoghese Patricia Mamona, che aveva vinto il titolo europeo all’aperto, si deve accontentare del secondo posto (14,32) e la greca Paraskevi Papahristou è nuovamente di bronzo (14,24), come ad Amsterdam e ai Mondiali indoor di Portland.
a.g. - m.s.
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