Euroindoor, il dt La Torre: ''Un'Italia caparbia''
26 Febbraio 2019Mercoledì 27 febbraio la spedizione azzurra decolla verso la Scozia. Il direttore tecnico: "Andiamo a Glasgow con un carico di energia ma sempre con i piedi per terra"
Tutto pronto. La spedizione azzurra decollerà domani, mercoledì 27 febbraio, destinazione Europei indoor di Glasgow (1-3 marzo). La tre giorni della rassegna continentale al coperto scatterà venerdì e nella prima giornata saranno già impegnati 13 azzurri sui 27 convocati (non ci sarà Michele Tricca nei 400 causa influenza). Quello dell’Emirates Arena è il primo appuntamento internazionale di un 2019 che avrà come tappa principale i Mondiali di Doha (27 settembre-6 ottobre): il team italiano parte per la Scozia per completare e valorizzare una stagione indoor che ha lasciato buone sensazioni all’atletica azzurra. “Andiamo a Glasgow con un carico di energia positiva, ma sempre con i piedi per terra - le parole del Direttore Tecnico Antonio La Torre - Mi piacerebbe vedere una spedizione caparbia e volitiva, che combatte come ha fatto Claudio Stecchi domenica scorsa a Clermont-Ferrand, per migliorarsi di altri due centimetri nell’asta fino al 5,80 che lo fa entrare tra i grandi. Fare una gara che gli permettesse di provare l’adrenalina in uno dei templi dei salti è stata la scelta giusta”.
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Folta la pattuglia dei saltatori in gara agli Euroindoor. Gianmarco Tamberi si presenta alla rassegna continentale con la migliore misura europea dell’anno, il 2,32 saltato agli Assoluti di Ancona, spinto da un pubblico caldissimo e partecipe. “Gimbo è la punta di diamante di questa spedizione - sottolinea il dt La Torre - ma la cosa più importante è che nel 2,30 di Ancona, e poi nel successivo 2,32, ci sia un Tamberi ritrovato. Un atleta che riesce a esaltarsi in quella bolgia e che sa riceverne energia mantenendo la concentrazione assoluta è un fuoriclasse vero, un campione eccezionale”. In queste prime settimane del 2019, oltre a Stecchi e Tamberi, il settore al maschile ha messo in evidenza anche lungo e triplo di qualità: “Abbiamo tenuto prudenzialmente a riposo Marcell Jacobs dopo l’8,05 di Madrid - prosegue il Direttore Tecnico - È un atleta che ha il lungo nel sangue, sente la gara, non ha paura di aggredire l’asse di battuta. E nel triplo mi aspetto che Fabrizio Donato trasmetta a tutta la squadra l’energia del ragazzino che abita nel suo corpo. Ha ancora una voglia pazzesca di aggiungere centimetri e di mettersi in gioco, e può far bene a Simone Forte e Tobia Bocchi. Per loro due è l’occasione di capire e vivere la dimensione internazionale”. Pure al femminile le indicazioni arrivate dall’avvicinamento a Glasgow fanno ben sperare. “La nuova versione di Elena Vallortigara ad Ancona ci è piaciuta molto - aggiunge La Torre - e su Alessia Trost mi auguro che un’atleta di così grande classe vada in pedana con la leggerezza nel saltare e tanta cattiveria agonistica. L’asta? Sonia Malavisi spero conservi quella rabbia mostrata dopo il salto mancato a 4,50, e che poi ha realizzato al terzo tentativo. Nel lungo abbiamo la solidità tecnica di Tania Vicenzino con quei due salti a 6,60 e una Laura Strati cattiva, concentrata, agonista”.
Dal fronte pista, parte per Glasgow un bel gruppo di quattrocentisti. “Ayomide Folorunso e Raphaela Lukudo hanno ampiamente meritato la prova individuale - osserva il dt La Torre - sono due atlete che possono aspirare alla finale ed essere protagoniste. Ayo è arrabbiatissima dopo il secondo posto di Ancona e sta canalizzando questo furore agonistico verso il proprio obiettivo. Raphaela ha intelligenza tattica e agonistica. Ci aspettiamo dal loro temperamento anche un contributo importante per la staffetta: un mix di esperienza con Chiara Bazzoni e Marta Milani e di gioventù con Rebecca Borga e Virginia Troiani. Al maschile, Michele Tricca non potrà partecipare alla prova individuale a causa dell'influenza, ma in staffetta sperimentiamo una formazione giovanissima (oltre a Tricca, Vladimir Aceti, Mattia Casarico, Giuseppe Leonardi, Brayan Lopez), una bella gioventù che farà il suo esordio in un contesto di alto livello, sapendo che i nostri big sono focalizzati soprattutto sulle World Relays di Yokohama”. Negli ostacoli volano a Glasgow dopo i progressi stagionali Lorenzo Perini e Luminosa Bogliolo: “Mi auguro che confermino questa crescita nell’evento continentale e vedo Perini con concrete ambizioni da finale”, la valutazione di La Torre.
Un’altra delle migliori notizie della stagione indoor è la scalata di Leonardo Fabbri nel peso fino a 20,69. “Nonostante il grande progresso di 49 centimetri ad Ancona è fuori dai migliori dieci dell’anno - ricorda La Torre - e questo ci dice bene quale contesto lo attenda a Glasgow. È quasi un mondiale. Il sogno è che si esalti in mezzo ai giganti, di sicuro è un ragazzo di cui sentiremo parlare negli anni prossimi. Tutto il settore dei lanci si sta muovendo, considerato anche l'81,79 nel giavellotto di Mauro Fraresso di domenica scorsa”.
Nel mezzofondo le carte sono Margherita Magnani e Simone Barontini. “Magnani ammirevole - le parole del dt La Torre - giù il cappello per questa atleta che è stata in grado di farsi trovare pronta e che ha dato una lezione di stile, perché nonostante avesse già conseguito lo standard per Glasgow è andata a cercare un ulteriore miglioramento e non si è limitata a vincere il titolo italiano. E di Barontini voglio sottolineare il coraggio da leone con il quale ha affrontato una gara difficile come gli 800 metri, recitati in solitudine ad Ancona. Ha 20 anni ed è una spinta per tutto il settore del mezzofondo”.
naz.orl.
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